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Quella giornata passò in fretta fortunatamente, anche perché non avevo per niente voglia di parlare di Jungkook e del nostro passato.

Ormai era tutto un po' un misto tra passato e ricordi che mi rimarranno sempre impressi nella mente.

"Tutto okay Tae?" Mi chiese Jackson mentre guidava verso casa, guardando in avanti poiché era tardi ed era buio.

Io annuii semplicemente, sospirando subito dopo rumorosamente stanco.

Jackson si passò una mano fra i capelli prima di fermare la macchina di colpo, causando il mio squilibrio che mi fece quasi sbattere la testa contro il parabrezza.

"Jackson ma che cazzo." Imprecai massaggiandomi le tempie dopo essermi ricomposto, guardando in avanti.

"Non mi guardi ne parli da quando siamo usciti da casa dei miei amici, cosa cazzo ti prende?" Mi chiese con voce seria, guardandomi mentre io ero incentrato sul vetro davanti a me.

"Jackson mi manca Jungkook, e la situazione non aiuta per niente." Dissi senza pensarci due volte, chiudendo gli occhi per focalizzare meglio la situazione in cui mi trovavo.

"Che cazzo stai dicendo?"

Vi furono degli attimi di silenzio prima di iniziare a guardare verso il finestrino a destra, lasciando scorrere una lacrima acida sul mio viso.

"Ed ecco a te, casa Jeon." Affermai freddo, quasi ad accennare una risata forzata, mentre lasciavo scorrere le braccia lungo le gambe, stanche anch'esse.

Jackson ci mise qualche istante prima di comprendere, e ripartire a tutta velocità con la macchina, guidando una volta per tutte verso casa e questa volta senza interruzioni.

Non parlammo per il resto del viaggio, e quando arrivammo mi passò le chiavi mentre lui cercava parcheggio nel garage.

Lo aspettai sopra, dopo essermi tolto le scarpe e la parte superiore dei vestiti.

"Non pensarci Tae, non pensarci."

Ogni cazzo di cosa mi riportava a te,
Jeon cazzo Jungkook.

Love me. || 𝑻𝒂𝒆𝒌𝒐𝒐𝒌 Where stories live. Discover now