Capitolo 14

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Caleb guardò la foto che gli avevano dato Martina e Ila. Era una sua e di Jude, in cui si davano il cinque dopo aver segnato. In quella foto, sembrava che loro due fossero molto in sintonia. Come se potessero capirsi con uno sguardo.
Effettivamente è così... Lo capisco anche dai singoli gesti... riflettè il punk.
Mi ha sempre fatto un'effetto strano... Mi manda in tilt. Vorrei proteggerlo da tutto, ma spesso vorrei farlo fuori con le mie stesse mani. Odio quando si dimostra più bravo di me. È l'unico che mi ha fatto provare cose mai provate, partendo dall'invidia... Alla preoccupazione che provavo solo per le mie sorelle... All... All'amore... No... Non posso amare quello stupido regista... Anche se... Infondo... L'avevo già capito... Purtroppo...
Lasciò la foto in un cassetto, mentre continuava a pensare a Jude e a come potesse essere stato così scemo da cadere in quella trappola comunemente chiamata amore. Aveva già capito che, probabilmente, per il rasta avrebbe fatto qualche cazzata. Odiava l'amore. Per lui, era solo un sentimento che ti rendeva debole, perché ti creava un nuovo punto debole. Ma alla fine, si era ormai arreso a quella gabbia mortale quale era quel forte sentimento.

«SHAWNY LASCIAMIIII» sbottò Martina, mentre l'albino la trascinava chissà dove. Era l'unico che riuscisse a convincerla chissà con quale ricatto, a mettersi un vestito. E per l'appunto, le aveva fatto mettere un abito femminile, a differenza dei vestiti maschili che sempre usa.
«No» rispose l'altro pacato, facendosi scappare una risatina.
«Perché no???»
«Perché altrimenti dovrò vedermela con le tue sorelle infuriate, e non mi va»
«Ma...»
Martina sapeva che Sara veniva considerata sua sorella, quindi capì che si parlava di lei ed Ila. Cosa avevano in mente quelle due?

«AIDEN FROST SMETTILA DI FARE IL BAMBINO CAPRICCIOSO» urlò Sara, mentre lei e Ila trascinavano il ragazzo in questione chissà dove.
«Ma si può sapere dove mi portate?!»
«A conquistare la ragazza dei tuoi sogni» disse con fare ovvio, Ila, lasciando basito il rosa.

Shawn arrivò davanti ad un parco abbandonato, ma comunque molto carino e silenzioso, e disse a Martina di proseguire sola. Lo stesso fecero le altre due ragazze, ed entrambi i due poveri sventurati ubbidirono. E non appena si videro, mentre vicino al laghetto a cui erano arrivati c'era un tavolo per due con tanto di candela, si paralizzarono capendo che avessero in mente i tre.
IO LI AMMAZZO A TUTTI E TRE!!!!! pensò Martina, infuriata col suo migliore amico e con le sue sorelle.
Mi rendono tutto troppo facile pensò invece Aiden, più che divertito da quell'appuntamento creato apposta per loro. Si mise a scrutare la ragazza, che aveva chissà grazie a quale miracolo divino un abito. Era verde e molto semplice, senza niente di esagerato. Un tipico vestito adatto sia per uscire sia per stare a casa.
«Io me ne vado!» sbottò la castana, ma un'autoparlante appeso ad un albero fece sentire la voce di Ila.
«Provaci e pubblico le tue foto con degli abiti da femmina»
«...ma quasi quasi resto...»
Aiden ridacchiò, evidentemente divertito, e venne fulminato dagli occhi smeraldo della sua "amica".
«Anche tu Aiden. Guai a te se vai via, o giuro che ti farò pentire di essere tornato in vita» si udì la voce di Sara, con in sottofondo la risatina di Shawn. I due sventurati si guardarono negli occhi, capendo di essere fottuti, quindi si sedettero uno di fronte all'altro dando il via a quell'appuntamento.

Vita da Stonewall Where stories live. Discover now