-Ottavo-

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La mia vita era fatta di cambiamenti, per la maggior parte spiacevoli e dolorosi.

Come quando Luke ci abbandonò.
Anzi, non solo se ne andò, ma divenne il nostro nemico numero 1.

E vi assicuro che è davvero orribile vedere qualcuno che per te significava così tanto diventare il motivo per cui progetti armi, ti alleni e ti prepari ad una guerra.

Ovviamente lo vidi altre volte, e ogni volta fu più dolorosa di quella precedente.

Non avendo una famiglia restavo al campo tutto l'anno, ma spesso durante l'inverno mi piaceva fare piccole gite nel mondo mortale, per sentirmi una ragazza come tante con un passato difficile e doloroso.

Era doloroso dirlo, ma stavo lentamente perdendo anche Annabeth. Da quando Percy Jackson era arrivato al Campo Mezzosangue, lui e Annabeth erano sempre coinvolti in qualcosa, di qualunque genere.

Certo, passavamo comunque molto tempo insieme, sopratutto durante l'anno, quando Percy tornava a New York. Anche con Percy andavo d'accordo, ma io volevo Luke.

Rivolevo il ragazzo che mi considerava una vera e propria benedizione dal cielo.

«Sei il mio angelo» mi aveva detto una volta «Ti ho trovata io perché era destino. All'inizio pensavo fossi una dea, ma ringrazio il cielo che non sia così»

«Perchégli avevo domandato io.
Lui aveva sorriso e mi aveva preso la mano «Perché se tu fossi una dea io non potrei nemmeno pensare di amarti. Saresti immortale, magari avresti anche dei figli semidei. E io? Io sarei un semplice mortale che come tanti ha perso la testa per un angelo divino»

Quelle parole mi rimbombavano nella testa ogni volta che affilavo una lama, lucidavo un armatura o mi preparavo ad una battaglia.

Luke mi aveva descritta come una dea.
E aveva detto che l'unica cosa che non mi rendeva tale era il fatto che lui potesse amarmi senza la consapevolezza che io avrei amato altri mille giovane e ne avevo amati altri mille prima di lui.

Nessuno dei due disse mai la parola fidanzati, ma io e Luke eravamo di più di una parola. Per questo fu difficile affrontare una cosa del genere.

E per difficile non intendo che ero sempre suscettibile o piangevo di nascosto.
Per difficile intendo che non mangiavo, parlavo usando l'alfabeto morse e avevo costruito una specie di carro armato prima che i miei fratelli mi dicessero che quell'affare era troppo grosso per passare dalla porta delle fucine e così fui costretta a smontarlo.

Luke si unì a Crono, questo mi fu chiaro troppo presto. Faceva male, era come se anche lui fosse bruciato in un incendio e io non potessi più riaverlo indietro.

||La Figlia Del Fuoco|| Completa ||Where stories live. Discover now