Capitolo 13

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«È così irritante!» sbottò la castana.
«Lo sappiamo...» risposero le due ragazze davanti a lei.
«Mi da sui nervi!!» continuò la liscia.
«Lo sappiamo...» ripeterono le due.
«È fottutamente schifoso!!!» ringhiò la maggiore.
«Lo sappiamo...» ripeterono ancora le due.
Era ormai più di un'ora che Martina si lamentava di Aiden, ed era più di un'ora che Ila e Sara ripetevano svogliatamente la stessa cosa in coro.
«Giuro, vorrei ucciderlo!»
«E baciarlo» commentò Sara.
«E farti scopare» aggiunse Ila.
«Sis, sono asessuale apothi. A differenza tua odio il sesso»
«Però non hai contraddetto Sara» continuò Ila ghignando maliziosa.
«I-Io...»
«Andiamo ziz» disse Sara «si è capito che lo ami»
«Io non lo amo!!! Ma mi sentite quando parlo?!»
«Si purtroppo. Ti sentiamo che continui a parlare sempre e solo di Aiden, anche se lo insulti» sbuffò la riccia.
«Appunto, lo insulto!»
«Ma comunque hai solo lui in testa» ridacchiò la corvina.
«...»
«Dai, sorellona. Ammettilo a te stessa»
«Infatti, ziz. Smettila di negare»
«...amo quell'arrogante, presuntuoso, irritante rosato di merda...»
«MARTEN!!!» urlarono in coro le due più piccole.
«Avete già creato la ship?!»
«Sis, noi vi shippiamo da quando vi siete conosciuti!»
«Ma-»
«Niente ma, ziz. Niente ma»
«Uff... Cattive...»
«Ci ami»
«Tanto tanto»
«...fooorse»

Dark guardò Aiden negli occhi.
«Come sta andando la missione?»
«Ho bisogno di più informazioni su di lei»
«Che tipo di informazioni?»
«Cosa le piace, cosa ama, cosa odia...»
«Mh. Scopri ciò che ti serve, no?»
«Lei non sa niente?»
«Perché dovrei?»
«...perché è suo padre?»
«Tsk. E quindi?»
«...
Niente»
«Vai, forza. Non c'è tempo da perdere»
«Si, Ray»

Caleb guardò Jude, mentre lo faceva entrare in casa di nascosto. Dark non doveva vederlo, o probabilmente sarebbe finita male. Lo trascinò nella propria camera, poi sbuffò irritato.
«Che vuoi, Jude? Perché sei venuto?»
«Per vedere come stai»
«Mi vedi già agli allenamenti»
«Lì mostri di star bene, ma è davvero così?»
«S-»
«Voglio la verità»
«Sto bene»
«Non è vero»
«Perché lo pensi?»
«Perché non mi hai ancora sbattuto fuori a calci in culo, significa che non stai bene»
«...»
«Sono parecchi giorni che sei strano. Da quando hai iniziato a vivere qui. Che hai?»
«Sono cazzi miei»
«Voglio aiutarti...»
«Perché, mh?»
«P-Perchè... Io... Cioè...»
«Non hai una risposta?»
Il rasta scosse la testa in segno di negazione.
«Immaginavo. Ora vattene»
«Ma-»
«Jude, vattene»
«Voglio aiutarti perché tengo a te»
«Non me ne fotte»
«...Caleb...»
«Va via»
Jude abbassò lo sguardo e ubbidì.
Ho che mi sono innamorato di te e non voglio che tu lo sappia pensò il castano, mentre si buttava a peso morto sul letto.
Perché non riesci a capire che non sei solo...? erano i pensieri del rasta mentre tornava a casa propria.

Aiden andò dal fratello, per parlargli. Aveva bisogno di un consiglio, ed era già tanto che l'avesse ammesso a se stesso.
«Fratellino, mi serve una mano»
«Dimmi tutto Aid!»
«C'è una persona a cui non smetto di pensare, e che è un punto fisso nella mia mente. E adoro attirare la sua attenzione. Secondo te che significa?»
«Awwww. Ti sei innamorato!»
«...eh??»
«Sii. Dimmi, a chi pensi di continuo??»
«...è un segreto»
«Ma...»
Il rosato sospirò, prima di sussurrare all'orecchio del fratello il nome della persona in questione.

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