Capitolo 9

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Martina si svegliò abbracciata al fratello. Erano due mesi che dormiva nel letto con lui per non avere incubi. La villa di Dark non le piaceva. Per niente. D'altro canto, anche Ila dormiva con Jude per lo stesso motivo. Aveva paura per i suoi fratelli. Infondo, visto che continuavano a negare a Dark il loro aiuto, lui avrebbe fatto qualcosa. E quel qualcosa, non sarebbe mai stato niente buono. Quel giorno, entrambe si svegliarono molto presto. Dovevano andare in aeroporto. Avevano una persona speciale da rivedere.

«Caaaaleeeb dai svegliatiiii che dobbiamo andare a prenderla dall'aeroporto!» sbottò la sorella mentre provava a svegliarlo. Ma Caleb era troppo stanco. Era una delle poche nottate che passava tranquillo, senza incubi. In cui non sognava che la madre fosse morta.
«Cal... Va bene, ho capito. Ti lascio dormire...»
«Mhhmhhh. No... Ora mi alzo...» mugugnò il castano, stropicciandosi un occhio. La ragazza esultò e si andò a vestire, per poi attenderlo. Caleb ci mise un paio di minuti ad alzarsi dal letto, poi si cambiò e insieme, i due uscirono di casa. Avrebbero fatto colazione fuori, con Ila che si portò appresso anche Jude.

Nel frattempo, in tutti quei giorni, Dark non se n'era di certo rimasto con le mani in mano. Aveva parlato con gli scienziati migliori del Giappone, e alla fine aveva raggiunto il suo obiettivo. Guardò il ragazzo davanti a se, e ghignò.
«Tu dovrai lavorare per me» disse, mentre esso continuava a scrutarsi il corpo.
«E che ci guadagno?» chiese il giovane.
«La possibilità di restare in questo mondo»
«Mio fratello si farà del male?»
«Fisicamente no. Potrebbe solo restar male, quando vedrà che Caleb e Martina verranno distrutti»
«Non voglio stia male»
«Ora sei qui. Saprai aiutarlo. E io aiuterò te a diventare perfetto. Esattamente come desideri»
«Allora mi dica cosa devo fare»
«Devi far innamorare Martina di te. E dopo, le spezzarai il cuore. L'autolesionismo è di famiglia. Distruggi lei, distruggi Caleb. Distrutto lui, distruggi uno dei pilastri dell'Inazuma. Anche con solo la mancanza di uno, essa sarà molto indebolita. E potrai portare tuo fratello dalla nostra parte. Potrete stare insieme, di nuovo»
«Se non accettassi?»
«Ti rimanderei all'altro mondo. E farei del male al quel povero ragazzo di tuo fratello»
Il giovane lo guardò. La proposta di Dark lo intrigava. Avrebbe accettato anche senza minaccia. Gli naque un ghigno arrogante, mentre dava la sua risposta.
«Accetto, Ray»

Martina si attaccò ad Ila quasi subito. E lei non si dispiacque di certo. Si sedettero vicine al tavolino del bar, e Jude dovette stare accanto a Caleb.
«Cosa prendete?» chiese il rasta, che si era offerto di pagare. E chi avrebbe rifiutato una colazione gratis?
«Succo alla pera e ciambella al cioccolato» disse Martina.
«Succo all'ace» rispose Ila.
Caleb, invece, rimase in silenzio a guardare fuori da una finestra con la guancia sul pugno.
«Caleb?» lo chiamò Jude, ma non ottenne risposta.
«Lascia stare. È molto stanco. Dorme meno del solito da... Quando siamo in quella villa» spiegò Martina.
«Lui prende un caffè macchiato e basta» aggiunse Ila, conoscendo i gusti del fratello. Il rasta annuì e parlò ad una cameriera, e poco dopo arrivò la loro colazione. Lui aveva preso un ginseng. Mangiarono e chiacchierarono, anche se Caleb era silenzioso e basta.

I quattro si diressero in aeroporto, ad attendere la ragazza che doveva tornare dall'Italia. E appena la videro, Ila e Martina le saltarono addosso, abbracciandola. Sara Starmornimg, una ragazza dalla carnagione pallida, gli occhi azzurri e i capelli neri dalle punte blu, era appena arrivata in Giappone.
«Ragazze mi siete mancate!!» disse la corvina, stringendo le due Stonewall. Poi andò ad abbracciare anche Caleb e Jude, i suoi migliori amici. Era finalmente tornata da chi era sempre stata per lei una famiglia, e sarebbe così stata davvero felice.

Angolo Stonewall
Ecco, finalmente, lafigliadellamorte!!!!

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