Quella volta che arrivò una ragazza

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Sono tornata dalle vacanze!

Fatemi tornare a Londra plis.

Ieri stavo tranquillamente scorrendo tra i messaggi Whatsapp, quando, dopo quasi due settimane di inattività (che speravo rimanesse tale ancora a lungo) mi arrivò un messaggio dal gruppo di boxe.
Non era niente di pornografico e già il tutto era sospetto, la grammatica non faceva nemmeno così cagare, altra cosa sospetta, e non si trattava di un messaggio di sole emoticon, che quindi ovviamente non può essere sgrammaticato.
Si trattava del progetto del mio allenatore di fare il mese di agosto in un'altra palestra. Fin qui nulla di strano. Ma poi vidi gli orari...
Lunedì, martedì e giovedì dalle sette e mezzo alle nove. E, già con questa premessa, uno dei due ultimi neuroni che mi sono rimasti aveva fatto una bella leva agli allenamenti di agosto.
In più il prezzo sarebbe aumentato di una ventina di euro.
Così le mie ultime due cellule del cervello si erano unite insieme in un coretto che faceva più o meno così:

- TI AMO, UN SOLDO
TI AMO, IN ARIA
TI AMO SE VIENE TESTA
VUOL DIRE CHE BASTA:
LASCIAMOCI.
TI AMO! DIVANO, TI AMO! -
(sarebbe "Ti amo" di Umberto Tozzi)


Tutto questo per dire che, mentre il coretto andava avanti, mi sono ricordata di non avervi mai parlato di quei due o tre mesi in cui (c'è già scritto nel titolo, ma fate finta di essere nel pieno della suspense) una ragazza è venuta al mio corso, non solo per la lezione di prova.
Perché c'è stata una coraggiosa donzella che ha resistito per qualche mese.
Poi se n'è andata pure lei.
Chiameremo questa tizia Terenzia.


Cosa successe in quei fatidici mesi??

Nulla di interessante in realtà.

Non so cosa vi aspettaste.


Fatto sta che Giangiovanni iniziò a minacciarmi. Non in senso cattivo, non capite male.
Dato che, fino a quel momento, io avevo preso a schiaffi qualsiasi essere vivente in quella palestra e nessuno, nemmeno uno, anche se incoraggiato dallo stesso allenatore aveva avuto il coraggio di schiaffeggiarmi quando ero io a fermarmi.
La scena era più o meno:
Io che mi fermo.
Giangiovanni con sguardo da maniaco omicida.
- Ezio tirale uno schiaffo -
E il tizio in un lungo ed estenuante conflitto tra "mi vendico trasformandoti la faccia in una passata di pomodoro, come hai fatto tu con me" e "non posso picchiarla è una ragazza, non si picchiano le femmine, avrò la reputazione di uno che picchia le donne, non troverò lavoro, morirò triste e solo, nemmeno i gatti mi vorranno, e finirò all'inferno, Satana mi farà l'applauso entrando per la mia brutalità e poi..." che alla fine riesce a dire:
- Ma no, non la picchio è una femmina -
E io: "PER ME NESSUN PROBLEMA"

Così iniziò a minacciarmi su questa cosa dicendo:
- Adesso non sei più l'unica ragazza! Terenzia può tirarti uno schiaffo, perché anche lei è una donna - (NOOO, pensavo fosse un carciofo!)

E io tipo: - Ma a me sarebbe andato bene anche uno schiaffo da Ezio, non è che mi faccio problemi, sai quanti schiaffoni mi sono presa da bambina quando andavo in giro senza ciabatte? Più di quelli che potreste darmi voi in un intera vita. Quindi se vuole tirarmi uno schiaffo: che lo faccia -


E indovinate come si formavano le coppie dopo l'arrivo di Terenzia.
Io e lei.
Per qualsiasi cosa. Non cambiavamo mai. Che dovessimo fare gli addominali o prenderci a pugni con violenza eravamo sempre io e lei. Non capitava nemmeno per sbaglio che mi mettessero con un ragazzo.
E CHE CASPIO

Però era utile averla per farmi stringere la coda o tirare su le spalline del reggiseno. Mi manchi Terenzia torna da me...per favore.

Questa ragazza non era molto brava, anche perché è venuta solo pochi mesi, e io avevo l'ingrato compito di insegnarle le cose. Dico ingrato non perché lei mi stesse sui coglioni, non parlava, quindi era anche impossibile, ma perché io sono timida e quindi avevo difficoltà a dirle cosa doveva fare. Lei, anche timida, non aveva il coraggio di chiedermi di ripetere le cose se non le capiva. Inoltre sono una tipa che si arrabbia non facilmente, di più. E quindi ogni volta che non mi ascoltava o sbagliava io imprecavo tra me e me cercando di non uccidere tutti a mazzate.
*pollice in su*

Poi se n'è andata e nulla.
La rivoglio indietro a stringermi la coda.


Credo sia arrivata una nuova usurpat...ragazza, dato che nel gruppo appaiono ogni tanto i messaggi di una certa "Simona".
La prima volta che la vidi la mia reazione fu più o meno:
- Oh, una ragazza.
ASPE
CHI CASPIO E' SIMONA?
CHE CACCHIO CI FA UNA RAGAZZA NEL NOSTRO GRUPPO?
D-I-T-E-M-I CHI, PORCO THANOS, E' QUESTA ADESSO ASJASCBWUEBIQWBEIUH -
Aoh sono io l'unica indiscussa regina della palestra, LURIDA PLEBEAH!

Com'è dura la vita da pugilessa.


Mentre io stavo a Londra, voi, ingrati, mi avete sostituita, ma io tornerò. Oh sì che lo farò. E mi riprenderò ciò che è mio di diritto, nemici dell'ere...di Angel, temete.



Angel

Il disagio della BoxeWhere stories live. Discover now