Di ritorno dall'Inferno

En başından başla
                                    

«Cosa saresti mai?» una risata le vibrava in gola ed io ebbi una nuova ondata di folle rabbia vampiricida, ma non servì a niente.

Che razza di potere era quello che riusciva a trattenermi in un modo del genere? Ero sicura che non era solamente fisico, altrimenti non avrebbe avuto alcun effetto: era principalmente la mia mente ad essere colpita.

September si avvicinò a me senza timore, ma tenendo comunque d'occhio il dito di Lilith che minacciava di premere il grilletto, con i muscoli pronti a guizzare sotto la pelle sottile e diafana. Sentii la sua mano, dolce, che calava sul mio capo, spingendomi indietro le orecchie con delicatezza.

«Lasciala andare, Mefisto, e nessuno si farà del male» Disse September, con note di chiara minaccia

«Credi che una volta che tu abbia eliminato Lilith, possa fare fuori anche me?» Mefisto rise, una risata, come mi ero aspettata, satanica e piena, con singhiozzi alti, quasi isterici «Tu sei pazzo»

«Ecco di nuovo quello che vi ha fregati tutti» September sospirò, poi si mise davanti a me e aprì le braccia «Ok, spara, vediamo cosa succede...»

«Eh?»

«Sparami. Mi hai sentito benissimo, devi solo spararmi»

«Se io ti sparo, la sfera di luce cadrà a terra e...» Lilith non poté finire la frase, perché September rise.

Era risoluto e divertito insieme, un effetto eroico complessivo degno del più folle degli eroi. Gettò la testa all'indietro e i suoi capelli si scossero mentre lui continuava a sghignazzare, imperterrito, come se ormai fosse diventato immortale e invincibile, tenendo le braccia aperte.

Forse era vero, forse era diventato invincibile. Incredibilmente, il suo piccolo corpo morbido e caldo emetteva una serie di radiazioni ad una frequenza che non riuscivo ad identificare completamente, una lunghezza d'onda sottilissima e vibrante, alta. Il suo potere?

Era impossibile. Mi stava rifluendo, dentro e fuori, rivoltandomi l'anima come un calzino. Sapevo di possedere anche io un potere simile, perché una volta lo avevo usato, ma ero anche perfettamente conscia di avere un solo "colpo" per volta. E comunque, in quel momento, non sarei riuscita ad utilizzare la magia, ero troppo animale, poco razionale, incapace di incanalare la mia energia interna in qualcosa di elaborato come un attacco magico.

Ma September... oh, September era un genio. Ed aveva una forza che era capace di scuotere la terra.

Un terremoto, un vero terremoto poteva sprigionarsi da dentro di lui, se solo lo avesse voluto! Ma non era abbastanza stupido da perdere tutta la sua forza in una cosa inutile come un sisma. Era furbo, poteva fare di meglio.

Abbassò la testa sul petto, continuando ad emettere a scatti piccole serie di risate.

«La verità, Lilith, è che mi avete fatto arrabbiare davvero».

La vampira abbassò la mitraglietta uzi, con un movimento rapido, e lo guardò incuriosita

«Che cosa sei?» gli chiese

«Un uomo» rispose September, piano, e avanzò verso di lei, continuando a mantenere le braccia aperte «Ormai non dovresti stupirti di vedere uno come me. Sei abbastanza antica da aver visto cose ben peggiori di me... scommetto che il tuo vero aspetto è rivoltante abbastanza da fare scappare tutti gli uomini che hai al tuo servizio. Non ti sei mostrata a nessuno di loro, non è vero?» ridacchiò «Ma con le creature antiche è sempre così, sono diverse da come ci se le immaginava... tu, ovviamente, confermi la regola. Bene, perché sto per distruggerti»

«Non hai ancora abbastanza forza, sciocco» ringhiò Lilith, divertita, avanzando a sua volta, ma così lentamente che una lumaca avrebbe fatto più in fretta «Ti eliminerò, ragazzino»

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