Aiutami ad aiutarli

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Emma pov'

Dopo il messaggio di Damon ieri pomeriggio sono rimasta abbastanza nervosa per il resto della giornata, ovviamente poi la sera prendere sonno è stata un'impresa, ma questa mattina mi sono comunque svegliata presto, avevo bisogno di avere tempo per farmi la doccia, truccarmi, scegliere cosa mettere, calmarmi, smettere di essere agitata, riuscire a mettere due parole una dietro l'altra e...ovviamente avere tempo di farmi commedie mentali su tutte le possibili situazioni che possono presentarmisi.

Nonostante tutto sono riuscita ad arrivare a scuola abbastanza in orario, mi sono subito diretta dalle mie amiche, a cui avevo già raccontato tutto la sera prima in un audio di 4.37 minuti.
Nonostante le loro prese in giro sulla mia faccia rossa come un peperone a parlare di quanto fossi agitata, piano piano la tensione svanisce e io riprendo il mio colorito cadaverico naturale.

Damon, nel primo intervallo e all'entrata, non si fa vedere e io inizio a pensare di aver sognato la conversazione della sera prima, ma devo dire che sono abbastanza delusa, ero veramente emozionata e ora beh... aaahahhaha come sempre mi faccio film che non stanno né in cielo né in terra.

Dopo una pesante ora di fisica finalmente arriva il secondo intervallo, esco dall'aula con Roxy e Sachs ma rimango distante, non partecipo alla loro conversazione, lo cerco fra le persone, non voglio credere che mi abbia preso in giro e dato buca in un colpo solo.

Passo davanti alla grande vetrata nell'atrio e decido di distogliere lo sguardo da quel mare di ragazzi e di soffermarmi sull'albero, ormai spoglio, che però ancora conserva il suo fascino, che mi distrae finalmente dalla mancanza di Damon...

Quando ad un tratto scorgo un ciuffetto rosso sotto quel albero, DANNAZIONE!

Distolgo lo sguardo, perché se è a scuola non è venuto a parlarmi come aveva detto? E se fosse stato uno stupido scherzo? Sono sempre la solita che si lascia abbindolare... con la testa bassa aumento il passo sentendo lo sguardo delle mie amiche su di me interrogativo.

Vedo con la coda dell'occhio quell'ombra venire verso l'entrata davanti a me, quindi ormai in pieno stato di emergenza, faccio retro front e ricomincio la mia marcia con un desiderio sempre più forte di sprofondare.

Sento i suoi passi sempre più vicini a me, so benissimo di non essere più veloce di lui così, cercando di risparmiare quel briciolo di dignità rimasta, mi fermo.

Damon a momenti mi calpesta schiacciandosi contro la mia schiena e risollevandosi subito dopo incerto sul da farsi

Damon: "Ma dico io sei proprio pazza..." afferma guardandomi con un'espressione divertita e grattandosi la testa "ahahaha mamma mia con te non ci si annoia mai!"

Emma: "Grazie!" so di non essere normale ma a me se mi danno della pazza ne sono felice, l'idea di essere noiosa e apatica mi ha sempre dato fastidio quindi...

Damon: "Prego...?" già non se lo aspettava neanche lui e ora chissà quante cose frulleranno nella sua mente ahahahah lo manderò in cortocircuito devo darmi una calmata con le stramberie.

Damon: "Mmm...allora c'è l'hai un momento per parlare o ti rimetterai a correre via?"

Emma: "Uh, no c'è l'ho di cosa si tratta tutto bene?"

Damon: " Sai che ieri ti avevo accennato a...."

Ieri? Ma non ci siamo visti , quindi era davvero lui! Si io lo sapevo che non era uno scherzo il mio istinto non sbaglia mai. Però aspetta quando gli ho dato il mio numero? C'è a momenti neanche ci parlavamo figuriamoci scambiarci i numeri e se l'avesse chiesto alle mie amiche.... Noooooo me lo avrebbero detto e allora...aaahahhaha basta glielo devo chiedere o esplodo

Emma: "senti ma te l'ho dato io il mio numero?"

Lui smette di parlare e mi guarda immobile


Damon pov'

Cazzo... mi ero dimenticato di valutare che non le ho mai chiesto il numero e ora come le spiego, in modo meno inquietante possibile, che mentre cercavo informazioni su David ne abbia approfittato per stalkerare un po'... no,no devo cercare di sciare il problema

Damon: " scusa ma hai ascoltato anche solo mezza parola di quello che ho detto?!..."

