Capitolo 1

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In media una persona di ventidue anni non dovrebbe passare il venerdì sera a casa a guardare orange is the new black su netflix, ma ovviamente io sono sempre dovuto essere diverso, come quando all'età di sedici anni ho scoperto di essere gay e sono, letteralmente e completamente, entrato nel panico. In quel momento ero quello diverso: i miei amici parlavano di come fosse bello il culo della loro ragazza, io pensavo che fosse più bello quello del professore di filosofia... è tutta questione di punti di vista.

Sarei potuto uscire in un locale e cercare di conquistare un ragazzo per divertirmi almeno quella notte, ma il mio computer mi pregava di rimanere lì, sul letto, a guardare un altro episodio e io mica me la sentivo di dirgli di no. Sarà per questo motivo che sono vergine (in realtà ho perso la verginità a diciannove anni con un affascinante barista, ma è stato così imbarazzante che vorrei scordare la cosa.) e con un solo migliore amico che mi sopporta da circa 14 anni. Ormai mi ero perso totalmente nei miei pensieri e non avevo capito assolutamente nulla di quello che stavano dicendo i personaggi riprodotti sul mio pc, so solo che qualcosa, o meglio, qualcuno, mi distrasse dai pensieri sulla mia scarsa abilità nella socializzazione; il mio migliore amico, nonché unico, mi chiamò facendomi spaventare e facendo rovesciare la ciotola di patatine sul divano.

-Spero che sia importante, perché per colpa tua dovrò passare il resto della serata a togliere patatine dal mio divano. -

-Ciao anche a te Alec, è sempre un piacere sentire il tuo tono allegro e pieno di vita e non è colpa mia se ti spaventi così facilmente. -

-Ciao Jace, cosa vuoi? - mi sembrò di sentire un 'sempre troppo gentile' ma lo ignorai.

-Volevo chiederti di accompagnarmi ad una festa domenica sera, sarà a casa di Clary e devo andare per controllare che nessuno ci provi con lei. -

-Jace, se tu le chiedessi di uscire al posto di fare lo stalker forse la situazione migliorerebbe. -

-Sai che non voglio essere affrettato, non voglio che si spaventi. -

-Ah certo, perché sapere minuto per minuto i suoi spostamenti e i posti in cui preferisce andare è meno inquietante... -

-Non descrivermi come uno stalker ossessionato, sono solo una persona che ama essere informata delle persone da cui è attratta. -

-Hai appena descritto uno stalker ossessionato. -

-Dovresti scopare di più. -

-E adesso che c'entra? -

-Nulla, era per dire. -

-Ciao Jace. -

-Aspetta ma quindi vieni o no? -

-Non posso, lunedì sarà il mio primo giorno come assistente del professore di architettura, voglio arrivare riposato. -

-Sei un rompi palle. -

-Ciao Jace. -

-Asp... -

Chiusi la chiamata e iniziai a raccogliere le patatine dal divano lanciando imprecazioni su Jace e la sua ossessione per quella ragazza ad ogni pezzo di patatina che raccoglievo. Avevo da poco ottenuto il posto di assistente del mio professore di architettura, avevo fatto un po' il ruffiano ma ero riuscito a farmi prendere in simpatia da Mr. James (sì, il suo cognome in realtà è un nome, la cosa mi disturba ancora adesso ma ci sto facendo l'abitudine.) e finalmente, al terzo anno di università ero diventato il suo assistente, in realtà avrei iniziato tra tre giorni, ma comunque avevo ottenuto il posto con fatica e non volevo rischiare di fare brutta figura il primo giorno a causa di una festa di qualcuno che nemmeno conoscevo.

Una volta raccolta ogni singola briciola di patatina dal mio divano decisi che ero troppo stanco per continuare a guardare serie tv, quindi spensi tutto e andai in camera per dormire, ma ovviamente qualche forza maggiore non voleva che io passassi la mia serata tranquillamente perché il mio telefono squillò segnalandomi l'arrivo di un messaggio.

Da Mr. James:

Ehi Alec, scusa l'orario, spero di non disturbare. Volevo solo avvisarti che mia moglie ha appena partorito e ho deciso di prendermi una pausa dall'università per aiutarla con il bambino, almeno per i primi mesi. Ma non ti preoccupare, il mio sostituto arriverà lunedì e tu gli farai da assistente come conocordato.

La notizia mi aveva leggermente agitato, temevo che non sarei riuscito ad instaurare un buon rapporto con il nuovo professore, ma ormai potevo solo accettare la situazione e cercare di gestirla al meglio.

A Mr. James:

Salve professore, non disturba affatto. Congratulazioni per il bambino, mi mancherà averla in classe ma sono sicuro che mi troverò bene anche con il nuovo insegnante.

Da Mr. James:

Perfetto! È questo lo spirito che ci vuole in queste occasioni. Il nuovo professore si chiama Magnus Bane, è un po' stravagante, come il suo nome, ma so che è un ottimo insegnante e ti troverai bene come suo assistente.

Teacher||MALECWhere stories live. Discover now