Capitolo 6

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La maserati sfreccia per le vie di Londra. Le luci iniziano a brillare nel crepuscolo serale, tra le case e i vari edifici ormai bui.

Adoro questa città. Non posso fare a meno di rimanere abbagliata, da quello che ogni volta questo mondo mi fa scoprire. È incredibile.

Chissà ancora quante cose, troverò.

Scoprire posti nuovi di una città mi emoziona ogni volta. Trovo in esse, ciò che hanno di misterioso.

Fin da piccola, sono sempre stata molto curiosa. Tutto ciò che vedevo, si trasformava in qualcosa di avventuroso. Era più forte di me.

Ricordo mio padre che per il mio sesto compleanno, mi aveva regalato tutto il kit per esplorare.

Quel giorno l'ho ancora impresso nella mente. Mi sentivo la bambina più felice, della terra.

<< Papà, Papà ...??? >>

<< Principessa, dimmi >>

<< Io, Jessica Katherine Stewart diventerò un' esploratrice >>

Mio padre scoppiò a ridere fragorosamente.

<< Tutto quello che vuoi amore mio>>

Mi manca. Mi mancano quei momenti passati assieme.

<< Papà... >>

<< Tutto apposto?>> Mi richiama Christopher dai miei pensieri.

<< Tutto ok. E gli sorrido.
Allora, Signor Wright. Mi parli un po' di lei? Di cosa si occupa? >>

Si volta sorridendomi maliziosamente.

<< Ragazza misteriosa,non sono io che dovrei fare domande questa sera?>>

<< E chi l'ha detto?>> Gli dico, fissandolo anche io maliziosa.

<< Beh... l'appuntamento è mio. Perciò regole mie. Se vuoi delle risposte, devi chiedere tu il prossimo appuntamento. Non credi? >>Mi dice, facendomi l'occhiolino e tornando a guardare la strada.

Non posso fare a nemmeno di non scoppiare a ridere.

È furbamente malizioso e attraente al tempo stesso. Nonostante lo sappia, mi piace molto il nostro punzecchiarsi a vicenda.

<< Vedremo, se ci sarà un prossimo appuntamento. Lo scopriremo a fine serata. No? >> E di gusto le rivolgo a mia volta l'occhiolino.

<< Siamo a questi punti?>> E sbuffa. Dovrò usare tutte le mie carte compresi gli assi.

<< Esatto>> E ci fissiamo scherzosamente.

Dopo quasi mezz'ora di viaggio. Non mi ero resa conto, che eravamo fuori città. Semplicemente perché ero presa da lui e dal nostro modo di darci noia.

In qualche modo con Christopher, riesco ad essere la vera me. Amo questa cosa con lui. Amo qualcuno con cui poter avere, questo genere di rapporto. Con Will non c'era mai modo di punzecchiarsi o cose del genere. Per lui l' apparenza era tutto. Andava oltre il nostro rapporto.
Ed io indossavo la mia maschera.
Quella maschera fatta di sorrisi falsi e menzogne.

<< Dove stiamo andando? Voglio saperlo!>> Chiedo incuriosita.

<< Lei è troppo impaziente, signorina>> E mi sorride.

<< Uffi... Ormai è quasi un' ora che siamo in macchina. >> E sbuffo esasperata, per non avermi risposto.

<< Ho la netta impressione, che a te non piacciono le sorprese. O mi sbaglio?>> E sorride nuovamente, alla mia reazione avuta.

<< In effetti... Non molto>> Dico storcendo il muso.

<< Siamo quasi arrivati, ragazza misteriosa. Abbi pazienza e fiducia in questo umile uomo. >> E mi rivolge nuovamente quel sorriso. Quel fottuto e splendido sorriso, che solo lui riesce a portare in quel modo sexy.

Entriamo dentro una stradina. Tutto intorno a me è immerso nel verde. Dal finestrino della Maserati, noto che il luogo è costeggiato da un lago.
È bellissimo.

<< Christopher è un posto molto caratteristico. Lo adoro. Ti prego. Dimmi dove siamo? >>

Mi volto aspettando la risposta. Con il cuore colmo dall'eccitazione e la gioia del momento.

<< Non sai proprio resistere. Eh?!!! >>

E sorride al mio entusiasmo.

<< Siamo a "Brocket Park Welwyn" esattamente nella città di Welwyn garden city. Ti piace? >>

<< Adoro i luoghi caratteristici. È bellissimo. Ceniamo, qui?>>
I miei occhi, brillano per l'emozione, del momento. Faccio per scendere dalla macchina e Christopher mi afferra la mano, portandosela alla bocca. Le sue labbra morbide e calde, toccano il mio palmo. Il suo bacio è così delicato.

Nel breve istante di quel tocco, riemergere in me un brivido. Quel lungo brivido mi solletica la schiena. È lo stesso che ho provato al Dream Cafè.

Mi sento avvampare è così bello da vicino.

Con lo sguardo fisso nel mio e la mano ancora nella mia, si avvicina e mi porge un bacio sul collo; accanto al lobo dell'orecchio.
Sento le sue labbra morbide e calde sulla parte sinistra del mio orecchio. Il suo respiro, caldo e soave al tocco della mia pelle risuona in me nuove sensazioni.

Sensazioni che per tempo erano state rinchiuse. Rinchiuse in una scatola e depositate in un angolo buio e oscuro.

Chiudo gli occhi.

Vorrei che mi baciasse in maniera passionale. Nonostante tutto il dolore che in passato ho provato e ricevuto, lo desidero. Desidero questo uomo.

<< J-e-s-s-i-c-a. >> Sei meravigliosa. Il tuo corpo sà di mandorle.

<< Ehm... >> Non riesco a dire nulla.

In questo momento, il mio cervello non ragiona. Vado continuamente in confusione con lui. Soprattutto con quella voce roca e provocatoria. Non so perché? Ma lui riesce a mandarmi in tilt.

<< Sei pronta, bellissima e misteriosa ragazza?>>

<< Sì. Sono pronta. Cosa vuoi sapere di me?>>

<< Tutto. Ma adesso nutriamoci di cibo. Al resto abbiamo tutta la notte. No?>> E mi sorride.

<< Non vedo l'ora di scoprire l'altra parte del nutrimento. >> Dico, facendogli l' occhiolino.

Mi aiuta a scendere dalla macchina e poi ci incamminiamo mano nella mano, alla scoperta di noi.

Sono sicura che con lui qualcosa cambierà.

Non so cosa o dove mi porterà tutto questo. Però spero che questa nuova avventura, mi porti ad avere qualcosa di bello e avvincente.

Tu sei il mio tuttoWhere stories live. Discover now