CAPITOLO 27

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Tre mesi dopo...

Pov Thomas
Manca pochissimo, tra una settimana circa diventerò papà. Abbiamo già deciso i nomi, se sarà maschio si chiamerà Jason stessa iniziale del mio amore, se sarà femmina si chiamerà Teresa, io spero tanto nella femmina.

Jacopo di e che per lui è maschio, ma alla fine ci va bene tutto.

In questo momento io mi sto allenando, J dovrebbe essere a letto a riposare, ma so che è da qualche parte ad esercitarsi  ad usare la magia.

Ho tentato di fermarlo ma è un testone. È così da sempre, infatti, nell'ultimo mese gli ho messo alle calcagna due guardie del corpo, hanno il compito di seguirlo,soccorrerlo in coso si facesse male e soprattutto proteggerlo.

"Alpha, ci sono delle fate provenienti dall'Inghilterra, cercano asilo qui."arriva una delle guardi all'ingresso, le ho aumentate quando ho saputo della guerra imminente.

"Fatele entrare, date cibo,una stanza e chiedete informazioni riguardo la conquista dei vampiri."

Smetto di allenarmi, mi asciugo il sudore e vado verso l'entrata.

Ci sono quattro fate, la prima è vestita di rosso, la seconda di verde , la terza di bianco e l'ultima di blu.

"Benvenute al mio villaggio, piacere di conoscervi."

Mi avvicino il più possibile, tendono le mani e io prontamente le bacio, con le fate bisogna comportarsi come dei cavalieri. Non ho ancora baciato la mano alla quarta fata che mi sento chiamare dal mio amore.

Mi giro per guardarlo, si avvicina e mi abbraccia. Poi si gira verso le fate.

"Salve."le saluta gentilmente arrossendo un pochino.

Le fate si aspettano lo stesso trattamento ricevuto da parte mia, ma    J non le calcola più di tanto. Torno a guardare la fata per baciarle la mano, quando mi rialzo un paio di labbra finiscono a contatto con le mie. Iniziano a baciarmi con foga, io non rispondo perché queste labbra non sono di Jacopo, come questo capelli blu e questo corpo così diverso.

Non faccio in tempo a spedirla via che ino Jacopo molto arrabbiato le tira addosso una palla di fuoco. Lei la schiva, si gira a guardarlo e inizia a ridere.

"Sta. Lontana. Dal. Mio. Uomo."okay questo mi fa morire, Dio quanto lo amo.

"Non credo proprio caro, non lascerò che un licantropo bello e forte sia sprecato con un moccioso grasso come te."

Questa volta è Jacopo a ridere.

"Beh cara, io non sono grasso sono incinto. È il padre è padre è proprio quel bel licantropo idiota che ho come compagno."

Detto questo si avvicina a me e mi bacia con più foga della fata, io rispondo e non ci stacchiamo fino a quando non restiamo senza fiato entrambi. Adoro J geloso, è fantastico.

Solo Tu (Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora