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Il mattino di Natale, Greg aprì la porta della sua stanza e Malcolm entrò sconvolto, «Ha preso Eve.»

«Buon Natale anche a te.» borbottò Greg chiudendo la porta.

Malcolm si sedette sulla poltrona, «Non capisco come abbia fatto. C'erano agenti dappertutto. Si sarebbero dovuti accorgere se entrava qualcuno senza tesserino di riconoscimento.»

«Potresti parlare più piano? Mia figlia sta ancora dormendo.»

«Charles è ricoverato al sesto piano. C'erano delle telecamere posizionate in ogni piano.» spiegò il detective sottovoce, «Le registrazioni del sesto piano sono sparite. Quel bastardo ha calcolato tutto.»

Greg ripensò alle parole di Julie, Carlos crede che il killer possa essere qualcuno di noi, qualcuno del Dipartimento, qualcuno che sapeva che tu e Heather avevate una storia.

«Credevo che ci fossi tu con Eve.»

«Sì.» Malcolm si grattò la fronte, «Miranda, la mia ex moglie, mi ha telefonato... Era la vigilia di Natale e si sentiva sola... Si è trattato dei una ventina di minuti. C'era Alex con Eve.»

«E Alex?»

«Dice di essersi addormentato.» raccontò Malcolm, «Non lo biasimo. Sono state giornate pesanti.»

«Può darsi che sia qualcuno dell'ospedale.» ipotizzò Greg, «Oppure... un poliziotto.»

«Cosa?»

«È solo un'idea.» si affrettò a ribattere Greg, «Un poliziotto, così come un medico o un paramedico... avrebbe potuto evadere i controlli senza troppe difficoltà. Quello che voglio dirti è di tenere gli occhi aperti e di non escludere nessuna possibilità se vuoi salvare Eve.»

«Certo che voglio salvarla. Avevo promesso a Charles che l'avrei protetta e invece... ho lasciato che sua figlia sparisse sotto il mio naso.» Malcolm si alzò in piedi di scatto, «Sto facendo controllare tutta l'area al di fuori della città, ma è troppo grande, i corpi sono stati trovati ognuno in un luogo distante dall'altro. Ho una dannata paura che non troveremo mai questo criminale.» disse a un tratto il detective.

«Ce la faremo.» lo incoraggiò Greg, «Io vi aiuterò a trovarlo e lo fermeremo. Non siamo riusciti a impedirgli di uccidere Heather, non lasceremo che accada lo stesso con Eve.»




In quel letto d'ospedale, Pitterson dimostrava più anni di quelli che aveva in realtà. Julie ripensò a suo padre malato di cancro, il detective aveva lo stesso sguardo rassegnato, sapeva che la fine era vicina e una parte di sé era pronta ad accettarlo, senza opporre resistenza.

«La troveremo.» disse Julie in un sussurro, «Non lasceremo che accada niente di male a Eve.»

Pitterson continuava a fissare il soffitto, come se non l'avesse sentita.

«Ormai lo conosciamo. Sappiamo come agisce.» continuò la poliziotta, «Cercherà di mettersi in contatto con Greg, commetterà un errore e noi lo prenderemo.»

Il detective annuì debolmente.

Uscendo dalla stanza di Pitterson, Julie vide Glenn Stevenson in fondo al corridoio, non aveva nessuna voglia di parlare con lui. Si voltò e scese al piano terra.

Aveva provato a contattare Greg, ma senza successo. Ripensò alla sera prima, Greg che le aveva appoggiato una mano sul pancione, le loro dita che si erano sfiorate per un istante. Rivide lo sguardo di Ray e un brivido le percorse la schiena.

ScheletriWhere stories live. Discover now