2.The Metro

27.8K 1.6K 630
                                    

La luce illuminava la strada davanti a me quando intravidi i vecchi box dove era possibile comprare i biglietti,gli altoparlanti ormai spenti da due mesi erano appesi alle colonne. Vidi una leggera luce,sorpassai le sbarre di sicurezza e arrivai davanti alla luce. Un fuoco era acceso al centro del marciapiede davanti alla ferrovia,mi voltai puntando la torcia in vari punti della ferrovia,dalle rotaie alla panchina attaccata al muro. I passi dietro di me attirarono la mia attenzione,il respiro pesante accompagnava ogni passo.
"Rose?" Chiamai. Nessuna risposta.
"Steffy?" Nessuna risposta.
"Jack?" Nessuna risposta.
"Ragazzi se state facendo uno scherzo,non è divertente! Smettete di fare gli idioti! È già tanto che son entrata qua dentro!"
Non continuai,il nulla che pensavo avere intorno prese i miei fianchi e non potetti parlare con la mano che il 'nulla' aveva sulle mie labbra.
"Shh..sta zitta,piccola"
Disse la voce dietro di me. La sua voce profonda mi fece pensare che fosse un ragazzo,la torcia cadde a terra e ,l'unica luce che mi illuminava il viso, fu il piccolo fuoco acceso davanti a noi. Morsi la mano a quel ragazzo sconosciuto prima di correre indietro,probabilmente non mi stava rincorrendo visto che non sentivo i suoi passi. Rallentai non appena raggiunsi li scalini,le luci dei lampioni illuminavano il marciapiede. I ragazzi non c'erano più,presi il telefono e infilai le cuffie mentre passeggiavo per arrivare a casa,poco distante da lì. Il telefono vibrò quando un messaggio da parte di Jack apparve sullo schermo.
"Ehi,amore,tutto bene? Sei ancora lì? Scusa,ma la polizia stava arrivando e avevamo paura che ci beccassero davanti alla Metro,sai...è illegale stare lì,scusa
Jack xx"
"Senza offesa amore,ma andate a 'fanculo. Ti amo." Non mi ero mai permessa di rispondergli così,primo perchè lo amavo e secondo perchè io avevo sempre avuto rispetto per gli altri se loro lo avevano per me. E lui lo aveva sempre nei miei confronti.
"Tesoro,sono uno stronzo,lo so...sono a casa tua...devo parlarti
Jack xx"
'Devo parlarti' cattivo segno? Arrivai sotto casa mia dopo pochi minuti e lo incontrai sorridente,con la sigaretta tra le labbra e il cappuccio sulla testa. Un bacio veloce fu sulle mie labbra. "Scusa per prima" sussurrai.
"Avevi ragione,amore... Ma non devo parlarti di questo"
Mi disse. Tossì un momento prima di buttare la sigaretta a terra e guardarla sparire sotto al suo piede quando la schiacciò.
"Io e Mick siamo andati in discoteca.."continuò. Io annuii attenta al suo discorso.
"E c'era anche Steffy e,insomma,Emily ero ubriaco cerca di capire non volevo farlo...io,cioè,noi abbiamo..."
Una lacrima scese sulla mia guancia,ma fui presto pronta a mandarla via. Strinsi il labbro inferiore cercando di non piangere mentre combattevo contro le lacrime. Pregavo che non fosse 'noi abbaimo fatto sesso',lo speravo con tutta me stessa,ma le possibilità che dicesse 'noi abbiamo solo bevuto un bicchiere di vodka' erano una su un milione.
"...lo avete fatto"
Terminai. Lui mi guardò,annuì e abbassò lo sguardo. E pensare che poco fa ho detto che aveva rispetto nei miei confronti. 'Fanculo.
"Vattene"
"Emy.."
"Vattene,Jack... Ho sempre pensato che fosse amore,io ho avuto rispetto nei tuoi confronti e non ho nemmeno mai accettato un bicchiere da altri uomini perchè tu eri accecato dalla gelosia,pensavo fossimo felici,sai? Ma non è così,forse è solo il destino che ci sta rispiarmiando per qualcuno di migliore...quindi,Jack,spero che tu triverai quella persona. Auguri,addio amore"
Lo baciai,un bacio casto sulle labbra,prima di correre verso la porta di casa mia. Aprii e vidi il biglietto di mia mamma sulla porta della cucina.
'Tesoro,io e papà siamo fuori per lavoro,ci hanno chiamato stasera,staremo fuori un po'...circa una settimana,ci vediamo tra 7 giorni,ciao tesoro'
Presi il bigliettino e lo poggiai sul tavolo della cucina,mi buttai a peso morto sul divano immergendo il viso nelle mie mani e facendo uscire quello che avevo dentro. Perchè? Non ero abbastanza? O lui era troppo stronzo? Optai per la seconda,non mi meritava,meritava solo Steffy. Lei che andava con tutti,si,li avrei visti bene insieme. Tolsi il resto del mascara da sotto gli occhi e afferrai il pigiama. Mi sdraiai sul divano e cominciai a girare i canali. La luce della televisione fu l'ultima cosa che vidi.
-
La stretta sui miei polsi e sulle caviglie mi fece svegliare. Aprii lentamente gli occhi trovandomi in braccio ad un ragazzo con gli occhiali da sole,i capelli biondi contornavano la sua esspressione seria. Era mattina,il sole si vedeva dietro alle nuvole rossastre del cielo. Una domanda mi passò per la mente quando mi voltai di nuovo verso di lui:Chi cavolo indosserebbe occhiali da sole quando si vedeva appena?
Provai a parlare,ma lui si limitò a guardarmi e a sorridere. Vidi la Metro abbandonata,lui si guardò attorno prima di portare entrambi all'interno di essa. Di giorno non era poi così scura e spaventosa. Mi posò sulla panchina e cominciò a parlare.
"Ti ricordi di me,piccola? Ieri non abbiamo avuto il tempo di conoscerci bene"
La sua voce mi riprese dai miei pensieri. Si tolse gli occhiali da sole,strinsi gli occhi per notare i suoi occhi azzurri.
"Come ti chiami,tesoro?" Lo guardai in attesa che si accorse dello scoth sulla mia bocca. Alzai lo sguardo per incrociare il suo. Si avvicinò e mi liberò dallo scotch,ma non parlai.
"Senti,so che non sai perchè sei qui,so che non ti piace,ma so anche che se non fai come dico io non vivrai a lungo,chiaro?"
"Non sei nessuno per dirmi che devo o non devo fare,chiaro?"
Dissi imitando il suo accento irlandese su l'ultima parola. I suoi occhi divennero più scuri quando si avvicinò a me,i nostri nasi si sfioravano.
"Non farmi arrabbiare,piccola.. Non ti conviene"sussurrò al mio orecchio.
"Stronzo"riuscii a sussurrare in rimando. Non sentii alcuna risposta,solo un ceffone da parte sua. La mia guancia divenne rossa in poco tempo mentre voltavo di nuovo il mio sguardo su di lui.
"Te lo avevo detto"

PSYCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora