Capitolo 17

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Camilla
S:" Cami non ti far prendere dal panico, ma credo che ci hanno appena chiuso dentro"
C:" cosa?! È uno scherzo vero?"
Dissi con una risatina isterica.Sta scherzando spero!
S:" Cami non sto scherzando! La porta non si apre"
C:" ok, Camilla respira"
Dico facendo dei lunghi respiri profondi.
C:" non ci sono altre squadre che si allenano dalle 5:30?"
S:" no, purtroppo oggi è martedì e l'unica squadra che si allena qui siamo noi e come vedi abbiamo finito"
C:" io comunque non posso stare chiusa qui!"
S:" perché?"
Poi spalanca gli occhi.
S:" non mi dire che sei claustrofobica"
C:" beh mi dispiace dirtelo ma è così"
Non ci posso credere sono chiusa in una palestra e per giunta con lui!
C:" sai da quando ti conosco non me ne va bene una!"
S:" oh perché io? Da quando ti ho conosciuto la mia vita è stata tutta rose e fiori!"
Dice ironico.
C:" ok se litighiamo non andiamo da nessuna parte! Non hai un telefono per poter chiamare qualcuno?"
S:" certo che ce l'ho!"
C:" allora cosa aspetti! Chiama qualcuno"
S:" non posso, perché se tu non lo sai, qui non c'è linea!"
Non potrebbe andare peggio di così!
C:" quindi noi cosa dovremmo fare? Rimanere qui fino alle 4 di domani pomeriggio?"
S:"beh a meno che tu non sappia attraversare i muri, credo che dobbiamo rimanere qui"
C:" cosa facciamo ora?"
S:" beh tutto quello che vuoi! Non c'è nessuno che ce lo vieta"
C:" beh potremmo continuare l'insegnamento"
Inizia a ridere e si incammina a prendere un pallone.
S:" dai vediamo se ti ricordi come si fa il palleggio"
Mi passa la palla e iniziamo a palleggiare insieme
S:" devo dire che sei brava"
Dice ridendo e ai lati della bocca si formano due piccole fossette. Mi piacciono tanto! No Camilla cosa stai dicendo. Non può piacerti Simone, insomma lui è così "lui". Giusto non può esserci niente se non un forte rapporto di amicizia.
C:" che ne dici sono pronta per la nazionale?"
S:" beh non credo visto che passi sotto la rete senza doverti minimamente abbassare!"
C:" guarda che io sono nella norma, sei tu che sei troppo alto."
Dico facendogli la linguaccia.
C:" e comunque palleggio molto meglio di te!"
A queste parole viene verso di me e i inizia a farmi il solletico. Mi fa sdraiare a terra e continua con questa tortura.
C:" dai Simo smettila hahaha, non riesco a respirare hahaha"
Stavo iniziando a piangere dal ridere.
Dopo però la smette.
S:" ti ho mai detto che hai degli occhi bellissimi?"
Cosa? Pensa che i miei occhi sono belli? Ok calmati.
C:" grazie"
Dico abbassando lo sguardo e arrossendo appena.
S:" e quando le tue guance si tingono di rosso sei ancora più bella"
Ci avviciniamo. Siamo davvero tanto vicini, riesco a sentire il suo respiro. Quando vedo dei materassini. Mi alzo da terra, mi allontano da lui e vado a vedere questi attrezzi da ginnastica. Accanto c'è anche una trave. La tocco e nella mia testa rivedo quel tragico 16 aprile, quella fottuta caduta che ha compromesso la mia carriera. Una lacrima cade e scivola lungo la mia guancia. Si avvicina Simone e con il suo pollice asciuga la mia pelle.
S:" ei qualcosa non va?"
C:" beh ho rivisto il mio incidente durante una gara."
S:" ti va di parlarne?"
Mi siedo sulla trave e picchietto con la mano accanto a me per far capire al ragazzo di sedersi.
C:" era il 16 Aprile di cinque anni fa, ero al palazzetto di Firenze. Ero riuscita a qualificarmi per le regionali. Ero carica al massimo. Avevo ottenuto la finale al corpo libero e alla trave. Il primo attrezzo fu proprio la trave. Salì sopra e iniziai già a sentire che c'era qualcosa che non andava. Ma non importava, l'unica cosa davvero importante era riuscire a finire l'esercizio e ottenere un punteggio alto. Mi preparavo a fare l'ultimo salto per la chiusura quando scivolai e caddi sul ginocchio. Non avevo sentito male così risalì per finirlo. Ma non appena i miei piedi hanno toccato il legno, sono stata costretta a scendere. Mi distesi a terra e iniziai a piangere. Mi avevano detto che era uno sport un po' pericoloso ma non mi è mai importato. Arrivai in ospedale e mi diagnosticarono rottura del crociato anteriore. A volte penso a come sarebbe stata la mia vita se non mi fossi fatta male, magari adesso ero a pensare alle olimpiadi. Stavo per diventare campionessa regionale, ma non si può andare contro il destino."
S:" mi dispiace davvero tanto! Hai mai riprovato a tornare?"
C:" beh sono tornata qualche volta in palestra a fare qualche esercizio, ma la paura della trave è ancora tanta e ormai non credo di superarla"
C:" ti mostro una cosa"
Prendo 4 materassini e li dispongo in fila. Lui mi guarda con una faccia curiosa.
S:" Cami che vuoi fare?"
C:" sta a guardare"
Spero che non succeda nulla di grave

