Capitolo 51

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Lili

No.
Non può essere lui...
Ci ha seguito? Oppure si trovava qua per caso?
Il suo sguardo è fisso sul mio, e non perde tempo a lasciarmi un sorriso furbo e amaro. Cosa vorrà da me? E da Cole?
Quasi non mi ero accorta di essermi fermata nel bel mezzo della pista da ballo, e mi risveglio dal mi stato di confusione e terrore, solo quando Cole mi guarda con insistenza e mi chiede "Lili, che hai?"
Cerco di comprendere le sue parole, senza farmi distrarre dallo sguardo di Cris addosso.
"Lili?" ripete "Ti senti bene?" Si gira verso il punto in cui io stavo guardando.
Prontamente gli afferro il volto con una mano, rivolgendolo nuovamente verso di me.
"Si tutto ok, pensavo che un fan mi avesse chiamata"
"Ok..." Risponde, anche se poco convinto.
Non voglio che Cole lo veda, solo Dio saprebbe cosa succederebbe se lo scoprisse...
Mi riprende la mano e arriviamo finalmente ai divanetti, che per fortuna sono abbastanza liberi. La musica è meno forte, e le luci soffuse mi permettono di parlare con Cole senza alcun problema.
Cerco di distrarmi da quello che ho visto prima, ma il continuo pensiero di Cris mi rimbomba nella testa, mille domande mi tormentano, ma le uniche risposte che riesco a darmi sono solo brutte...

"Lili sei sicura di stare bene? Sembri strana..." dice Cole, osservando attentamente i miei occhi.
"Si, sto benissimo. Sarà una tua impressione"
"No, non penso sia una mia impressione, sei anche pallida" mi appoggia una mano sulla guancia, intento a capire cosa io abbia.
Allontano la sua mano velocemente, sperando lui non capisca quanto in realtà io stia sudando dalla paura.
"Sto bene, veramente" continuo a dire, anche se lui mi guarda storto. In questi momenti odio il fatto che lui capisca sempre quando qualcosa non va, o come io mia senta.
Forse sto facendo la cosa sbagliata, potrei dirgli di andarcene via da qua, tornare a casa e partire direttamente domani.
Ma non voglio rovinarmi l'ultima serata con Cole per colpa di quel pazzo. Non posso lasciargli condizionare la mia vita. Magari non farà nemmeno niente, basterà ignorarlo e basta, fingere di non aver visto niente, e continuare a divertirmi con Cole.
"Dai è la nostra ultima serata, voglio passarla bene con te" dico rivolta a Cole per convincerlo. "Anzi, perché non vai a prendere qualcos'altro da bere al bancone? Io ti aspetto qui" dico, sfoggiando un sorriso meno finto possibile.
"Ok..." risponde poco convinto, alzandosi dal divano.
Mi allungo leggermente verso di lui e gli lascio un bacio sulla guancia. Dopodiché scompare tra la folla.
Dovevo prendermi un attimo da sola per riflettere, per questo l'ho mandato via.
Cosa dovrei fare? Forse dovrei dirglielo. Sarebbe forse la scelta più giusta? Potremmo andare da qualche altra parte senza però che io gli dica niente di Cris. Sì è quello che farò non appena Cole tornerà...
I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che si siede proprio sul posto di Cole.
"Scusi, questo posto è occupato"
"Non credo proprio"
Oddio no!
Alzo velocemente lo sguardo verso il ragazzo di fianco a me, e a quel punto il mondo mi crolla addosso.
"Cris, cosa vuoi?" Chiedo guardandomi intorno preoccupata, sperando che Cole non ci veda.
"Solo fare due chiacchiere"
"Beh io non voglio"
Con uno scatto veloce la sua mano si lega intorno al mio polso, e la stretta mi causa un leggero bruciore.
"Adesso invece mi stai a sentire!"
Deglutisco a fatica.
"Ho visto che tu e il tuo fidanzatino non avete ritirato la denuncia. Vi ho dato 24 ore, e vi avevo avvertito che sarebbe finita male"
"Cris lasciami!" Cerco di dimenare il braccio, mentre gli occhi mi diventano lucidi.
"Forse è meglio se andiamo a parlare più tranquillamente al bagno"
"No, mollami!"
Infila la sua mano all'interno della tasca della giacca, ed estrae un piccolo oggetto, che riflette la lieve luce del locale.
È un coltellino quello?!
Inizio a tremare e a pensare al peggio.
Vorrei essere tra le braccia di Cole adesso, vorrei avergli detto prima di andarcene... anzi non vorrei essere venuta in questo stupido locale, o nemmeno essere tornata a visitare la mia famiglia.
"Allora? Andiamo?" Chiede con gli occhi infuocati dalla rabbia.
Non mi lascia nemmeno il tempo di rispondere, che si alza bruscamente dai divani, trascinandomi per il locale, probabilmente diretti al bagno. Non ho il coraggio di urlare o di liberarmi, il mio corpo sembra terrorizzato e non mi accorgo nemmeno dei passi che sto facendo, ovviamente guidata da Cris.
Dov'è Cole? Ho bisogno di lui. Le lacrime mi scendono sul viso, ma nessuno nel locale sembra essersene accorto. Tengo la testa bassa, o il terrore di quello che Cris potrebbe fare se provassi a chiedere aiuto.
Con un ultimo strattone mi tira dentro il bagno, guardandosi prima intorno per vedere se qualcuno lo ha visto.
Non c'è nessuno qua dentro, infatti Cris chiude la porta a chiave, avvicinandosi a me poco dopo.
Faccio dei passi indietro, fino a scontrarmi con i lavandini.
"Non piangere Lili..."
"Non avvicinarti, stammi lontano"
"Lo so che non hai mai smesso di amarmi, sarà come i vecchi tempi" dice, appoggiando la sua grande mano sul mio fianco.
Il mio respiro inizia a farsi affannoso e cerco di stare più lontana da lui, anche se la vedo difficile dato che la sua faccia è proprio di fronte alla mia.
"Shh, non piangere" mi asciuga una lacrima con il pollice, e poi inizia a baciarmi il collo.
"Cris smettila!" Cerco di dimenarmi, spingendo il suo petto con le mie mani, ma inutilmente, è troppo forte e soprattutto determinato.
È la mia fine, sento che non ce la faccio più, continuo a dimenarmi e a cercare di allontanarmi da lui, che però non accenna a darmi ascolto.
"Quella denuncia è stata uno sbaglio, vero?" Chiede sussurrando tra un bacio e un altro. "So che è stato lui a obbligarti, tu non lo avresti mai fatto, mi ami ancora, non è così?"
Non rispondo, sono troppo concentrata a cercare di scappare dalle sue grinfie, sempre però senza risultati. Sto iniziando a perdere le forze, mentre le lacrime mi scendono ininterrottamente.
Continua a baciarmi il collo, per poi passare alla mia scollatura, mentre le sue mani vagano tra il mio corpo.
"Mi eri mancata così tanto"
Continua a dire frasi sussurrate, che a me fanno solo schifo. Lui mi fa schifo!
Non posso arrendermi, non posso lasciarmi vincere da lui. Come dice Cole, sono più forte. Ma mi chiedo, lo sono veramente? Eppure lui è qua, mentre mi tocca e mi bacia, e io ormai non sto opponendo più nessuna resistenza, sono stanca, distrutta.
Ormai non posso fare più niente, non ci riesco, mi ha umiliato come donna e come persona.
Chiudo gli occhi, cercando di trattenere le lacrime che però ancora scendono, abbandonandomi al mio destino...

continua...

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Spazio autrice
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