Capitolo 27.

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Una Notte Tormentata

Come chiusi gli occhi, venni avvolta da un manto di oscurità.

Immaginavo già cosa stavo per sognare e mi preparai a quel nuovo sogno che si sarebbe presentato anche quella volta.

Feci un profondo respiro, chiusi gli occhi e li riaprì lentamente, riscoprendomi come l'ultima volta nella tomba dio Athem ed Isis, solo che quella volta non c'era nessuno dei due con me.

Ero completamente sola.

Attorno a me c'erano solamente le pareti colme di geroglifici; erano come rovinate dal tempo, come se fossero passati secoli dall'ultima volta che qualcuno era entrato lì.

Immaginai che forse ero capitata in un momento successivo al funerale dei due sovrani.

Decisi di guardarmi un pò attorno: chissà magari riuscivo a scoprire qualcosa, grazie al mio sogno, qualche indizio che mi suggerisse cosa fare o anche solo dove trovarla senza perdermi nei vari tunnel sotto la collina.

Non sapevo quanto tempo avevo a disposizione, quindi mi affrettai a controllare ogni parete.

Purtroppo per me, ogni volta che cercavo di tradurre le varie iscrizioni sulle pareti, esse scomparivano, come se non volessero mostrarmi nulla. Come se avrei dovuto aspettare di trovarmi lì personalmente.

"Beh, se la mettiamo così non ho altra scelta che provare a trovare un'uscita" mi dissi, prendendo uno dei due corridoi presenti.

Ero stata due volte nella tomba di un Faraone: una era quella del faraone Den, padre di Athem e l'ultima volta per salutare un'ultima volta Isis ed Athem alla loro sepoltura.

Non seppi come morirono ma mi fu raccontato da Maria, poco prima di lasciare questo mondo, che erano stati trovati privi di vita nel loro letto coniugale, con entrambi un sorriso sulle labbra.

Qualche giorno dopo, il loro primogenito successe al trono come Faraone.

Almeno questo era quello che si vociferava per il villaggio.

La loro secondogenita, una ragazzina di appena diciassette anni, aveva intrapreso la strada della madre, diventando un'alchimista. Il dono era di famiglia. Fu scelta dal fratello sia come alchimista di corte e anche come sua... consorte.

Era una cosa molto strana a cui feci fatica ad abituarmi, ma col passare dei secoli, mi resi conto che molte famiglie di aristocratici o reali, sceglievano di sposarsi con membri della loro stessa famiglia per mantenere il sangue puro e nobile.

Isis fu praticamente l'unica regina ad essere stata seppellita insieme al suo Faraone. Di conseguenza il loro sarcofago era più grande rispetto a tutti gli altri. Su una parete, avevo notato i vari canopi che avrebbero dovuto contenere i loro organi principali. I vari affreschi, rappresentavano il loro regno: sereno e prospero.

Accanto c'era anche un affresco di Athem che guidava le sue truppe contro i nemici dei regni vicini che volevano a tutti i costi impossessarsi del suo regno.

Nei corridoi erano presenti altri affreschi su come conducevano la loro vita; c'erano anche ritratti dei loro figli e, alla fine, notai un volto famigliare.

Poco prima della fine del tunnel, notai un dipinto di un giovane Faraone, seduto accanto alla madre e alla sua nuova consorte. Alle loro spalle, fu dipinta anche un'altra persona.

Aveva lunghi capelli rossi ed una tunica che le arrivava alle ginocchia, i capelli raccolti in una treccia elegante.

Era in piedi, alle spalle di Athem.

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