Emma: " emmm... sì hai detto sai che ieri ti avevo accennato e da li mi sono persa..."

Damon: "Davvero carina io vengo a parlarti di una cosa seria e tu prima scappi da me e poi neanche mi ascolti!" non so perché ma alla fine devo sempre mettere le situazioni contro di me ora si arrabbierà e non mi ascolterà più.

Emma: " Uffa quanto sei permaloso ma io lo sono anche di più quindi... scusa" gli sorrido con sguardo innocente.

Damon: "Adesso ASCOLTAMI stavo dicendo che ieri sera sono andato ad un..." mi fermo e abbasso lo sguardo non riesco a dirlo ad alta voce, in mezzo al corridoio pieno di persone


Emma mi prende la mano mi sorride

Emma: "Non me ne devi parlare qui vieni andiamo fuori"

Io davvero non so come faccia a capire al volo quello che provo

Una volta fuori le porgo la mia giacca e ricomincio a parlare

Damon: "dopo la festa sono dovuto andare a un incontro, James mi ha fatto combattere contro un ragazzino pressoché 15enne che non aveva nessuna idea di come combattere, solo che mi ha ingannato e ha spento quasi tutte le luci in modo che io non potessi vederlo, quando le luci si sono accese per fortuna non l'avevo ancora ammazzato, così l'ho preso e l'ho portato in ospedale. Quando siamo arrivati lì, dopo che l'hanno curato, ha iniziato a raccontarmi che oltre a lui c'erano anche altri ragazzi che praticamente sono carne da macello per James e voglio aiutarli e avrei bisogno del tuo aiuto"


Emma: "Certo dimmi cosa posso fare, anche se non so quanto possa essere utile, farò del mio meglio."

Damon: "Tu riesci a tranquillizzare le persone e a farle reagire e io voglio che loro reagiscano per allenarli in modo che non vengano ammazzati e mi diano il tempo di trovare il modo di stanare James"


Emma: " Certo lo farò volentieri ma tu promettimi che non ti ficcherai in qualche altro casino"

Damon: "Oh mia yocay non devi preoccuparti per me io me la cavo sempre"

Le sorrido e cerco di rassicurarla, era da tanto che non sorridevo così, che non provavo queste emozioni

Emma: "Allora come credi di riuscire a radunare 25 ragazzi di cui ne conosci solo uno che fra l'altro è anche in ospedale?"

Cavoli è già passata ai fatti, sapevo che mi avrebbe dato una grande mano

Damon: "Beh.... anche qui pensavo di trovare un modo con te in modo da non spaventarli e da fargli capire in che guaio sono ... io alla loro età mi sentivo figo e importante non capivo quanto fosse sbagliato"

Affermo abbassando lo sguardo

Emma: "Ehy eri solo un ragazzino come potevi renderti conto e affrontare tuo padre..." mi guarda con oggi dolci e determinati

Emma: "Allora quindi direi che come primo passo dovremmo andare a parlare ad Alex e poi vedremo..."

Damon: "Va bene anche se gli ho già chiesto tutto quello che sapeva... ma su queste cose probabilmente una ragazza ne sa di più"

Emma: "Beh credo che il primo passo sia fargli capire che non è solo, che vogliamo aiutare lui e gli altri ragazzi a uscire da questa situazione"

La guardo con sguardo stupito della sua umanità, neanche ha mai visto Alex ma sembra già volergli bene inoltre lei in tutto questo non c'entra niente ma nonostante il pericolo non ci ha pensato un secondo ad aiutarmi e combattere per ragazzi mai visti.

Damon: "Grazie"

Emma si gira verso di me e mi sorride

Emma: "Ti ringrazieranno alla fine quando li avrai salvati ora c'è ancora molto la lavoro da fare"

DrriiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnDriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinn

Emma: "Non ci credo di già , Roxy mi ucciderà se le faccio arrivare tardi a pittoriche scusa"

Damon: "Ehy ci vediamo oggi in piazza per andare da Alex" le urlo mentre si allontana di fretta e incredibile in un secondo e passata da seria ae concentrata a allegra e spensierata.

Emma: "ok a dopo"



LA LUCE DELLE LUCCIOLEOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz