-Primo-

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«Leo ti ho detto che non si fa»

Lui mi guardò come un cagnolino che è appena stato sgridato e a me si strinse il cuore. Sospirai incurvando le spalle e abbassando lo sguardo.

«E va bene, ma è l'ultima volta» concessi tentando di sembrare severa. Leo sprizzò gioia da tutti i pori e pochi secondi dopo insieme alla gioia sprizzava fuori dal suo corpo anche il fuoco.

Mi ricordava quella volta che io e mamma avevamo fatto i marshmellow e quello di mamma aveva preso fuco.

Ecco, Leo sembrava esattamente quello, un grosso marshmellow paffuto che andava in fiamme.

Mi voltai con tutta la calma del mondo e sempre con le spalle curve, sospirando come a dire "quanto è dura questa vita".
Presi l'estintore che tenevo sempre vicino a me, in quel caso era ai piedi del letto.

Dal salotto arrivò la voce di mamma «Mija senti anche tu odore di bruciato?»

Io azionai l'estintore coprendo Leo di schiuma bianca, cosa che lo faceva morire dal ridere.
«No mama, saranno i vicini che fanno il barbecue, li conosci»

Mi immaginai mamma che pensava alle mie parole dall'altra parte del piccolo appartamento, sospirando esausta rendendosi conto che ancora una volta stava andando in paranoia.

«Hai ragione, scusa»
«Non importa mama, ogni tanto capita anche a me di sentire quello strano odore» risposi guardando Leo che cercava di mangiare la schiuma dell'estintore.

Gli afferrai la manina guardandolo severa «Non si mangia! Ora vieni, andiamo a fare il bagno» lo feci alzare e lo condussi in bagno facendo attenzione a non farmi vedere da mamma.

Lo cacciai subito nella vasca da bagno e senza troppi complimenti aprii l'acqua.

«Fredda!» si lamentò lui e io regolaii l'acqua. La schiuma nel frattempo era sparita quasi del tutto, così ne approfittai.

«Ti prendo la macchinina» dissi e lui annuì felice. Sgusciai in cameretta e pulii velocemente la schiuma che era caduta per terra.

Poi tornai in bagno con la macchinina preferita di mio fratello, quella che gli aveva fatto la mamma.
Lui ci giocò felice mentre io gli insaponavo i capelli ribelli e ricci, esattamente come i miei.

Sentii la porta aprirsi e mi voltai per sorridere a mamma, per poi tornare a lavare i capelli a Leo.

«Come siete carini» disse mamma e poi sentii il rumore della macchina fotografica che mamma ultimamente portava sempre al collo, volendo fotografare un po' tutto quello che vedeva.

Poi mi accarezzò la testa con una mano «Come farei senza di te mija. Sei così...tranquilla»

Io le sorrisi e lei uscì dal bagno richiudendosi la porta alle spalle. Spostai le mani dalla testa di Leo e me le asciugai, tendendo poi l'orecchio verso il resto dell'appartamento.

Sentii la porta di casa chiudersi, il che voleva dire che mamma era scesa. Probabilmente voleva cercare qualche attrezzo in garage o aveva solo bisogno di un po' di aria come succedeva spesso prima di cena.

Io mi alzai e guardai mio fratello che giocava con la macchinina in mezzo alla schiuma del sapone alla frutta, quello che gli piaceva tanto e che faceva diventare l'acqua arancione.

«Vruuuuum» rideva felice facendo passare la macchinina in mezzo alle bolle che si formavano sulla superficie.

Io mi guardai il palmo della mano e lo alzai. Mi concentrai intensamente su di esso, con espressione seria. Una piccola fiamma si mise a danzare sulla mia mano, scaldandomi il viso.

«Fuoco!» rise Leo indicandolo felice, come se fosse il suo gioco preferito.

Io fissai la fiamma che avevo generato e che riuscivo a controllare.

«Non sono tranquilla come pensi mama» sussurrai come rivolta alla fiamma.




Spazio autrice
Hey gente, come promesso ecco il primo capitolo. Spero vi piaccia.
Adios

||La Figlia Del Fuoco|| Completa ||Where stories live. Discover now