-Venticinquesimo-

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*quattro mesi dopo*

«MITCHELLE!»
Il ragazzo corse in salotto talmente in fretta che fu un miracolo se il televisore ultramoderno sul comodino non si schiantò a terra.

«Stai bene?»
Io lo guardavo con i pugni puntati sui fianchi.
«Quante volte ti ho detto che non. Devi. Lasciare. I vestiti. Sul divano.» scandii.

Lui rimase un attimo a guardarmi, poi scoppiò a ridere.
«Oh, mi amor, pensavo avessi problemi veri
«Oh certamente, perché pulire non è un problema vero per te, tanto lo faccio io!»

Mitchelle rise di nuovo e mi diede un bacio sulla testa.
In quel momento suonò il campanello.

«Vado io, tu vedi di levare la tua roba dal divano» dissi andando verso la porta.

Aprii e, come d'abitudine, dissi il tradizionale «Sì?»
Poi mi pietrificai vedendo chi avevo davanti.

«Oh dei...»
«Neanche un abbraccio?»

Saltai addosso a mio fratello, in un secondo gli occhi si erano fatti umidi.
«Oh Efesto santissimo, sei vivo!»
«Hey, Leo Valdez non muore mai!»

Mi staccai e lo guardai con tutta la rabbia che possedevo.
«Tu, brutto pezzo di rottame arrugginito, come hai potuto...»

Una ragazza fece capolino da dietro di lui e io mi bloccai.
«Oh, Lola, lei è Calipso, la mia ragazza. Raggio di Sole, lei è Lolita, mi hermana»

Ero ancora imbambolata a guardare la ragazza che mi sorrideva.
Non solo mio fratello era vivo, aveva pure trovato la ragazza.

«Piacere»
Calipso aveva una stretta davvero solida per essere una ragazza così delicata.

«E-entrate»
Non potevo crederci ancora.
Mio fratello.

Mi venne da ridere pensando che era già la seconda volta che quel piccolo bastardo fingeva di morire per poi ricomparire nel posto più improbabile.

«Lola chi...» Mitchelle si bloccò quando vide mio fratello fargli l'occhiolino appoggiato allo stipite della porta della cucina.

Il mio ragazzo alzò gli occhi al soffitto.
«Oh madre, ho scambiato di nuovo la vodka per l'acqua?»
Io scoppiai a ridere.

«Aspetta, di nuovo?» chiese Leo divertito.
«Lunga storia» risi io.

Mitchelle li fece accomodare sul divano e noi due ci mettemmo di fronte a loro.
«Spiega» intimai a mio fratello incrociando le braccia, una volta che tutti ci fummo sistemati.

Così lui mi spiegò il suo piano, come era sopravvissuto, come aveva ritrovato Calipso e l'aveva portata via da Ogigia. Mi parlò dei loro viaggi e di come fosse venuto a sapere per caso che io mi ero trasferita definitivamente fuori dal Campo, insieme al mio ragazzo.

Quando finì di raccontare io sospirai con un sorriso.
«Il solito deficiente»
«Anche tu mi sei mancata Lola»

«Beh» intervenne Mitchelle «Sei arrivato in tempo per conoscere qualcuno.»

Leo corrugò la fronte.
«Cosa intendi?»
Io mi alzai con un sorriso troppo grande per contenerlo.

Mi sedetti al fianco di Leo, che mi guardava senza capire, e gli presi una mano.
Poggiai le dita calde e sporche di olio per motore di mio fratello sulla mia pancia.

«Leo, ti presento Esperanza.»
Gli occhi di mio fratello si illuminarono.
«Voi...»

«Da cinque mesi.» annuì Mitchelle.
Leo sembrò fare dei conti a mente, poi aprì la bocca, sconvolto.

«Stai dicendo che tu hai...»
«Combattuto la guerra contro Gea incinta? Già, non lo sapevo nemmeno io» dissi ridendo.
«Lo abbiamo scoperto quando siamo arrivato in questa casa, quando ormai era quasi due mesi che quella bestiolina esisteva» disse Mitchelle dandomi un bacio sulla fronte.

«È fantastico! Sarò zio!» Leo si voltò verso Calipso «Raggio di Sole, saremo zii!»
La ragazza arrossì leggermente e io risi.


Sono Lola Valdez, figlia di Efesto e semidea con il potere del fuoco.
Ho diciotto anni, vivo a Los Angeles con il mio ragazzo, Mitchelle, e tra meno di quattro mesi avremo una bellissima bambina: Esperanza.
Ho perso e ritrovato mio fratello due volte e ho degli amici fantastici.
Ho sempre creduto che la mia vita fosse una tragedia greca.

In quel caso, sono la prima tragedia ad avere un lieto fine.

The End










Ragazzi, che posso dire
Dopo venticinque capitoli e veramente troppo tempo, devo abbandonare Lola Valdez, la mitica ragazza a cui ne ho fatte passare di tutti i colori.
Da una parte sono felice che sia finita la storia, dato che ci stavo impiegando troppo e avevo paura che finisse in maniera brutta rispetto a tutta la storia, ma sono soddisfatta del risultato.
La Lolle sarà sempre nei nostri cuori.

Vi saluto, per l'ultima volta.

||La Figlia Del Fuoco|| Completa ||Où les histoires vivent. Découvrez maintenant