Capitolo uno ; spazio vitale

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«Io voglio la camera grande»

Ecco, menomale che Oriana sarebbe dovuta cambiare dopo il trasferimento...

«Anch'io voglio quella più spaziosa! Tu l'avevi già quando stavamo in Argentina!»

Ma le mie proteste sono inutili; d'altronde si sa: il lupo perde il pelo ma non il vizio.

«Io avrò Paulo che verrà qui spesso per stare con me quindi ho il diritto di avere la più grande»
Le sue labbra si aprono in un sorriso malizioso.

Sbatto più volte le palpebre e sbuffo come una bambina.

«E poi sono io la più grande, comando io!»

*

La casa è veramente enorme: odio il lavoro di mia sorella ma almeno grazie ad esso è riuscita a permettersi, o meglio, a permetterci una villa veramente grande.

Al primo piano ci sono la cucina, il salone, un piccolo studio e due sale da pranzo; al piano di sopra tre camere da letto di cui una mia, l'altra di Oriana e infine quella degli ospiti, e i rispettivi bagni annessi.

Fuori c'è addirittura un giardino con dei fiori bellissimi e abbiamo anche un seminterrato, dove si trova una piccola libreria e un altro piccolo salone.

«Menomale che come colori dominanti abbiamo scelto il bianco e il nero! Sono dei colori così eleganti e si abbinano perfettamente alla cornice delle mie foto che metteremo all'ingresso!»

Senza pensarci due volte Oriana ha già iniziato a disporre i suoi oggetti e le sue cose in giro per la casa, dopo nemmeno essersi riposata o seduta un istante.

Álvaro è andato via dieci minuti fa dopo averci accompagnato ed aiutato a portare le valigie all'interno. È stato molto dolce e mi ha anche sorriso, ma fortunatamente non sembrava affatto falso.

Forse lo avrà fatto solo per cortesia e non per essere carino con me, ma almeno lo ha fatto.

Mi butto a pancia in sù come un peso morto sul divano bianco e sospiro.

«Ora è giunto il momento di mettere delle regole, Noemi.»

Mi alzo quasi immediatamente, mettendomi a sedere.

Sono le sei e mezza e secondo la "tabella di marcia" di mia sorella, fra circa un'ora dovrebbe arrivare il suo ragazzo.

«Questa sera Paulo non verrà»

Esulto mentalmente.

«Ma verrà domani mattina per accompagnarmi a vedere gli allenamenti e quasi sicuramente si fermerà a dormire qui: te lo dico in due brevi parole, coincise, in modo che tu capisca bene bene.»

Si avvicina sempre di più a me e mormora:«Spazio vitale.»

Annuisco, noncurante.
Non capisco proprio cosa voglia che io faccia con il suo ragazzo. Non mi interessa e fosse per me non lo vorrei nemmeno vedere.

«Non entrare in camera mia mentre io e lui siamo soli, non fare battute fuori luogo quando c'è e quando ceneremo insieme vai a finire di mangiare in camera tua.»

Quasi scoppio a riderle in faccia. «Sissignora. Spazio vitale.»

*

Oriana è sempre stata gelosa di me per una sola e semplice cosa: i miei caratteri del viso molto diversi dai suoi.

Essendo figlie di due padri diversi abbiamo avuto la casualità di non avere lo stesso colore di occhi né di capelli: mentre io li ho biondi, quasi bianchi, lei li ha castano scuro, quasi da sembrar nero.
I miei occhi sono azzurri, color cielo mentre i suoi grigi.

Hurricane - Paulo Dybala [IN REVISIONE] #Wattys2019Where stories live. Discover now