Capitolo 39

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Camilla

Stiamo scherzando?! Mi fidavo di Yuri e lui non ha rispettato le mie scelte. Eppure non era nemmeno difficile. Ah uomini! Questa spiaggia è bellissima. Acqua limpida e sabbia quasi bianca. Mi mancherà rio. Perché mi mancherà? Perché tra meno di 3 ore sarò su un aereo pronta per tornare a casa, l'unico posto dove vorrei essere adesso. Non è stata una decisione facile, questo avrebbe significato che sarei tornata alla mia vecchia vita. Non avrei più visto nessuno di loro, e da una parte ne sono sollevata.Mi avvio verso l'hotel e molto velocemente preparo la mia valigia. Sento il mio telefono che suona. È Simone. Ovviamente. Spengo la chiamata e il telefono così sono sicura che non mi disturberà più nessuno. Ho scritto una lettera per il capitan Birarelli così la leggerà ai compagni e a blengini. La appoggio  Finisco di sistemare le mie cose e molto silenziosamente esco dalla camera per raggiungere il piano inferiore. Il caso ha voluto che, dovessi andare a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno. E chi se non capitan Birarelli?
Em:" ei cami"
Cerco in ogni modo di nascondere la valigia dietro di me ma non è per niente semplice.
C:" ei"
Em:" dove stai andando con quella valigia?"
C:" oh niente, ho solo chiesto se potevo cambiare camera"
Grande! Bellissima scusa
Em:" perché cosa aveva quella camera?"
Merda.
C:" ehm..."
Em:"dai dimmi la verità"
C:" Ema, fammi passare"
Em:" tu te ne stai andando! Perché?"
C:" lascia perdere"
Em:" è per Simone?"
C:" anche se fosse?"
Em:" lui lo sa?"
Abbasso lo sguardo.
Em:" non lo stai facendo veramente vero? Stai scherzando?"
C:" non sono mai stata tanto seria"
Em:" tu sai che ne uscirà sconfitto? Stai mettendo in pericolo le nostre Olimpiadi! Lui si rifiuterà di giocare se te ne vai senza dirgli nulla"
C:" perché io dovrei farmi tutti questi problemi quando lui, è stato il primo a mancarmi di rispetto, a darmi della poco di buono eh? Rispondi!"
Em:" ti prego Camilla ripensaci"
C:" a voi non frega niente di me, vi importano solo questi dannati giochi?! Beh allora godeteveli finché potete. E non ti azzardare a dire in giro che è stata colpa mia"
Si sposta.
C:" addio Ema. Buona fortuna per tutto. Spero di non vedervi più"
Le parole mi escono della bocca senza poterle fermare.
Afferro la mia valigia e proseguo lungo il corridoio. Mentre mi avvio verso l'uscita sento tutte le cattive cose che mi ha detto Simone. È dura, tanto. Poi però appena esco, non sento più niente.  Aspetto con impazienza un taxi che mi porti in aeroporto il prima possibile. Finalmente dopo quasi 15 minuti riesco a fermarne uno. Non parlo portoghese e lui dal canto suo non sa parlare inglese. Così gli mostro l'immagine di un aereo. Annuisce e parte. Addio Rio. Addio Yuri. Addio nazionale di pallavolo. Ma soprattutto addio Simone Giannelli.

