-Departure-

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-"Taehyung, Cristo Dio, ti calmi?"- lo fermo per la spalla mentre cerca di chiudere la valigia con scarsi tentativi per via della mano che gli trema.

-"Jungkook-si gira- Non parlare.-sospira- Non sono né a casa mia, né ho tutte lo cose che mi servono, tu non hai le tue cose, abbiamo un cazzo di pullman per Seoul tra meno di due ore e tu mi dici di stare calmo?-si gira a richiudere la valigia- Sta zitto."- non riesce a chiudere la zip.

Mi avvicino e metto la mia mano sulla sua. -" Fai fare a me."- lui si sposta di scatto e da un pugno nell'armadio.

-" Cazzo, cazzo, cazzo!"- urla.

Riesco a chiudere la valigia. -"Taehyung! Ma che fai!?"- corro da lui che ha le nocche sanguinanti.

-"Cazzo, Namjoon..."- guarda l'anta dell'armadio spaccata.

-"Ma che Cristo te ne frega di Namjoon adesso? Di questo armadio di merda? Fammi vedere."- gli prendo la mano.

-"Vaffanculo la mano.-la toglie dalla mia presa-Ci metto un po' di acqua.-Prende la valigia-Sali in auto."- comincia a scendere le scale.

-"Dove la lascerai poi?"-gli domando seguendolo.

-"Nel parcheggio, dove vuoi che la lasci? Per strada?"- apre il cofano e ci mette la valigia dentro, poi lo sbatte.

-"Taehyung, sono serio, cerca di calmarti."-

-"Credi che io invece stia giocando? Che ora sia tutto felice di andare da quell'uomo?"- urla e io faccio un passo indietro.

-"No..."- sussurro. Lui va a chiudere la porta di casa, torna all'auto ed apre la portiera per poi entrarci. Faccio come lui, entro in auto e guardo fuori dal finestrino. Partiamo con l'auto senza che nessuno dei due dica nulla.

Certo che ci sto male, pensavo che dopo il saggio, la cosa che mi stava per dire, fosse tutto perfetto, pensavo che magari fosse pronto a spiegarmi qualcosa, a farmi capire, e invece ora sta così. So che dovrei essere arrabbiato per come mi tratta a volte, ma non ci riesco, perché so che dopo si pente, che non vuole realmente farlo, conosco la sua situazione e so per certo che è brutta e che lo sta stressando troppo. Ma gli ho detto che sarei rimasto al suo fianco durante tutto questo calvario, e così farò, che lo voglia o meno io per lui ci sarò sempre.

Arriviamo ad una fermata e Taehyung parcheggia l'auto un po' più distante. Fa un freddo tremendo, ci stiamo gelando, ma per fortuna il mezzo non fa ritardi, anche perché a notte fonda, in settimana, non è che ci sia tanto traffico, infatti siamo gli unici alla fermata.

Entriamo nel pullman e ci sediamo vicini a circa metà del veicolo. Mi metto dal lato del finestrino. Taehyung non sembra voler fare conversazione, credo che se adesso cominciassi a fargli domande su suo padre, mi urlerebbe contro, quindi evito proprio di parlarci. Il suo viso è abbastanza preoccupato, più del solito, potrebbe essere che sia successo qualcosa a suo padre, è comunque suo figlio, è normale che si preoccupi, anche se non lo vuole dare a vedere.

Prende le sue cuffie, alza il cappuccio della felpa e le mette nelle orecchie. No, non vuole proprio ascoltare nessuno, meglio che faccia lo stesso.

***

Jungkook si è addormentato da una ventina di minuti più o meno, la sua testa si è appena poggiata sulla mia spalla. Quando dorme sembra un angelo.

Non voglio essere scontroso con lui, ma ci sono cose che non mi aiutano a non esserlo. Spero solo non se la prenda troppo, so di non avere il carattere migliore del mondo, ma voglio davvero che non se ne vada, anche se non riesco a dimostrarlo fino in fondo, ho troppo bisogno di lui per lasciare che vada via.

𝑆𝑡𝑒𝑝 𝑈𝑝 - 𝑉𝑘𝑜𝑜𝑘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora