Ciò che resta del passato.

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Sette anni dopo

È appena finita la guerra e Voldemort è stato sconfitto. Sembrano passati decenni da quel primo incontro con Draco Malfoy e non mi sarei mai aspettata che dopo la guerra si pentisse per ciò che ha sempre fatto. Come lo so? Tutto risale a qualche giorno fa: ero seduta nella casa che ho affittato, visto che ho dovuto togliere la memoria ai miei genitori, e sento bussare qualcuno. Vado ad aprire e mi trovo davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere: Draco Malfoy.
"Malfoy?"
"Emh...ciao Granger." Mi risponde insicuro.
"Che vuoi?"
"Posso entrare, per favore?"
"Mmh...okay."
Lo lascio entrare e chiudo la porta.
"Dimmi Malfoy."
"Granger, io ti devo delle scuse."
"Cosa?"
"Ti devo delle scuse per tutto quello che ti ho fatto. Ti ho sempre trattato male, anche se volevo essere tuo amico e tutto questo solo perchè non potevo deludere le aspettative dei cosiddetti "purosangue". Mi dispiace averti trattato male e mi dispiace se ho preso parte alla guerra, ma dalla parte sbagliata. E mi dispiace di aver aiutato mia zia a farti del male. Ho sempre avuto paura di deludere la mia famiglia, che aveva delle aspettative enormi."
Ormai aveva le lacrime agli occhi. Non me lo sarei mai aspettato che uno come lui potesse provare dei sentimenti come tutti i comuni mortali.
"Malfoy, quel giorno in treno pensavo di essermi fatta un amico. Mi piacevi davvero, ma hai iniziato a trattarmi male sempre e comunque. È stato davvero pesante all'inizio. Io non dico che non ti perdonerò mai, ma ci vorrà un po'."
"Va bene così, mi impegnerò."
"Dai, ti offro una tazza di Thè, ti va?"
"Volentieri, io ti ho portato dei biscotti."
Mi porge la scatola tra le mani. Amo questi biscotti, li mangiavo sempre con i miei genitori da piccola. Una lacrima mi solca il viso, fa male pensare al passato.
"Granger, cosa c'è?"
"Nulla, questi biscotti li mangiavo sempre con i miei."
"E ora?"
"Beh...ora non più, ma è una storia noiosa, te la racconterò un'altra volta." Gli dico sbrigativa e vado in cucina. Non voglio raccontargli questa storia, mi dispiace, ma non mi fido, non ancora.
"Vuoi una mano?" Mi chiede dal salotto.
Non voglio, ho bisogno di stare un attimo sola.
"No, tranquillo."
Mi metto a fare il Thè e dopo pochi minuti, che mi sembrano troppo pochi, è pronto.
Prendo un vassoio e delle tazzine, verso il Thè e torno in salotto.
"Eccomi."
Mi sorride.
"Prendi pure Malfoy."
"Grazie mille Granger."
Prende il suo Thè e inizia a berlo lentamente.
"Allora Malfoy, l'anno prossimo cosa farai?" Chiedo curiosa di vedere se tornerà a scuola come me.
"Torno a scuola a completare gli studi, tu invece?" Mi chiede.
"Anche io."
"Allora ci vedremo a scuola!" Mi dice sorridendo.
"Certo." Rispondo cercando di capire se è una fortuna o meno.
"Poi cosa vuoi fare?" Mi chiede.
"Non so ancora bene, ma mi piacerebbe diventare una Medimaga. Tu invece?"
"Beh...so che è strano sentirlo dire da me, ma quando mio papà è stato arrestato mi sono sentito libero. Libero di essere chi voglio e beh...vorrei diventare un Auror."
"Caspita!" Sono davvero sorpresa, anche se vorrei capire se effettivamente è la verità o se lo sta facendo per attirare la mia attenzione.
"Già, è una cosa strana sentirlo dire da un ex mangiamorte."
"Si, ma se è il tuo sogno, devi portarlo avanti."
"Spero di riuscirci."
"Lo spero per te."
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, poi lui distoglie lo sguardo. Secondo me, si sente giudicato per ciò che ha fatto, ma non dovrebbe, io non giudico nessuno.
"Emh...io ora devo andare Granger. Devo passare da alte persone per lo stesso motivo."
"Va bene."
Ci alziamo in contemporanea e lo accompagno alla porta.
"Allora ci vediamo a scuola Malfoy."
"Contaci Granger."
Esce e subito dopo si smaterializza.
È stato strano, ma mi è piaciuto sentirmi chiedere scusa, non pensavo sarebbe mai successo.

Feels like love (Dramione)Where stories live. Discover now