Inaspettato, ma sperato.

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"Allora? Andiamo?" Mi chiede porgendomi il braccio.
"Andiamo." Rispondo prendendoglielo.
Camminiamo in silenzio fino a quando usciamo dal castello, poi mi viene in mente il vestito.
"Draco."
"Dimmi Hermione." Mi dice sorridendomi.
"Non dovevi."
"Cosa?" Chiede preoccupato.
"Il vestito."
"Ti sta?"
"Si, è bellissimo."
"Non vedo l'ora di vederti con indosso quel vestito. Sarai un incanto."
Come al solito, arrossisco, sorrido e abbasso la testa. Lui, senza nemmeno guardarmi, mi dice:
"Alza la testa principessa!"
"Smettila di chiamarmi così! Mi fai diventare rossa!"
"È questo lo scopo." Mi dice facendomi una linguaccia.
"Ti odio. Ecco."
"No dai, non dire così!"
"Va bene dai, ma solo perchè sei tu."
Nel giro di un quarto d'ora arriviamo ai Tre manici di scopa.
"Che dici? Entriamo?" Mi chiede.
"Certo!"
Entriamo e ci sediamo al tavolo in fondo al bar. Solo dopo mi rendo conto che è quello in cui si mettono tutte le coppiette, visto che siamo seduti vicini su un divanetto.
"Ah Draco, stasera abbiamo lezione alle 21 con la McGranitt, mi passi a prendere e andiamo insieme?"
"Certo!" Mi risponde entusiasta.
All'inizio c'è un po' di silenzio imbarazzante, ma lui lo interrompe dicendomi:
"Sei davvero bella, sai? Dovresti vestirti più spesso così. Certo, sei bella anche vestita in modo sportivo, ma così dovrò stare attento a tutti coloro che ti punteranno gli occhi addosso!"
"Ma nessuno mi punta gli occhi addosso!"
"Beh...so che non è una cosa carina da dire, ma io si."
"Nessuno lo aveva mai fatto."
"Magari non te ne sei resa conto. Penso che un sacco di ragazzi ti mangino con gli occhi."
"A proposito di mangiare con gli occhi, ma Blaise..." Vengo interrotta da Madama Rosmerta che ci chiede cosa vogliamo.
"2 Burrobirre, una con lo zenzero sopra." Risponde Draco.
"Dicevo, ma Blaise che mangiava con gli occhi Ginny a pranzo?" Chiedo nuovamente.
"Lo vedevo un po' distratto in effetti."
"Ginny mi ha detto che vanno al ballo insieme."
"Cosa?!"
"Già, non so cosa sia successo a Blaise. Magari aveva solo paura di rimanere senza dama, ma non sembrava così dal modo in cui la guardava e da quello che le ha detto."
"Cosa le ha detto?"
"Le fa che sembrava simpatica e voleva conoscerla meglio in sostanza."
"Proverò ad indagare."
"Bravo."
Ci arrivano le due Burrobirre e iniziamo a berle. Come al solito, Madama Rosmerta non delude.
"Ehi Herm." Mi dice Draco ridendo.
"Che c'è? Perchè ridi?"
"Ti sono cresciuti i baffi all'improvviso?"
Solo ora mi rendo conto di essere sporca! Che imbarazzo!
"Ma smettila scemo!"
"Dai, ma sei carina!"
Mi pulisco in fretta e subito dopo dico:
"Scemo."
"Beh...per molto tempo lo sono stato, ma sto migliorando." Mi dice.
"A cosa ti riferisci?"
"A come ti trattavo. Quel giorno, sul treno, il primo anno, avrei voluto rincorrerti, ma ero scemo e credevo che apparire come la mia famiglia voleva apparissi fosse più giusto di quello che sentivo."
"Mi ricordo di quel giorno e anche del tuo sguardo mentre tutti ridevano: non sembravi molto convinto della tua scelta."
"Infatti, mi eri simpatica, ma dopo quella volta ho capito che mi avresti odiato, quindi facevo di tutto per farmi odiare."
