Prologo

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Ne ho già provati una ventina di questi abiti e nessuno che mi abbia colpito o mi abbia fatto fare, i salti di gioia. Mi guardo allo specchio e mi vedo orrenda con ognuno di essi. Il minuscolo ed esile corpicino da bambina, nonostante il volto da giovane donna, mi fanno apparire come un confetto dolce e candido. Mentre continuo ad ammirare la ragazza riflessa nello specchio, non posso non dire a me stessa: quanto non riesca ad apprezzarmi. Da ormai mezz'ora, ho la sensazione che non ne uscirò tanto presto. Voglio semplicemente essere, bellissima e splendida per quel giorno; invece non riesco ad uscirne. Continuo ad indossare abiti e non mi sento a mio agio con nessuno. "Se il prossimo non è quello giusto, esco e me ne vado da questo cavolo di boutique." Vorrei solo apparire ai suoi occhi, come una vera donna raffinata e di classe. Per lui, vorrei essere quello che non sono mai stata.

"Il mio stupendo e bellissimo uomo. Solo per lui."

Ricordo ancora la notte dell'ultimo dell'anno. Quando allo scoccare della mezzanotte, tra i fuochi d'artificio e i brindisi del nuovo anno, lui mi ha fatto ufficialmente sua. Mi ha portato a Piazza di Spagna, conducendomi fino in cima alla scalinata di marmo che aveva fatto allestire, con delle bellissime e stupende rose rosse e bianche. Quella sera lì su quei scalini di marmo, William mi ha chiesto di diventare sua moglie.

Dal quel giorno la mia vita si era trasformata in un semplice: noi. Sarei stata la sua compagna, che nei momenti di sconforto sarebbe stata lì, pronta a consolarlo e sostenerlo. La sua amante, che nelle notti fredde avrebbe riscaldato il suo corpo semplicemente con la passione e il desiderio l'uno per l'altro. E infine, la persona da avere accanto per il resto della vita; quella che avrebbe protetto, riscaldato e amato il suo forte e potente cuore. Io sarei diventata per il resto della vita, il suo inizio. La sua metà, che l'avrebbe completato per il resto della vita.

Provo l'ultimo abito nella speranza di aver finalmente trovato, quello giusto.

Questo abito non è come i precedenti. Il suo colore, la sua forma e la sua ampiezza lo rendono del tutto diverso, dal mio genere. Le ragazze dell'atelier mi aiutano ad indossarlo ed infine con pazienza allacciano ad uno ad uno, quei delicati gancini. Indossato anche il velo, mi avvicino verso la parete e salgo sul piedistallo.

Alzo lo sguardo per guardare per la millesima volta, il mio riflesso ma questa volta i miei occhi scrutano molto più attentamente la ragazza riflessa sul vetro. Adesso vedono qualcosa di simile che si avvicina alla bellezza. La ragazza che appare in quel riflesso, sembra una principessa e non più una bambina. Dinanzi a lei, compare una donna stupenda e raffinata. Una donna con un meraviglioso abito fatto su misura per lei. È di un colore avorio e il corpetto è adornato con fiori delicati che luccicano come piccole lucciole. Il corpetto va a congiungere il punto vita per poi dare vita al tulle che è anch'esso è adornato e rifinito del solito colore. La gonna brilla di piccoli diamantini fino ad arrivare a completarsi con il lungo strascico dietro di me.
È davvero un qualcosa di meraviglioso che non riesco nemmeno io a descriverlo con esattezza. L'unica cosa di cui adesso sono certa, è che risplende per me di una luce ancora più viva e tutta la bellezza che ne esce fuori è un regalo che voglio donare solo al mio più grande amore. William.

Tu sei il mio tuttoWhere stories live. Discover now