Boot Camp.(A Harry Styles FF)

SIX

Capitolo sei

*LIAM*

Erano tre settimane che non vedevo Alexis, erano tre settimane che non ricevevo alcuna risposta alle chiamate o messaggi, ed erano tre settimane che continuavo a piangere...Si, io, Liam James Payne, continuavo a versare lacrime ogni notte, pensando a cosa stesse facendo quella ragazza che trovava sempre un modo per farmi impazzire...Perché era così, lo era sempre stato, Alexis mi faceva andare fuori di testa, lo faceva ogni volta che ne aveva voglia...Anche solo con uno sguardo, un'occhiata di troppo, un gesto inaspettato, riusciva sempre a farmi impazzire, e l'amavo anche per questo, l'amavo per quella che era...

E allora perché non te ne vai con lei, Liam?

Perché non posso lasciare mia mamma da sola.

Si, puoi farlo...Sei solo un codardo.

No, non lo sono...Io non ho paura.

Tu hai sempre avuto paura di tutto, tu hai paura di sbagliare, hai paura che Alexis sia un errore, hai paura di perderla.

No, lei non è un errore, io non ho paura.

Forse l'errore sei tu, Liam. Infondo...Sei sempre stato un errore, giusto?

Un colpo dritto al petto, un colpo troppo forte, un colpo che mi fece male, mi fece urlare in quella stanza vuota...Come sempre, ormai lo era da troppo tempo, era vuota. Vuota come quella casa, vuota come quella camera da letto, vuota come la mia anima...Perché niente in quella casa non lo era, tutto era vuoto, privo d'emozioni, privo di felicità...Solo tristezza, tristezza e pazzia, la pazzia della donna che viveva con me, la pazzia della donna che mi aveva cresciuto, la pazzia di una donna malata, una donna pazza...Mia madre.

Perché parli da sola, mamma?

Io non parlo da sola, c'è papà...Parlo con lui.

Papà è andato via, mamma, papà non c'è più.

No, non è vero...Lui è qui, io lo sento, sento la sua voce, lui è qui con me.

Sospirai a quei ricordi, ricordi orribili, dialoghi ormai inesistenti...Perché era davvero da tanto che non rivolgevo parola a mia madre, ma a cosa sarebbe servito? A cosa servirebbe parlare con una persona malata?

Lei non è malata, lei è normale...Lei ha delle amiche, lei esce...Non è malata, tu lo sei.

Lei parla da sola, io no.

Tu ti droghi e spacci, lei no.

Poi lo sbattere della porta di fronte a me mi fece sussultare, quella porta di legno ormai centenaria, una porta che sarebbe caduta...Ma tutto cade prima o poi...Giusto?

Si, tutto cade...Anche tu.

No, io no.

Ma Alexis, si...Lei è già caduta.

No, lei è forte, lei non crollerebbe mai.

Lei sta soffrendo.

No, lei non soffre.

Lei sta piangendo.

No, lei non piange.

Lei è lontana, Liam...È andata via.

No, lei non mi lascerebbe mai.

L'ha già fatto, sei inutile Payne...Lo sei sempre stato, è per questo che lui non ti ha voluto, è per questo che ti ha abbandonato, sei inutile.