fourth night.

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[会社]🌸Ore 3:30 am

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[会社]🌸
Ore 3:30 am.

Bakugou era già seduto alla sua scrivania intento a scrivere ciò che aveva sognato, avrebbe persino potuto farci l'abitudine a svegliarsi ogni notte così violentemente.

Non è cambiato molto, a differenza di ieri però sono riuscito a cogliere qualche frase da parte di una voce distorta. 'Non lo toccare.' e 'Non ti avvicinare a lui.'

Il biondo aveva iniziato a pensare di essere vittima di qualche scherzo o sotto l'effetto di un quirk particolare, perché tutto ciò non aveva un senso, o almeno non ancora.

Quel mattino al suo risveglio ricordandosi del rosso seduto vicino al suo letto gli venne istintivo tirare uno schiaffo da quella parte, sì insomma è pur sempre Bakugou. Ma non vi aveva trovato nulla, evidentemente Kirishima aveva lasciato la stanza prima del suo risveglio.

Si vestì con calma, era riuscito persino a svegliarsi prima che la sveglia suonasse, afferrò lo zaino e abbandonò camera sua trovandosi a farlo contemporaneamente al rosso.

Entrambi al rumore delle porte si girarono verso la fonte di esso, fu quello il modo in cui quella mattina incrociarono i loro sguardi.
Kirishima sorrideva radiante alla vista di Bakugou, forse era felice che per una buona volta lui fosse davvero in orario.

Il biondo si avvicinò all'altro e dandogli una 'leggera'  spallata lo superò invitando quest'ultimo a seguirlo, il rosso senza la minima esitazione e preoccupazione lo fece.
Quei pochi minuti che i dormitori distavano dall'edificio scolastico li passarono quasi tutti in silenzio, già, quasi. Il biondo voleva delle risposte.

'Capelli di merda, riguardo ieri ser-' iniziò a parlare tutto d'un fiato Bakugou, non era proprio la persona piu brava in ambito comunicativo.
'Oggi abbiamo la verifica di matematica!' Sovrastò del tutto la voce del rosso quella del biondo, appositamente.
Bakugou raddrizzò improvvisamente la schiena e inarcò un sopracciglio, che Kirishima stesse seriamente evitando di rispondere alla sua domanda?
'Rispond-' Tentò ancora di prendere parola Katsuki ma venne interrotto ancora una volta, la rabbia invase il corpo del biondo.
Prese Kirishima dal nodo della cravatta e lo spinse con forza contro il muro, la sua espressione cambiò totalmente a quel gesto e guardò dritto negli occhi il biondo. Il rosso strinse con forza la mano di Bakugou ancora avvolta attorno al nodo e disse con tono quasi minaccioso.
'Non c'è niente di cui parlare Bakugou, avevo capito che c'era qualcosa che non andava e ho semplicemente pensato che portarti una tisana avrebbe potuto essere d'aiuto.'
Il biondo interruppe il contatto dato dalla mano di Kirishima in un attimo e riprese a camminare, ma non ne aveva proprio abbastanza quel giorno.

'Io però-' Provò a parlare ancora.

'Spero proprio che Sero abbia un panino in più per me!' Esclamò il rosso tornando a sorridere come la persona più felice di questo mondo, mentre era occupato ad aggiustare nuovamente il nodo della sua cravatta rossa.
Katsuki sbuffò sonoramente e passandosi una mano tra i capelli biondi decise che avrebbe provato a parlarci all'uscita.

Non vi fu modo.
Eijirou, che camminava in maniera totalmente rilassata, appena udì il suo cognome lasciare le labbra del biondo, il solo fatto che avesse usato il suo cognome anzichè il soprannome era abbastanza spaventoso, iniziò ad avere i brividi.
Quando ebbe conferma, infatti, della provenienza di quel suono intraprese la corsa dei 400 metri che neanche le olimpiadi.

Il biondo per quella giornata non lo avrebbe piu incontrato, ne era sicuro.
Adesso nella sua stanza regnava il silenzio tutto cio che si sentì per un solo istante erano le molle del suo letto mentre ci si buttava sopra, anche il rosso era sveglio, era sicuro anche di questo.

E mentre prendeva dalla scatola dei sonniferi una pasticca pensava alla notte precedente, aveva dormito anche in presenza di un'altra persona. Ma no, lui non lo avrebbe chiamato, lui era troppo orgoglioso per fare una cosa del genere e Kirishima era troppo insicuro in quel momento per poter fare qualcosa di diverso dallo stare in balcone a quell'ora, aveva perso la sua sicurezza quella mattina stessa, quando nello sguardo dell'amico aveva percepito rabbia.

Che fosse per il gesto che lui stesso aveva fatto la sera prima?

Eijirou non arrivò mai a pensare quella notte stellata che quella 'rabbia' che percepiva, non era altro se non l'orgoglio di Bakugou che quel momento bruciava per aver permesso a qualcuno di vedere le sue debolezze, le sue insicurezze.

Il ragazzo delle esplosioni prese la pillola e chiuse gli occhi, anche se il medicinale non aveva ancora fatto effetto. Sentì il vuoto all'altezza dello stomaco che aveva da quella mattina farsi più forte, ma non ebbe il tempo di chiedersi il perché e il come che si addormentò.


[プライド]💧
Ore 3:56 am.

Questo capitolo non mi piace, onest

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Questo capitolo non mi piace, onest.

➤ 𝘐𝘵 𝘩𝘢𝘴 𝘵𝘰 𝘣𝘦 𝘺𝘰𝘶 ; 𝙆𝙞𝙧𝙞𝙗𝙖𝙠𝙪 #Wattys2019Onde histórias criam vida. Descubra agora