"Ora non preoccuparti." Gli dico accarezzandogli il viso. Lui si rilassa sotto il mio tocco e appoggia la sua guancia un po' più colorita del solito alla mia mano. "È tutto passato."
"Meno male."
Tolgo la mano, anche se lui ne vorrebbe ancora.
"Senti, quando abbiamo finito ti va di fare una passeggiata? Possiamo andare vicino alla Stamberga strillante o dove vuoi tu." Mi chiede.
"No, alla Stamberga strillante no."
"Perchè Hermione?"
"Ho visto Piton morire lì."
"Piton."
"Ci eri legato?"
"Non lo so, era un rapporto strano. Lui mi proteggeva, anche se io non volevo e lui nemmeno. Voleva proteggere Harry, ma non poteva farlo sapere. È stata una vita dannata la sua, ma, da un certo punto di vista, avrei voluto farla anche io."
"Come mai?"
"Lui ha capito da che parte doveva stare, anche se tardi. Avrei voluto fosse andata anche per me così." Mi dice abbassando il volto.
Gli prendo la mano e lui la stringe. Non avrei mai pensato che avesse così tanti demoni, anche se avrei dovuto aspettarmelo, visto l'infanzia e l'adolescenza che ha avuto.
"Draco, guardami." Gli dico teneramente.
"Cosa?" Mi dice. Ha gli occhi lucidi.
"Errare è umano. Non sempre possiamo prevedere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, soprattutto quando i nostri genitori ci spingono verso queste cose. Tu sei cresciuto con questi ideali, è ovvio che ti abbiano condizionato. Ora, però, puoi cambiarli se vuoi e io credo tu possa farcela."
I suoi occhi sono ancora più lucidi dopo questa mia sottospecie di discorso e la sua mano stringe ancora di più la mia, ma tutto d'un tratto, la lascia. Cosa gli è preso?
"Cosa succede Draco?"
Porta la mano dietro al mio collo e inizia ad avvicinarsi pericolosamente a me. Voglio che si avvicini ancora.
Ci troviamo a pochi centimetri di distanza. Ognuno può sentire il fiato corto dell'altro. È proprio vero che l'istante prima del bacio è più toglifiato del bacio stesso. Si avvicina sempre di più e dopo un istante, poggia le sue labbra sulle mie.
L'aroma di muschio e quello di fragole si mischiano, formando così un altro aroma molto più particolare, che nessuno dei due sa definire. Draco mi lascia un tenero bacio, molto semplice, ma che riesce a scatenare molti brividi in me.
Lui si stacca, anche se io non vorrei.
"Herm, può essere che tu mi piaccia."
"Siamo in due allora."
"Ti va di uscire? Fa davvero caldo qui."
"Ci sto."
Prendiamo le nostre cose e usciamo velocemente. Quando siamo in strada, mi prende la mano e mi dice:
"Ti fidi di me?"
"Certo."
Iniziamo a camminare e alla fine ci addentriamo in un bosco fino ad arrivare ad un laghetto. Vicino a questo c'è una piccola panchina. Ci sediamo e dopo poco, ci ritroviamo a guardarci negli occhi. È chiaro che nessuno dei due ne ha abbastanza. C'è voluto tanto per trovare le labbra dell'altro e ora non ci bastano.
Prende lui l'iniziativa: si avvicina più velocemente dell'altra volta e iniziamo a baciarci. Sono dei baci molto semplici, ma dopo qualche minuto, diventano sempre più bramosi. Le mie mani finiscono tra i suoi capelli, ci giocano, li tirano e le sue iniziano a stringere i miei fianchi.
Chiede il via libera per rendere ancora più passionali i baci, ma decido di farlo soffrire un po'. Continua a chiedermi il permesso e dopo qualche minuto glielo concedo: le nostre lingue iniziano una danza che fa venire i brividi sia a me, sia a Draco. È un bacio lungo, passionale e davvero da togliere il fiato. Quando ci stacchiamo non ne abbiamo più. Lui appoggia la fronte alla mia e ci guardiamo negli occhi chiedendoci dove fosse stato l'altro per tutto questo tempo, anzi perchè fosse stato così vicino, ma così lontano.

Feels like love (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora