Feels like love (Dramione)

Novità.

"Chi avete incontrato?" Chiedo curiosa.
"Harry con una ragazza." Dice mia mamma.
Harry? Con una ragazza? Non lo sento da troppo.
"E com'era la ragazza?" Indago.
"Un po' più bassa di lui, magra e con i capelli biondi mossi." Dice sempre mia mamma.
Luna? È possibile?
"Ah ho capito. Vabe, entriamo?" Chiedo.
"Direi! Ho fame!" Dice mio papà, che era rimasto in silenzio fino a quel momento.
Entriamo al Bridges e ci sediamo al nostro solito tavolo, è da quando sono bambina che ci sediamo lì.
"Signori, buongiorno. Ecco i vostri menù." Ci dice un cameriere sorridente.
"La ringrazio." Dico sorridendo.
Iniziamo a leggere il menù, anche se prenderemo tutti e tre la stessa cosa che prendiamo da anni. La mamma prenderà il pesce, mentre il papà la carne, ci scommetto.
"Siete pronti oppure avete bisogno ancora di un po' di tempo?" Chiede il cameriere.
Ci guardiamo e alla fine mio papà dice:
"Siamo pronti."
"Bene. Cosa vi porto da bere?" Chiede il cameriere.
"Per me una Sprite, grazie." Dico.
"Per noi invece il Vino bianco della casa." Dice mio papà.
"Da mangiare?" Chiede.
"Per me delle Tagliatelle al ragù." Dico.
"Per me il Salmone." Dice mia mamma.
"Per me l'arrosto." Dice mio papà.
Bingo. Ho indovinato.
"Grazie mille." Dice il cameriere sorridendoci.
"Grazie a lei." Dico.
Il cameriere se ne va e rimaniamo noi tre da soli. Nessuno parla per qualche minuto, quindi inizio a pensare al fatto che Harry non mi ha detto del fatto che uscisse con una ragazza, sempre se ci esce effettivamente. Magari la lettera l'ha inviata e non è arrivata, oppure si è dimenticato, oppure questa cosa non conta niente. Questa sera gli scrivo, così magari ci vediamo prima di Natale e mi racconta, tanto oggi è il 22, c'è tempo prima di Natale.
"Allora? Che hai preso a Diagon Alley?" Mi chiede mia mamma abbassando la voce sulla parola "Diagon Alley".
"Ho preso a Blaise una maglietta e dei dolci, a Harry un piccolo gufo, a Ginny un kit per la pulizia delle scope e la maglia della sua squadra preferita di Quidditch e a Draco un papillon rosso e dei gemelli a forma di Serpente." Dico.
Non gli dico del vestito perchè non ne ho molta voglia, non so perchè.
"Cavolo! Tantissimi regali! E come farai a darli?" Mi chiede mio papà.
"È una cosa un po' complicata. In pratica, si scrive dove si vuole che il pacco arrivi e il giorno di Natale compare magicamente sotto l'albero di Natale." Dico.
"Ho capito. È una cosa molto utile, devo dire." Dice mio papà.
"Tutto è molto utile nel mondo della magia." Dico ridacchiando.
"In effetti." Dice mia mamma.
"Ecco i vostri piatti." Dice il cameriere porgendoci i nostri piatti.
"Grazie mille."
Passiamo la giornata insieme per i vari negozi di Londra e quando torniamo a casa decido di scrivere ad Harry.
Ciao Harry,
come stai? Io tutto bene, sono tornata a casa per le vacanze e ho appena finito di fare le ultime compere.
Volevo chiederti: ti andrebbe di uscire una di queste sere? Prima di Natale, ovviamente.
Fammi sapere.
Hermione.
P.s. So che è presto, ma questo piccolo gufo è il tuo regalo di Natale. Dopo Edvige non hai più preso un gufo e credo che tu ne abbia bisogno.
Finisco di scrivere, lego la lettera alla zampa del piccolo gufo e lascio che trovi il suo vero padrone. All'inizio fa un po' fatica a volare, ma alla fine ce la fa.
Sono già le 21, quindi mi sdraio a letto con il mio solito libro in mano, che sto finendo. Continuo a leggere fino all'1 e mi rendo conto dell'ora solo perchè sento il piccolo gufo picchiettare il becco contro la finestra. Mi alzo e gli apro, ha fatto presto Harry.
Il gufetto entra nella stanza e inizia a beccarmi il dito. Gli slego la lettera e inizio a leggerla.
Ciao Herm,
Io sto bene, ti devo raccontare un po' di cose, quindi direi che possiamo vederci domani sera a Hogsmade per una Burrobirra. Ci vediamo là per le 21.
Grazie mille per il piccolo gufo, sei stata davvero carina, non ti smentisci mai.
A domani,
Harry.
Apro la finestra e lascio che il gufo voli fuori, appoggio la lettera vicino a quella di Draco e decido di andare a letto, visto che è l'1 passata.