Destiny's Game - Il gioco del destino (Camren)

Capitolo XXIII - Confusione

Lauren Jauregui, in seguito alla brusca interruzione della relazione con Lucy Vives, non si era più preoccupata dei sentimenti che le donne potessero provare nei suoi confronti. Aveva giurato a sé stessa che nessun altra avrebbe mai più avuto il potere di alterare il suo umore e il suo modo di vivere. Alcuni avrebbero potuto pensare fosse un pensiero egoista ma in realtà si trattava di semplice protezione verso la sua persona.

Sentire quanto Camila avesse sofferto per amore però non l'aveva lasciata indifferente. Pensava che prendere le distanze dalla cubana fosse la decisione più giusta per rispettare i sentimenti della bruna. In realtà, si trattava semplicemente di paura. Paura di non esserne all'altezza. Con Lucy sentiva di aver fallito e non voleva che questo potesse accadere di nuovo.

Lauren non era sicura di cosa provasse Camila per lei ma la frase detta a Rita, la speranza di poter trovare qualcuno che potesse renderla felice, rendeva le cose ancora più complicate. Non avrebbe voluto deluderla ma le sembrava ancora più ingiusto illuderla.

Quando Camila Cabello arrivò nello studio del suo capo redattore, tutto si sarebbe aspettata fuorché trovare la corvina fredda e distaccata nei suoi confronti come se tutto ciò che era accaduto il giorno prima non fosse mai avvenuto.

- Ehi - salutò la bruna con un timido e dolce sorriso dopo aver varcato la soglia.

- Ciao Camila -. Lauren ricambiò il saluto senza spostare l'attenzione da alcune pratiche sparpagliate sulla sua scrivania.

- Ti ho riportato questa - disse Camila, posando sul tavolo la microspia che il giorno prima Lauren le aveva consegnato. - Hai già sentito ciò che ci siamo dette? -.

- Non tutto. Comunque non sembrava avere notizie rilevanti -. Mentì, vaga.

- No, infatti -. Camila si era accorta di come Lauren provasse in tutti i modi ad evitare il suo sguardo ma la cubana non aveva alcuna intenzione di ignorare quell'immotivato comportamento. - Lauren, che succede? -.

- A cosa ti riferisci? -. Lauren rispose con una nuova domanda provando a girarci intorno il più possibile.

- Lauren, guardami! -.

- Camila, ho da fare. Che vuoi? - chiese a quel punto la corvina con aria stanca.

- Fai sul serio? Pensavo avessimo fatto un passo avanti ieri ma a quanto pare mi sono sbagliata. Ne abbiamo fatti almeno tre indietro -. Camila era furiosa. Non riusciva a capire per quale motivo la corvina si stesse comportando in quel modo.

La bruna non aveva minimamente sperato di poter ricevere calorose dichiarazioni d'amore da parte del suo capo redattore ma non era neppure indifferenza ciò che si aspettava.

- Camila, ho un sacco di lavoro da portare avanti. A meno che tu non debba dirmi qualcosa riguardo il lavoro possiamo parlarne in un altro momento -. Camila scosse la testa delusa. Alcune lacrime pungevano agli angoli dei suoi occhi ma deglutì a fatica e le ricacciò indietro.

- Rita mi ha scritto poco fa. Vuole rivedermi questa sera -. Lauren non si aspettava un altro incontro così presto. Perché quella donna voleva rivedere Camila se fino a ieri diceva di non avere nulla di rilevante tra le mani?

- Si tratta di un'uscita di puro piacere o ha deciso finalmente di collaborare? - domandò la corvina con freddezza e velata curiosità.

- Non lo so. Lo scoprirò questa sera -.

- Bene -.

- Vuoi che prenda la microspia? - domandò Camila adottando la medesima espressione apatica della donna che aveva di fronte.

- Non credo sia necessario. In caso avesse importanti rivelazione potrai registrarla con il tuo cellulare -. Lauren spostò nuovamente l'attenzione sulla risma di fogli sulla sua scrivania congelando la conversazione e congedando tacitamente la cubana.