Simone

Mi sto dirigendo in spiaggia. Ma non vedo Yuri. Così lo chiamo ma niente non risponde. Dopo poco il mio telefono squilla di nuovo.
S:" Yuri"
Urlo convinto.
Em:" no sono Ema, devo dirti una cosa"
S:" è importante? Perché sto aspettando una chiamata urgente"
Em:" è molto importante"
Il suo tono di voce non mi piace. È troppo serio, non si addice per niente al capitano.
S:" che succede?"
Em:" Simo..."
Pausa.
S:" dimmi"
Em:" prima promettimi che non farai cazzate"
S:" mi stai spaventando"
Em:" tu prometti"
S:" ok te lo prometto"
Em:" Camilla se n'è andata"
S:" cosa?"
Em:" sta tornando in Italia. Ho provato a fermarla ma niente. Se n'è andata"
Una lacrima mi scende. L'ho persa.
S:" quale cazzata non dovrei fare?"
Em:" startene lì senza fare niente. Corri in aeroporto. E riprenditela"
Riaggancio e inizio a correre. Fortunatamente trovo Yuri intento a togliersi il casco vicino a una moto.
S:" portami in aeroporto veloce"
Y:" perché?"
S:" Camilla sta partendo andiamo?"
Si rinfila il casco, mi fa salire e partiamo alla velocità della luce.
Come riuscirò a convincere Camilla a rimanere? Non sarà affatto un'impresa facile. Ci siamo quasi. Si ferma davanti alla porta. Scendo e mi avvio .
Y:" Simone"
Mi volto
Y:" buona fortuna"
Rispondo con un sorriso. Entro. Ci sono tantissime persone. Come la trovo? Chiedo a tante persone. Ma con la mia sfortuna tutti parlano solo portoghese. Fino a che un turista americano, mi dice che il gate per il volo diretto in Italia è il numero 5. Lo ringrazio e inizio a correre. La vedo. È seduta sulle poltroncine. Mi avvicino. Lei alza lo sguardo e i nostri occhi si incrociano. Sembra quasi sorpresa.
C:" cosa ci fai qui?"
S:" ho sbagliato. Scusami"
C:" ok ti scuso ma adesso te ne puoi andare"
S:" mai io..."
Sentiamo l'annuncio che il volo sta per partire. Si alza prende la valigia e si avvia.
S:" basta non ce la faccio più! È vero ho sbagliato e fai benissimo ad essere arrabbiata con me, ma c'è un motivo se mi sono comportato così. Non ce la facevo  più a vederti ballare con lui come se lo conoscessi da sempre, non ce la faccio più a vederti senza poterti baciare, senza poterti toccare, perché si io ti amo! Ti amo da quando hai messo piede in quella cazzo di palestra! Ti amo da quando i miei compagni mi hanno obbligato a bussare alla porta della tua stanza. Ti amo da quando sono entrato per la prima volta in infermeria e ti ho vista con il camice, quel camice che rappresenta tutti i tuoi sacrifici, i tuoi sogni che ti hanno portato ad essere la donna meravigliosa che sei. Ti amo da quando ti ho raccontato cosa mi ha fatto mio padre, ti amo perché hai raccolto le mie lacrime e le mie debolezze e le hai fatte diventare punti di forza. Ti amo da quando siamo caduti in quella fontana e ci stavamo per fare il nostro primo bacio. Quel bacio che sto ancora aspettando. Ti amo da quando abbiamo dormito per la prima volta insieme. Amo il fatto di sentirmi protetto tra le tue braccia. Ti amo da quando siamo rimasti chiusi in palestra. Cavolo è stato il giorno più bello della mia vita. Lì ho capito che persona fantastica avevo vicino. Ti amo da quando mi hai detto che ti eri innamorata di Matteo e ti ho amato ancora di più quando ti ci sei fidanzata. Ti amo da quando, dopo esserti lasciata con lui, mi hai dato quella collana. Questa collana."
Dico mostrandogliela
S:" Questa collana che non mi toglierò mai. Ti amo da quando ti ho scritto quella lettera e ti ho portato qua a Rio. Ti amo e mi sono anche pentito di avertici portato. Avere a che fare ancora con Matteo ti ha fatto stare male e mi odio per questo. Qua a Rio hai conosciuto la mia parte gelosa e possessiva, so che ti ho fatto addirittura vergognare di me pochi minuti fa. Ma mi fa veramente incazzare il fatto che ti voglio con tutto me stesso ma non posso. Ti amo in tutti i modi in cui una persona può essere amata. Ti amo e mi prenderei a testate perché mi ero ripromesso che mai e poi mai mi sarei innamorato di te, un po' per non soffrire e un po' per non far soffrire te di nuovo. Ti amavo anche quando ti ho detto quelle cose l'altro giorno. Non le pensavo, te lo giuro. Ma adesso non importa più. Io ti amo Camilla! E continuerò a farlo per tutti i giorni della mia vita! Quindi ti prego perdonami!"
Finisco con lacrime che escono dai miei occhi. Anche lei sta piangendo. Però si gira. E prosegue. Bene è tutto finito. Lei torna a casa.
C:" Simone"
Sta correndo verso di me. Mi abbraccia.
S:" davvero scusa mi dispiace tan-"
Mi zittisce con un bacio. Quel bacio che aspettavo da quando l'ho conosciuta.
C:" quindi tu mi ami?"
S:" si Stellina ti amo con tutto me stesso"
C:" e perché io non me ne sono accorta?"
S:" beh forse sono bravo nascondere le mie emozioni"
C:" posso dirti un segreto?"
S:" certo"
Si avvicina al mio orecchio e sussurra
C:" allora sono brava quanto te"
S:" quindi vuoi dire che..."
C:" si spilungone anche io ti amo!"
Mi bacia ancora. Adesso posso dire che sono l'uomo più felice del mondo, con a  fianco la donna più bella del mondo.

ECCOCI. FINALMENTE SIMONE SI È DICHIARATO. CHE NE DITE? FATEMI SAPERE NEI COMMETTI SE VI È PIACIUTO E CI VEDIAMO ALLA PROSSIMA.
CAMILLA
XOXO 😘

Tra sogno e realtà  |Simone Giannelli|Where stories live. Discover now