Fa una risatina. -"Ci vado, ma smettila di sorridere."-

-"Coglione, non sto sorridendo. Sono solo felice che tu abbia preso questa decisione."-

-"Mercoledì pomeriggio partiamo."- se ne esce.

-"Come scusa?"-

-"Mercoledì, è 26 credo, partiamo, ti porto in un posto speciale."- torna a guardare fuori dal finestrino con uno sguardo quasi perso, ma con un piccolo sorrisino sulle labbra.

-"Ma dove andiamo?"-

-"È una sorpresa, solo, portati qualcosa di pesante e della biancheria carina."-

-"Biancheria carin-"- scoppio a ridere.

-"Shhh, fai silenzio, mi distrai."- mi mette una mano sulla bocca e continua a guardare sulla strada. Ha la faccia di chi sta fantasticando. Non so dove mi porterà, ma so che se continuassi a chiederlo sarebbe ancora più stronzo da non dirmi nulla, quindi preferisco non fare domande e fantasticare anche io.

Mi immagino un albergo, magari una suite, un grande letto, ostriche e champagne, e l'amore a capodanno. Cazzo sarebbe un sogno. Anche se mi accontenterei anche solo di stare in quel garage con lui mi starebbe bene.

Alla fine l'unica cosa che mi interessa è stare con lui. Questi pochi giorni insieme mi hanno ricordato di quando è stato a casa mia per una settimana, quando ci svegliavamo insieme, facevamo la doccia insieme, mangiavamo insieme, andavamo a dormire insieme, abbracciati, però troppo pochi, ho bisogno di questo per più tempo.

Ah se vivessimo insieme...

Non pensavo si sarebbe ripreso così bene, cioè, fino a due giorni fa stava molto male, adesso lo vedo più tranquillo nonostante la condizione di suo padre, e io non posso che esserne felice, mi piace troppo vederlo sorridere e giocare. Soprattutto mi piace sentire che a farlo sentire così sono io.

Spero solo che lo stress non si faccia risentire a gennaio, quando dovrà riprendere a studiare tutto il programma di scuola, perché è una testa di cazzo e si è perso questi mesi. Mi sa che gli darò una mano, spero solo che a questo non si aggiungano altri problemi.

Però la cosa che mi consola è che avrò la possibilità di riuscire a vederlo tutti i giorni. A volte inizio a pensare anche alla possibilità che tra noi le cose non vadano bene e che tutto finisca, mi ritroverei ogni mattina a vedere la sua faccia, poi però il mio pensiero non va oltre, anche perché non so che sentimenti proverei dato che ora, quando lo vedo, l'unico sentimento che riesco a provare, lo definisco "amore".

Nel frattempo che la mia mente viaggiava, il bambino qua si è addormentato. Prendo una giacca dal borsone, lo copro spostando la sua testa dal finestrino alla mia spalla per evitare che si faccia male o si svegli in qualche curva.

Manca circa un'ora prima di arrivare a casa, non posso addormentarmi, rischieremmo di trovarci da qualche parte sperduta della Corea.

Dovrei anche avvisare mia madre che sto tornando a casa, probabilmente mi aspetterà una cazziata, non l'ho telefonata e nemmeno risposta alle chiamate, mi sono limitato a lasciargli messaggi di tanto in tanto, è difficile che mi farà partire con lui. Quindi, o mi devo inventare qualche scusa del tipo di vita o di morte o sperare in un rapimento alieno o considerare l'omicidio o semplicemente prendere e andarmene come ho fatto qualche giorno fa. Solo che sta volta c'è il rischio che chiami qualche forza dell'ordine.

Però, fatto sta, che io voglio passare del tempo con lui, perciò, col consenso di mia madre o no, io me ne vado con Taehyung.

-"Ah, razza di idiota, mi farai passare un guaio, come devo fare con te? Eh? Che prima mi fai stare di merda e poi mi rendi la persona più felice sulla faccia della terra."- gli lascio un bacio sulla fronte.

𝑆𝑡𝑒𝑝 𝑈𝑝 - 𝑉𝑘𝑜𝑜𝑘Where stories live. Discover now