Simone
C:"sta a guardare"
La guardo curioso. Si toglie le scarpe e sale sui materassini. Prende un respiro e alza le braccia. Si piega in avanti e rimane in verticale poi apre le gambe facendo una spaccata.
Rimango ammaliato, non ho mai visto tanta grazia in un movimento del genere. Mette giù una gamba e l'altra rimane distesa. Poi le unisce formando il "ponte" e ritorna su.
Le batto le mani. È stata bravissima considerando che non lo fa da diverso tempo e avendo un ginocchio operato.
S:" sei bravissima! Scommetto che saresti diventata una ginnasta di alto livello!"
C:" grazie mille! Dai vieni qui fammi vedere cosa sai fare"
S:" certo questa è una mossa che nessuno sa fare"
Mi avvicino al tappetino e "cerco" di fare una capriola ma rimango con il collo incastrato. La osservo a testa all'ingiù. Lei sta ridendo a crepapelle ed è la cosa più bella che abbia mai visto.
S:" che te ne pare potrei essere un ginnasta?"
C:" beh per fortuna ti sei dato alla pallavolo"
Sento il mio stomaco iniziare a brontolare
S:" beh signorina io sto iniziando a sentire un po' di fame tu?"
C:" sto morendo!"
S:" aspetta qui vado a prendere la cena, magari tu inizia ad apparecchiare e fa come se fossi a casa tua, mi casa es su casa!"
C:" vaffanculo"
Dice ridendo. Vado a prendere i soldi nella borsa dell'allenamento e mi avvio verso i distributori automatici. Prendo due sacchetti di patatine e due lattine di Coca Cola. Torno di là e la trovo seduta su uno di quei materassoni.
S:" la cena è servita"
C:" stavo morendo di fame"
Ci sediamo entrambi e decidiamo di mangiare mentre guardiamo un film sul mio telefono. Che cosa romantica!
C:" non mi sarei mai aspettata di ritrovarmi in questa situazione"
S:" beh nemmeno io. Di solito quando esco con una ragazza la porto a ristorante"
C:" ah quindi questo è un appuntamento?"
S:" beh... insomma siamo noi due..."
Mi ha messo in difficoltà
C:" sto scherzando scemino"
Dice dandomi un bacio sulla guancia.
Finiamo di mangiare e di vedere il film, ma ad un certo punto poggia la sua testa sulla mia spalla. Vedo che si è addormentata. È così bella. Mi è stata vicino dopo che le ho raccontato la mia vita. È stata una fortuna incontrarla, un angelo che si prenderà cura di me. La faccio distendere e mi metto di fianco a lei. Mi prendo un po' di distanza e mi giro sul fianco opposto, quando sento chiamarmi.
C:" Simo mi abbracci? Voglio dormire tra le tue braccia"
S:"certo piccola"
Le circondo i fianchi con le mie braccia e le accarezzo i capelli.
S:" ti voglio bene stellina"
C:" ti voglio bene spilungone"
Le do un bacio sulla fronte e ci addormentiamo così, stretti l'uno all'altro e non c'è altro posto dove vorrei stare in questo momento.
Che ti stia innamorando caro il mio Simone? Impossibile

Eccoci qui capitolo 17. Volevo augurarvi buon natale e felice anno. Grazie a tutti i miei lettori che seguono la mia storia. Ci vediamo alla prossima
Camilla
XOXO 😘

Tra sogno e realtà  |Simone Giannelli|Where stories live. Discover now