TWENTY-ONE

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Capitolo 21

* NIALL *

Ricorda scricchiolo, non devi ascoltarlo, non devi guadarlo...Devi solo ignorarlo e stargli lontano.

Perché, mamma?

Perché papà è malato, Niall...

...No, perché papà è un mostro.

Sospirai guardando fuori dalla piccola finestra della camera da letto, osservai il sole sorgere ed illuminare il cielo e l'acqua limpida, continuai a guardare tutto quello per ore, senza muovermi, senza distogliere lo sguardo...Solo, pensavo.

A cosa pensi, Niall?

A quanto la vita sia ingiusta, crudele, dolorosa e orribile.

No, Niall, la vita non è così, non per tutti...Solo per Harry, solo per te.

Sospirai chiudendo gli occhi per qualche istante mentre cercavo di scacciare i ricordi della notte appena passata, delle urla sentite e delle parole dette...Urla troppo forti per essere ignorate, parole troppo pesanti per essere dimenticate.

Tu non decidi quello che devo fare, Niall...Tu non sei nessuno, non per me.

Le parole di Harry tornarono a tormentarmi, parole che da quando le aveva pronunciate, mi rimbombavano nella testa, fino a farmi male, fino a farmi sentire inutile, fino a ferirmi l'anima.

Sei malato, Harry.

No, Niall, lui è un mostro.

- Niall.- Sentii una voce lontana, spezzata, distrutta...Ma sapevo perfettamente a chi apparteneva, come lui sapeva che sarei andato lì, per consolarlo, per rispondere alle sue domande, per lasciare che mi facesse del male...

Perché, Niall?

Perché cosa?

Perché gli permetti di distruggerti?

Perché lui mi ha aiutato, lui mi ha salvato...

...Ma adesso ti sta uccidendo, ti sta annullando.

Tremai a quella orribile consapevolezza di star morendo, di non riuscire più a sopportare altro dolore, non volevo continuare così, non potevo farcela, non per molto.

Perché morire per qualcuno che non ti ha mai voluto bene? Per qualcuno che ti considera "nessuno"?

No, non ne vale la pena...Forse non ne è mai valsa la pena, forse Harry è condannato...

...Ma tu no, Niall, tu non sei condannato, non ancora.

- Niall!- Sentendo quel tono di voce farsi più forte e roco mi voltai e attraversai la stanza per poi aprire la porta e chiuderla successivamente...

Non puoi uccidermi, Harry, non ne hai il diritto, non ne hai ragione.

Bussai più volte, e solo dopo un paio di minuti la porta di fronte a me si spalancò...Ma ormai vedere un Harry triste e distrutto non mi faceva più alcun effetto, notare i suoi occhi arrossati e le sue guance umide non mi facevano più rabbrividire...

Se io sono "nessuno" per te, allora anche tu sarai "nessuno" per me, Hazza.

Rimase sulla soglia a guardarmi senza dire niente, senza muovere un muscolo, così fui io a sospirare e distogliere lo sguardo dal suo - Cosa vuoi?- Chiesi serio, lo sentii irrigidirsi sentendo il mio tono di voce, ma non disse nulla e si spostò per farmi entrare...E fu allora, quando entrai nell'ufficio, che rabbrividii e sgranai gli occhi...La scrivania di legno era completamente distrutta, pezzi di legno erano sparsi per tutta la stanza, la grande finestra di fronte a me era ormai priva di vetri, il muro bianco era ricoperto di sangue, come anche il pavimento in legno, sangue...

Boot Camp.(A Harry Styles FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora