Capitolo 32

986 33 3
                                    

Camilla
Sono a fare colazione con Yuri. È un ragazzo simpaticissimo inoltre è anche carino. Alto, moro, occhi marrone scuro tendente al nero. Inoltre è messo molto bene a fisico. Addominali in risalto, pelle color cioccolato e braccia muscolose. E quelle fossette che si formano al lato della sua bocca quando ride.
Y:" allora, sei qui per partecipare alle olimpiadi?"
C:" magari"
Y:" come sarebbe a dire?"
C:" sono la fisioterapista, faccio parte dello staff della nazionale di pallavolo. Dovevo esserci come atleta ma il destino mi ha mandato qua per un altro scopo"
Y:" giocavi a pallavolo?"
C:" no, sono un' ex ginnasta"
Y:" beh l'altezza non è dalla tua parte per essere una pallavolista"
Dice ridendo.
C:" già, ma che ci posso fare. Non tutti possono essere alti come te. Invece tu fai sport?"
Y:" se correre sulla spiaggia è uno sport allora si, altrimenti no. Ne ho fatti di sport in passato, ma nessuno ha saputo rubarmi il cuore"
Parliamo ancora per un po' delle nostre vite e delle nostre aspettative future.
C:" tu lavori?"
Y:" beh veramente..."
Lo ascolto fino a quando il mio sguardo non si posa sull'orologio. Strabuzzo subito gli occhi.
Y:" che succede?"
C:" o mamma mia ma sono le 2. Devo scappare ci sentiamo"
Y:" e come se non mi dai il numero?"
C:" tieni segnalo sul mio telefono."
Lo cerco nella tasca ma non lo trovo. Cavolo l'ho lasciato nella stanza.
C:" senti ti cercherò io, tanto Rio non è grandissima ti troverò di certo! Mi dispiace davvero"
Y:" non preoccuparti tanto io dovevo andare a lavoro"
Mi avvicino e gli lascio un bacio sulla guancia.
Corro diretta verso l'hotel. Salgo in camera, sicura di trovarcelo.
C:" Simo, sono arrivata!"
Silenzio.
Nella stanza non c'è nessuno. Vedo il mio telefono sul comodino. 20 chiamate perse da Spilungone💫
Ma che razza di migliore amica sono?! L'ho lasciato nel momento in cui aveva più bisogno di me. Vado in camera sua, apro l'armadio e indosso la sua maglia della nazionale. Afferro al volo il pass per vedere le partite, la bandiera italiana, il telefono e corro al Maracãnazinho, lo stadio brasiliano. Entro e il mio occhio cade subito al punteggio: primo set 9-0 per l'Italia. Mi metto seduta e inizio a godermi lo spettacolo. Ancora Simone non si è accorto di me. Poi ad un certo punto mura l'avversario francese con il numero 9. Si volta e bacia una collana. Un momento, quella è la mia collana.! Mi alzo in piedi apro la bandiera e inizio a gridare.
C:" bravissimo Simone!"
E fu proprio in quel momento che i nostri sguardi si incrociarono. Mi sorride e io sorrido a lui. È felice. Il primo set se lo aggiudicano gli italiani per 25-20. Nell'intervallo tra il primo e il secondo Simone non fa altro che guardarmi, infatti Chicco è costretto a richiamarlo più volte,ma a lui non importa e ogni tanto butta un occhio in tribuna. È un modo per avermi vicina.
Y:" bellissima partita, anche se l'Italia sta battendo alla grande questi mangia baguette"
C:" già è vero"
Dico tenendo lo sguardo verso di lui, come se ne fossi ipnotizzata.
Aspetta ma con chi sto parlando?!
Mi volto e vedo Yuri.
C:" ma cosa ci fai qui?"
Y:" come cosa ci faccio qui? Ti avevo detto che andavo a lavoro"
Dice indicando il cestino che ha legato al collo pieno di snack da sgranocchiare durante la partita.
È così buffo: ha dei pantaloncini e una maglia tutta colorata e un cappello che, con tutti i capelli che ha, non gli entra nemmeno.
Y:" che hai da ridere?"
C:" sei buffissimo"
Y:" guarda che questa è una divisa seria come il mio lavoro"
C:"chiamalo lavoro"
Y:" fidati vedo tante partite gratis e soprattutto non è nemmeno tanta fatica"
C:" magari se giocava la femminile ti andava meglio"
Y:" meglio così fidati, ah e te lo sei scelto proprio carino, ha qualche amico da presentarmi?"
C:" cosa?"
Y:" dico si vede lontano un chilometro che tu ne sei innamorata"
C:" non quello...cosa hai detto dopo?"
Y:" ah si, fanno tutti così la prima volta...non l'hai capito che sono gay?"
C:" tu sei g-"
Dico urlando forse un po' troppo. Lui mette subito la sua mano sopra la mia bocca.
Y:" shh non deve saperlo nessuno, purtroppo qua in Brasile è ancora argomento tabù"
C:" ma come è possibile? Tu hai voluto il mio numero, tutti quei complimenti e...e in più credevo ci stessi provando"
Y:" me lo hanno chiesto i miei amici. Quando sono con loro devo fingermi di essere normale, ti prego di farmi il piacere di non dirlo a nessuno, se io te l'ho detto è perché mi fido"
C:" tranquillo il tuo segreto è al sicuro con me" dico abbracciandolo.

