Il greco è ovunque ;-;

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Non tanto tempo fa, dato che la mia interrogazione di greco era alle porte (o almeno pensavo che lo fosse, poi mi ha interrogato di storia e non di greco ma ok) e sentivo la prolessi del relativo pichiettarmi sulla schiena, andai a boxe con l'ansia.

Il che non era nemmeno un male per certi versi, ero ansiata e quindi qualsiasi cosa mi venisse detta, anche un "Ciao" faceva implodere il mio cervello e uscire una massa di pronomi, ottativi e varie cose greche dalle orecchie. E così iniziavo a prendere a pugni ogni cosa che mi capitasse davanti con una violenza inaudita.

Peccato che, durante l'allenamento, apparte gli scleri occasionali di Giangiovanni, parlare non è il primo dei problemi. Se poi aggiungi la mia timidezza.

Così finii, accompagnata dalla mia cara amica ansia, al sacco.

Ora immaginatevi una tizia che in un semi stato di trance, mentre tira diretti, ganci o montanti al sacco, con una voce quasi da film horror, nemmeno fosse posseduta dallo spirito di Omero, inizia a recitare la terza declinazione.
Ecco questa ero io giovedì scorso.

E non era nemmeno la prima volta che accadeva.

All'inizio dell'anno scorso, quando ancora ero una grecista ingenua, mentre ero al sacco, a cui tiravo pugni con la tecnica di un ornitorinco poiché era anche una delle mie prime lezioni di boxe. Inizia a recitare l'alfabeto.

E quindi fra un gancio e l'altro, se qualcuno fosse stato molto vicino a me, avrebbe potuto udire la mia voce sussurrare:

"...Alfa...

...Beta...

...Gamma...

...Delta...

...Epsilon...

...qua è semplice iniziano quei tre che finiscono in eta...

...Zeta...

...Eta...

...Teta..."

E così via.
Al sembrare assatanata, che già di per sé non è un buon modo per fare amicizia, si aggiunsero i miei meravigliosi scleri ogni volta che mi dimenticavo una lettera.

"Sigma...

Tao...

Come cazzo si chiama l'altra lettera, porco caspio"

E iniziai a sclerare in tutte le lingue del mondo, eccetto ovviamente il greco, perché mai gli scleri dovrebbero essermi utili.
Spero che quel giorno nessuno mi abbia sentito.

E nada, il greco mi perseguita e mi perseguiterà per sempre.

Lo so.

Oltre tutto (non c'entra nulla con questo capitolo, ma con lo scorso, but ve lo dico lo stesso), mentre scrivevo il capitolo su quanto sia bello avere il ciclo, ero seduta in treno e mi si sedette affianco un tizio.
E io che mi contorcevo in tutti i modi possibili per cercare di non far vedere a questo qua, che tra parentesi era un figo, quello che stavo scrivendo.

Voi direte "Ma a chi cacchio interessa ciò che scrivi?"

Andiamo, non ditemi che sono l'unica che quando qualcuno usa il cellulare difianco a lei, anche se è un perfetto sconosciuto, lo stalkera.

Voglio dire, é naturale.

Ditemi che non sono l'unica.

E quindi francamente di farmi beccare mentre, per mettere una copertina figa per lo scorso capitolo, cercavo su internet "immagini divertenti sul ciclo" non era esattamente nella lista delle mie cose da fare quel giorno. Ecco.

Capitemi.


Arrivederci bella gentaglia.

Angel

Il disagio della BoxeWhere stories live. Discover now