TWO

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Capitolo 2

Il rumore di un motore mi fece svegliare bruscamente facendomi scontrare contro il suolo, strizzai gli occhi più volte ed imprecai per il dolore lancinante alla testa, appena misi a fuoco la vista notai di essere su un motoscafo...Aspetta, perché ero su una barca? Mi sedetti e guardai attorno, accanto a me c'erano altri due ragazzi, uno sembrava caduto in una specie trans...Aveva lo sguardo spento, assente direi...Mentre l'altro sembrava anche più piccolo di me, anzi sicuramente lo era...Aveva una carnagione scura e sembrava impaurito, infatti appena notò il mio sguardo su di lui, si rannicchiò su se stesso poggiando la testolina sulle ginocchia. Sospirai e guardai verso un uomo incappucciato che era intento a pilotare la barchetta mal andata, cercai di alzarmi ma alcune catene intorno ai polsi me lo impedirono facendomi scontrare nuovamente al suolo, sentii una leggera risata da parte del ragazzo castano che ora mi guardava divertito, io lo fulminai con lo sguardo - Cosa cazzo ridi?- Chiesi con voce gelida, il ragazzo tornò a fissare un punto indefinito della barca senza aggiungere altro, lo guardai confusa ma decisi di lasciar perdere, si poteva capire benissimo che aveva assunto una dose eccessiva di droga, aveva le pupille eccessivamente dilatate e continuava a picchiettare i piedi al suolo, era tipico dei drogati...Delle persone come me dopotutto. - Dove stiamo andando?- Chiesi guardandomi intorno, eravamo nel bel mezzo dell'oceano su una barchetta mal andata con un uomo incappucciato che non si degnava nemmeno di voltarsi per rispondermi...Stronzo. Non ottenendo alcuna risposta, sbattei violentemente le catene al suolo provocando un rumore assordante, il ragazzino accanto a me sobbalzò, mentre l'altro ragazzo non si mosse nemmeno di un millimetro...L'uomo alla guida della barchetta si decise a guardarmi, sorrise amaramente per poi rivoltarsi e indicare un'isola non troppo lontano da noi...Rabbrividii nel vedere quanto lontano quel posto fosse dalla terra ferma, non sarei mai riuscita a scappare, non me ne sarei mai potuta andare...In quel posto ci avrei passato il resto dei miei giorni, e così la consapevolezza di non poter rivedere Liam, si fece spazio nella mia mente e la vista si offuscò ma non lasciai scendere alcuna lacrima...No, io non piangevo, non più, non adesso, non davanti a quelle persone, dovevo essere forte, dovevo lottare e trovare un modo per andarmene al più presto, e l'avrei trovato, sarei riuscita ad andarmene da quel posto. I miei pensieri vennero interrotti dalla barca che oscillò bruscamente appena arrivammo a riva, l'uomo incappucciato bloccò il motore del motoscafo e si diresse verso di me con rudezza, mi slegò i polsi con un mazzo di chiavi e lo stesso fece con gli altri due, altri due uomini ci raggiunsero e presero il ragazzino e l'altro ragazzo portandogli a riva, io cercai di liberarmi dalla presa dell'altro uomo ma i miei tentativi furono vani - Cammina e calmati, drogata! - Urlò l'uomo facendomi scendere dalla barca, sbuffai ma decisi di fare come mi era stato ordinato...Volevo capire dov'ero finita, volevo sapere cosa sarebbe successo, e se volevo farlo...Dovevo mostrarmi il più tranquilla possibile, così facendo iniziammo a camminare a riva di quell'isola, residui di stracci e alghe si scontrano contro i piedi scalzi, perché si...Ero completamente scalza, anche gli altri due ragazzi lo erano, ma non feci alcuna domanda su ciò, avrei parlato al momento giusto. Dopo una decina di minuti iniziammo a camminare in mezzo ad una foresta fino a che non arrivammo davanti ad un enorme baracca di legno, intorno ad essa era pieno di ragazzi, alcuni della mia età, altri più piccoli e altri ancora più grandi...Ma erano sempre ragazzi che trasportavano pezzi di legno enormi mentre altri ancora camminavano nel fango con oggetti di qualsiasi genere in mano, erano vestiti tutti di nero, erano quasi tutti scheletrici e maggior parte di loro erano ricoperti di tagli e ammaccature...Rabbrividii nel vedere una ragazza cadere a terra per il troppo peso di un pezzo di legno caricato sulla schiena, nessuno si fermò ad aiutarla, nessuno ascoltò le suppliche di quella povera ragazza di aiutarla, alcuni ragazzi le sussurravano di rialzarsi, ma era evidente che non poteva, il peso del legno la stava schiacciando...Istintivamente cercai di liberarmi dalla presa dell'uomo per andare ad aiutare quella ragazza, ma non riuscii a liberarmi, ero troppo debole, la testa girava, ed anche se per me era diventata una specie di abitudine, adesso era quasi fastidioso. La mia attenzione si spostò su un ragazzo che si stava avvicinando a noi con un sorriso sfacciato stampato in faccia, era vestito di tutto punto, forse aveva qualche anno in più di me...Eppure non aveva alcun taglio o livido, non era vestito come quei poveri ragazzi poco lontani da noi, no...Quel ragazzo era la salute in persona, e la cosa mi causò solo disprezzo...Appena si avvicinò aprì una cartella che teneva in mano e iniziò a leggere il contenuto sfogliando le pagine una ad una, subito dopo la richiuse e sospirò mantenendo quel sorriso maledettamente insopportabile su quel volto asciutto quanto bello, perché dovevo ammetterlo, era davvero bello. - Benvenuti al "Boot Camp."- Iniziò il castano guardandoci uno ad uno, un brivido gelido mi percorse la spina dorsale appena i suoi occhi color ghiaccio, incontrarono i miei troppo verdi per combaciare - Io sono Louis, e questi sono i miei ragazzi.- Disse indicando prima se stesso e poi gli uomini incappucciati alle nostre spalle, feci una smorfia di disgusto nel vedere quel Louis osservarmi da capo a piedi, voleva mica una foto? - Avete domande?- Chiese guardandoci, nessuno osò alzare la mano, tranne me ovviamente...Il ragazzo mi fece cenno di parlare e così feci - Perché siamo qui? - Chiesi seria osservando la baracca di legno poco lontana da noi, solo in quel momento notai l'assenza della ragazza che poco prima urlava per il dolore...Forse l'avevano aiutata, lo speravo davvero. Louis rise amaramente mentre si avvicinava divertito - Oh, Questo dovrai dircelo tu, Alexis.- Mi sussurrò il ragazzo all'orecchio, non ebbi il tempo di rispondere...l'uomo alle mie spalle portò un fazzoletto sul mio viso, uno strano odore si fece spazio nelle mie narici, poco dopo iniziai a tossire e poi, come se una volta non fosse stata già abbastanza, buio totale.

Boot Camp.(A Harry Styles FF)Where stories live. Discover now