Capitolo 2

2K 60 17
                                    

Ho trovato i miei vestiti all'interno di una busta, mi fa un po' schifo indossarli sinceramente, ma la cosa è di minore importanza rispetto a tutto il resto.

Ci siamo cambiati e ora stiamo scendendo verso la hall di questo hotel. Ho scoperto di essere ancora in Canada, per fortuna, solo che non sono proprio vicina a casa. Sono vicina a Toronto e questo è quanto mi basta per capire che il danno è ancora riparabile.

Non so come tornare a casa, ovviamente, visto che sono senza macchina e al momento anche senza soldi. Penso di averli spesi tutti quanti in tequila e assenzio, ieri sera, altrimenti davvero non riesco a capire come tutto ciò sia potuto accadere. Solitamente mi rimane sempre qualche ricordo della serata dopo una sbronza, ma questa volta proprio nulla.

Mi avvicino alla receptionist che non sembra essere troppo vogliosa di vivere. Un po' come me, quindi la compatisco.

-Salve, avrei bisogno di alcune informazioni- cerco di fare il sorriso più cordiale che riesco anche se sento che la mia faccia potrebbe rompersi da un momento ad un altro.

-Non sei brava a fingere- borbotta Shawn al mio fianco.

-Certo- anche lei finge un sorriso.

Potremmo giocarcela a chi finge peggio delle due.

-Ecco, noi due- avvicino Shawn a me prendendolo per un braccio -Non sappiamo bene come siamo finiti qui e soprattutto come è successo questo- alzo le nostre mani che portano lo stesso anello nello stesso dito -Non è che lei saprebbe darci una mano?- chiedo, sperando in una botta di culo immensa.

Lei ci guarda e immagino mi creda pazza o comunque con qualche sorta di problema mentale (al suo posto io lo starei facendo), ma al momento non mi servono delle occhiate confuse, adesso io necessito di informazioni! Maledettissime informazioni!

-Ok, uhm..può essere che vi siate sposati?- non capisco se è una domanda o una sorta di ipotesi.

-Glielo sto chiedendo io apposta.. Magari sa dirmi se c'è una chiesa qui vicino o qualcosa di simile..-

-Certo, qui abbiamo una chiesa che utilizziamo per celebrare alcuni matrimoni, ma credo di non potervi dare altre informazioni. Mi dispiace, dovrete andare a parlare direttamente con il parroco- ci sorride e io, veloce come Bolt con la diarrea, corro verso questa fantomatica chiesa.

Ma poi, per quale diamine di motivo un hotel dovrebbe avere una chiesa?! Non siamo mica a Las Vegas!

Siamo in Canada, dove le persone più cattive sono quelle che calpestano i fiori dei prati privati.

Shawn dietro di me impreca, in maniera non proprio fine, perché dice che gli sto facendo male al braccio -Sai invece a me cosa fa male?-

-L'umore? Sei così acida..-

-No, il fegato. Probabilmente ieri sera non dovevo bere così tanto..- ma questo punto mi sembrava già decisamente appurato, quindi potevo anche risparmiarmelo.

Come fa a rimanere così tranquillo, sapendo di aver appena sposato una sconosciuta? Forse non è la prima volta che gli capita..o forse mi ha drogata ieri notte e questa è una sorta di piano allestito a puntino per rubarmi qualcosa!

Probabilmente sono un po' troppo paranoica e indubbiamente mi devo calmare..

-Mi hai drogata ieri sera?- chiedo, proprio mentre apro le porte di questa piccola chiesa.

Non credo nemmeno si possa definire così, in realtà, visto che è letteralmente una stanza addobbata con qualche crocifisso, un pianoforte e delle panche per sedersi.

E io mi sarei sposata qui? Sul serio? Sono imbarazzata da me stessa.

Anche se sono davvero confusa, non ricordo di aver bevuto davvero così tanto da poter aver compiuto un gesto simile.

Un matrimonio inaspettato || Shawn Mendes  [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora