Ma perché ti vesti?

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Allura...

I conigli con la salvia mlml

Pigne, pigne ovunque.

No emh ok.

Lasciamo perdere i miei delirii.
Come va?
Io credo che la mia prof di greco mi odi.
Ma va beh.

In questo periodo alcuni dei miei compagni di boxe, in particolare due, Giampoldo e Yandri (e no questi secondo nome non è inventato é vero, però mi faceva ridere quindi l'ho lasciato, Yandri i love u), si stanno allenando per i nazionali.

E due volte a settimana si pesano, per controllare di non aver preso peso o di non averne perso troppo.

Solo che, per la fortuna dei miei occhi e un po' meno per quella delle mie ghiandole salivali, i cari ragazzi per pesarsi si tolgono la maglietta.

Perciò immaginatevi una tizia che mentre fa gli addominali, sbava nemmeno fosse un cane, che se fosse a Roma potrebbe essere scambiata per la fontana di Trevi, che con uno sguardo imbambolato guarda i ragazzi che si susseguono alla bilancia.
Perché giustamente non sono solo i due interessati a pesarsi, ma anche tizi completamente a caso.
(la mia espressione è più o meno quella sopra)

Meglio per me certo.

Ma why?

E comunque un bel giorno, che rimarrà impresso nei miei pensieri per il resto della mia vita, il caro Giampoldo, dovendosi pesare, si tolse la maglia e io già mi stavo disidratando, quando poi, per un motivo a me totalmente sconosciuto (non che mi dispiacesse intendiamoci), il bello si levó anche i pantaloni e rimase in mutande.
IN FOTTUTI BOXER.

Mi fece venire un infarto perché con tranquillità, dopo essersi tolto la maglia si tiró giù i pantaloni così, come se fosse la cosa più normale del mondo, e io mi girai verso di lui proprio in quel momento.
Infarto.
Sul serio.

Credo di essere morta almeno dieci volte, per dieci diversi motivi, in quella palestra.

Il mio colorito diventò quello di un peperoncino all'istante e le mie ghiandole salivali andarono in pensione.

Cavolo che bel culo ha...

Stavo dicendo?

*amnesia*

*I wish that i colud wake up with amnesia and forget about the stupid little things*

Non c'entra nulla ma, qualche giorno fa, senza un motivo preciso iniziai a leggere fanfiction, ma non quelle belle con: una grammatica corretta, una storia coerente ed interessante.
No!
Quelle disagiate scritte probabilmente da una gallina senza gambe che si è appena fumata venticinque canne.
Così mi imbattei in una storia disagiatissima, qualcosa di veramente orribile, ma non starò qui a criticare codesta storia.
Più che altro in questo obrobrio c'era la protagonista che inciampava e cadeva, indovinate un po' su chi?
Ma sul più figo della città obv.
Che la sosteneva e dopo due secondi senza manco sapere il suo nome elogiava la sua bellezza.
Ovvio. Mi accade tutti i giorni.
Perché a voi no?
(Ma che cazz?)

Oltre al fatto che questa sia una delle scene più mainstream nella fanfiction, è anche una delle più irreali.

Ora vi dirò perché.

Un bel giorno, mentre io e miei bei compagni correvamo in cerchio, io oltretutto ero dietro ad un figaccione, Giangiovanni disse di fermarsi, io misi un piede male.
Oltre alla storta e quindi il dolore causato da essa, io caddi malamente.
Avendo davanti un tizio che sarà stato il triplo di me, si potrebbe immaginare che questo, vedendomi cadere, mi prendesse, o almeno ci provasse.

Se mi fosse trovata in una fanfiction probabilmente, io e questo tizio, avremmo anche limonato di lì a qualche capitolo, ma non mi aspettavo accadesse.

*tossisce malamente*

Questo bel donno, non solo non mi ha fermato. Si è spostato.
SI È FOTTUTAMENTE SPOSTATO LASCIANDOMI CADERE A TERRA.
CACCHIEN.

*respira*





E niente il mio sclero è finito.

Arrivederci.

Angel

Il disagio della BoxeWhere stories live. Discover now