Simone
Di camilla non c'è traccia. Dopo un'ora che l'aspetto non si è ancora presentata. Che se ne sia dimenticata? Non credo che mi avrebbe lasciato in un momento così importante. Ma ormai è troppo tardi, mi preparo e vado in palestra. Appena scendo nella hall dell'hotel trovo Filippo carico a molla.
Sta raccontando delle sue ansie e paure, è così agitato, parla talmente veloce che mi viene da chiedermi se prenda aria tra una parola e l'altra. Gli altri lo ascoltano scocciato e sono sicuro che stanno chiedendo al cielo che non parli più.
Non posso farmi vedere con questo musone.
S:" abbiamo capito Pippo che non vedi l'ora di iniziare ma la vuoi smettere di rompere le scatole agli altri?"
Chiedo entrando sorridente.
F:"eccolo qua il nostro piccolo palleggiatore prodigio"
Iv:" ma che piccolo se è più alto di te"
S:" appunto. Andiamo?"
F:" certo ma camilla?"
S:" è su si sta preparando"
Speriamo che se la bevano.
F:" allora che fretta c'è la aspettiamo"
Eccoci e ora?
S:" è una cosa abbastanza lunga"
F:" ah ora capisco. Ecco perché sei entrato tutto felice"
Iv:" ok ragazzi andiamo"
Per fortuna Ivan capisce e mi salva, poi mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio
Iv:" puoi ringraziarmi più tardi" mi scompiglia i capelli e segue gli altri.
Ci avviamo verso lo stadio. L'ansia inizia a farsi sentire. Ci cambiamo e andiamo in campo per iniziare il riscaldamento. Mi volto verso le tribune sperando di trovarla lì ma niente. Sto iniziando a preoccuparmi. Dopo aver provato un po' di battute inizia la partita. Facciamo il saluto guardo le n tribuna ma non c'è. La partita va per il meglio nel primo parziale siamo 9-0 per noi. Sta per attaccare Earvin N'Gapeth. Non lo sopporto proprio. Salto e il mio muro è vincente. Mi giro nella mia parte di campo e bacio la sua collana. Sento un urlo.
C:" bravissimo Simone!"
La vedo. È bellissima. E poi quel sorriso. La partita finisce con un bel 3-0 per noi. Vedo Camilla scendere giù. Vado verso di lei e l'abbraccio.
C:" mi dispiace Simo, io avrei dovuto essere con te e..."
S:" shh tranquilla. Cami io devo dirti..."
Sembra di essere in un film: dopo una bella vittoria dico alla protagonista che la amo. Ma ovviamente questo non è un film. Infatti arriva Osmany che me la porta via.
Os:" ei niña. Dove ti eri cacciata il pequeño non faceva altro che cercarti, non voleva nemmeno iniziare la partita se tu non arrivavi"
C:" davvero?"
Dice voltandosi verso di me.
Okay Osmany tu sai proprio mettermi in imbarazzo. Infatti le mie guance si fanno rosse come un pomodoro, se ne accorge e ride. Come è bella. I miei occhi sono nei suoi, e i suoi nei miei. Ma ad interrompere il nostro contatto è capitan Birarelli.
Ema:" ok ok ragazzi zitti tutti ho da fare un annuncio"
Tutti ci zittiamo e ascoltiamo il nostro capitano.
Ema:" allora complimenti a tutti. Davvero. Abbiamo dato il meglio di noi, sapevamo che non sarebbe stata una partita facile, anche se lo si è dimostrata fin troppo, però nonostante tutto non abbiamo perso la concentrazione. Comunque l'annuncio non era questo"
Le nostre facce si fanno strane.
Ema:" Gian tu che sei il più piccolo avverti a casa che stasera torni tardi perché si va fuori a vivere e a festeggiare!"
Tutti si alzano in piedi e iniziano a battere le mani per il nostro capitano. Ebbene sì stasera si fa festa!

ECCOMI!!!! L'ITALIA HA VINTO CONTRO LA FRANCIA E SE NE VANNO A FESTEGGIARE MA ANDRÀ TUTTO PER IL MEGLIO? LO SAPRETE PRESTO. FATEMI SAPERE SE VI È PIACIUTO. HO FATTO UNA MODIFICA AL CAPITOLO. TRA POCO ARRIVA IL NUMERO 33. CI VEDIAMO ALLA PROSSIMA

CAMILLA
XOXO 😘

Tra sogno e realtà  |Simone Giannelli|Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon