EIGHTEEN

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Capitolo 18

* NIALL *

Ehi, cos'hai scricchiolo?

Ho paura...

E di cosa?

Di papà, ho paura della morte e della solitudine.

Lo sai che lui non ti farebbe mai male in quel modo, tesoro, è malato...Deve solo guarire.

Ma io non ho paura di morire.

E allora di cos'hai paura, Niall?

Ho paura di vedere morire te, mamma.

Niall...

...Niall

Niall.

- Niall!- Sobbalzai nel sentire quel tono brusco da parte di Harry e sospirai guardandomi attorno, ero ancora seduto sulla sedia della mia stanza, probabilmente mi ero addormentato senza neanche accorgermene...Guardai allarmato verso il letto e notai con sollievo che Alexis dormiva...Le osservai le gambe e le braccia scoperte, un brivido mi percorse la schiena sapendo che tutti quei tagli e lividi glieli aveva procurati mio fratello...

Sono gli stessi lividi che avevo io...

No Niall, sono gli stessi lividi che hai ancora.

Scossi lentamente la testa per scacciare via quei pensieri e mi alzai dirigendomi verso la porta, una volta in corridoio la richiusi alle mie spalle e mi voltai verso la porta blindata accanto...Feci un respiro profondo prima di bussare... - Avanti.- Sentii sussurrare con voce flebile dall'altra parte della stanza, rabbrividii non appena aprii la porta e vidi mio fratello seduto ai piedi della scrivania con la testa china sulle ginocchia unite al petto...Quell'immagine mi portò indietro nel tempo, facendomi trattenere il respiro come per scacciare via quel ricordo tanto doloroso...

Hazza, perché stai piangendo?

Perché sono stanco, Niall, sono stanco di sentire dolore e subire, sono stanco di piangere e urlare...Sono stanco di vivere.

In quel momento, mentre ricordavo quelle parole e facevo alcuni passi dentro la stanza, avevo rivisto un bambino riccio con le labbra gonfie e gli occhi arrossati, un bambino devastato, un bambino che poi bambino non era mai stato...Un bambino che voleva solo svegliarsi da quell'incubo in cui viveva da troppo tempo...Quel bambino, adesso era un uomo, un uomo distrutto, un uomo che voleva svegliarsi da un incubo di cui lui era il protagonista. - Perché piangi, Harry?- Chiesi con un filo di voce fermandomi a pochi metri da lui, lo sentii tirare su col naso mentre si rannicchiava ancor di più su se stesso...

Non aver paura di me, Hazza.

Lui non ha paura di te, Niall...Lui ha paura di poterti far male, di nuovo.

- Cosa sto facendo, Nialler?- Chiese frustrato continuando a tenere la testa china, rabbrividii per quella domanda e sospirai pesantemente...- Non lo so...- Dissi sincero mentre una lacrima mi solcava il volto, lui sospirò e alzò lo sguardo...- Sto uccidendo, Niall, sto uccidendo tutti, compreso te...E anche me stesso.- Disse tremando mentre altre lacrime gli rigavano il viso per poi bagnare la maglietta nera, scossi la testa per quella risposta e feci gli ultimi passi che mi dividevano da lui, Harry si ritrasse ancora e scosse la testa - Non ti avvicinare, potrei farti male...- Disse in un sussurro posando lo sguardo sul pavimento, io mi abbassai al suo livello e gli poggiai una mano sulla spalla facendolo sussultare - Tu non mi farai male, Harry...Tu non vuoi farmi male, non più...Sei cambiato, Hazza.- Dissi serio iniziando ad accarezzargli una spalla rassicurante, lui sospirò frustrato e alzò di poco il volto, senza guardarmi...- Non sono cambiato, Niall, continuo a vivere nelle tenebre, ho bisogno di sentire dolore e sofferenza, ne sento l'esigenza...Sono sempre un demone.- Disse con amarezza asciugandosi le lacrime e guardandomi con occhi scuri, di un verde spento...- No Harry, lei ti sta cambiando, lei ti sta aiutando ad uscire dalle tenebre, dalle la possibilità di aiutarti.- Dissi sicuro di me scrollandolo per una spalla, lui sorrise amaramente e prese il mio polso stringendolo forte, fino a farmi male...- Nessuno può cambiarmi, Niall, nessuno può curarmi...Non ho un cuore, non provo amore, nemmeno per Alexis...Sono un demone, solo un demone.- Disse alzando leggermente la voce mentre stringeva sempre più la presa sulla mia mano, così mi arresi...Lo guardai, e vidi ancora una volta il buio assoluto, quell'oscurità in cui viveva mio fratello, un oscurità troppo profonda per chiunque, forse anche per Harry Styles.

Boot Camp.(A Harry Styles FF)Where stories live. Discover now