Capitolo 12.

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Incompleta

Il suo guardo si era come incantando davanti alla mia gemma ed io iniziavo a temere la sua risposta.

"Bè mi sorprende, dopo quello che hai fatto al tuo creatore. Non gli hai nemmeno lasciato il tempo di spiegarti, o semplicemente, credeva che il rituale fosse terminato" iniziò a dire.

Sa troppe cose perchè sia solo una coincidenza.

"Ma tu come sai tutte queste cose?" intervenne Cam, facendo la domanda al posto mio.

"Perchè io ho un profondo legame con il suo creatore" disse semplicemente e fu con quella frase che mi venne un dubbio.

"Sei un discendente di Ur-Atum" sentenziai alla fine. Solo così si spiegavano tutte le informazioni che aveva su di me.

"Brava, lo hai capito finalmente! Mi presento, io sono Ravic. Ho passato tutta la mia vita in Egitto e viaggiando, cercando le risposte che il mio antenato non aveva trovato in passato" rivelò lui, era praticamente di fronte a me, ormai.

"E quali sarebbero queste risposte?" chiesi, cercando di incitarlo a parlare una volta per tutte.

"Tu sei... incompleta" disse, praticamente estasiato dalla sua scoperta.

"Cosa?" disse, stupito, Cam.

"Ur-Atum non ha mai completato il rito. Ora sei immortale, sì lo sei, ma hai ancora la tua anima umana con te" disse, tornando a fissare la gemma.

Lo shock della notizia mi echeggiava nella testa, talmente tanto che non riuscì a proferir parola.

Io ero... incompleta.

Cosa vuol dire?

"La tua anima umana è sempre stata con te, intrappolata nella gemma" rivelò, portando lo sguardo su di essa.

"Ma lui no" continuò Ravic, spostando la sua attenzione su Cam "lui è un perfetto immortale, senza più legami con la sua anima, perchè la sua parte umana è sparita durante la sua trasformazione, non avendo un contenitore in cui rifugiarsi" spiegò meglio.

"Un contenitore in cui rifugiarsi?" ripeté Cam confuso.

"Esatto. Quando lei fu trasformata, invece, il mio antenato si assicurò che la sua anima venisse intrappolata nella gemma, di modo che lei la tenesse sempre con sè, per poter esercitare un potere su di lei" disse, rivolgendo la sua attenzione su di me.

Ero ancora scossa da quella rivelazione, quindi, non mi accorsi subito che aveva messo le mani sulla mia gemma, strappandomela dal collo.

"Ma che fai?" lo intimidì Cam, ma Ravic lo bloccò subito.

"La sua vita è legata a quest'oggetto, ragazzo, molto più di quanto crediate; un passo falso e posso ucciderla usandolo!" lo minacciò, notando il suo tentativo di attaccarlo.

"Quali sono le tue vere intenzioni?" chiesi, cercando di non fare passi falsi; forse avevo ancora una piccola speranza di riprendermi la gemma, senza che lui potesse avere il tempo di usarla.

"Questa gemma non ha nessun potere, se non quello di controllare la persona che lo possiede, attraverso la sua anima racchiusa al suo interno" disse, semplicemente.

Capì solo in quel momento la gravità della situazione: l'antenato di Ur-Atum, Ravic, mi aveva trovata al solo scopo di impossessarsi della mia gemma, con la mia anima. Mi chiesi che cosa volesse farci.

"Che vuoi fare ora? Vuoi controllarmi? A quale scopo?" esternai così le mie domande, non aveva senso rimuginarci sopra quando avrei potuto chiederlo al diretto interessato.

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