Capitolo 14

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Sono terribilmente esausta. Cammino da ormai un'ora e non so nemmeno se giro in tondo. Ogni strada è uguale all'altra qui a Londra. Le case tutte unite, con i soliti colori e con lo stesso stile, mi confondono in questo momento. Io che l'ho sempre amata e adorata adesso, la detesto. Forse... la penso così in questo momento, perché più semplicemente, mi sento alquanto spaesata, stanca e confusa.

Però essere agitata e in piena ansia non mi aiuta.

" Va bene, adesso Jess fai un lungo respiro e riprenditi. Ok? "

In questo momento ha ragione la mia vocina interiore, devo mantenere la calma.

L'indirizzo scritto sul fascicolo è chiaro, il problema è trovarlo. Cavolo mi sono persa per strada e per di più, non si vede nessuno all'orizzonte. Com'è possibile?

Purtroppo, è facile perdersi nelle grandi città. Soprattutto qui a Londra. Le vie più fuori dal centro, sono alquanto dispersive e quindi è possibile non riuscire più a ritrovare il punto d'inizio.

Eppure io ero abituata a vivere in una grande città.

Roma è un caos a qualsiasi ora, anzi lo era. Esattamente come qua. Era sommersa da il traffico, i turisti, le luci sempre in pieno giorno, però un'unica cosa le rendono diverse le une dalle altre: che Roma era la mia città nativa, il mio unico punto di riferimento e non solo, la mia vita intera dipendeva da un unico appiglio che era la mia perfezione o almeno che pensavo che lo fosse, Will. L'amore della mia vita.

Ora sono qua e Londra è la mia sfida, la mia battaglia, la roccia da scalare fino ad arrivare alla vetta. Qui affronto tutto da sola e senza più una mano pronta lì ad afferrare le difficoltà e le mie paure. Qualcuno che era sempre lì per me, pronto a togliermi dalle mie responsabilità.

Adesso non più e nonostante ciò, qui la mia vita è al sicuro almeno per il momento.
La Jess che riesede qui, combatte veramente per quello in cui crede. Senza difese e senza armatura.

°°°°

Tornando a noi, la maggior parte delle persone che si trovano qui a giro però, non mi rincuorano. Dalle dieci di sera in poi, sono per lo più sbronze.
Le vedi per strada che tornano a casa, e la maggior parte delle volte non sono nemmeno in grado di reggersi in piedi.

Come dice sempre Angie:

" I londinesi per dimenticare una giornata interminabile di lavoro, reagiscono così, bevono a più non posso e cercano di dimenticare."

Beh, dimenticare? Come biasimarli, forse gli capisco in qualche modo.

Oggi affrontare la vita è dura e loro vogliono semplicemente, sentirsi più liberi e spensierati. Sono stanchi di dover sempre pensare, ai propri obblighi da cui loro stessi sono incatenati. Reagiscono così, cercando di affrontare la vita giorno per giorno; nella speranza di trovare fortuna nell' avvenire e morire più avanti, felici.

Forse è quello che avrei dovuto fare.

" Bere, per dimenticare? Jess, bere non ti si addice. Tu piuttosto di faresti calpestare ulteriormente, fino a farti ammazzare, se necessario. O sbaglio? "

Di nuovo quella voce. Smetterà mai di assillarmi e assillare il flusso dei miei pensieri? O avrà sempre, da ridire? Stupida vocina.

Smettiamola con queste stupidaggini e pensa Jess. Adesso il problema che ti affligge è solo uno:

" Dove cavolo mi trovo? E soprattutto, dov'è che si nasconde Christopher? "

Ormai sono ufficialmente sfinita e vorrei solo ritornare verso una zona dove posso orientarmi, per tornare a casa. Le vaste e infinite case in stile vittoriano, mi hanno portato ad arrendermi per oggi.

Mentre sono avvolta dall' afflusso di pensieri che per lo più sono vaneggiamenti, per la stanchezza; nel tragitto, da lontano scorgo un luogo a me familiare. Man mano che mi avvicino sempre più alla fine della strada, noto il famoso quartiere di Kensington.

<< Non ci posso credere. Sono arrivata? Sono da Christopher? >>

Con il cuore che scoppia per la felicità, riesco a capire che poco più in là, avrei trovato di fronte a me: il parco di Kensington Gardens e l'appartamento dove avrei finalmente trovato il mio povero diavolo con le ali spezzate.


Mio dolce e meraviglioso diavolo fa che io il tuo angelo, possa curare le ferite che tu porti. Fatti amare, lodare e rincuorare. I tuoi peccati e gli errori che porti dentro da oggi sono anche i miei.

°°°°







Ciao a tutti 😘 questa volta il capitolo è molto corto però mi farò perdonare nel prossimo ... Buona lettura alle mie begnamine gaiaaa_kr e StefaniaChiera

Tu sei il mio tuttoOù les histoires vivent. Découvrez maintenant