-Salve, sono la principessa Sophia di Tarragona, questa sera siete tutti qui presenti, invitati dalla famiglia reale, per un'asta di beneficienza. Tutto il denaro raccolto sarà devoluto alla fondazione Save The Children- sorrido e faccio un profondo respiro -Nel mondo ci sono persone meno fortunate di noi; ci sono famiglie che a causa della guerra di questi ultimi anni, e non solo, si ritrovano a vivere nella povertà, non possiedono i beni primari che noi invece abbiamo tutti i giorni e che delle volte diamo per scontato. Ci sono bambini che non hanno una famiglia, che non hanno nulla, in realtà. Faccio questa premessa, sperando di potervi sensibilizzare ad una donazione. Io in primis mi sono messa in gioco, ora spero che anche voi lo facciate- finisco il mio discorso e subito il rumore degli applausi riempie la stanza enorme. 

Scendo dal piccolo palco e raggiungo i miei genitori. Essere la figlia del Re e della Regina non sempre è così bello come si crede.

-Sophia, il duca di Catalogna è qui per te, vieni- mia madre mi chiama vicino a lei.

Ancora?!

Ho solo vent'anni, devo ancora finire gli studi, come possono pretendere davvero che inizi già a pensare al mio matrimonio? O anche solo ad un fidanzamento?

Alzo gli occhi al cielo e mia mamma mi fulmina con lo sguardo. È la migliore nel fulminarmi sul posto con i suoi occhi glaciali e a non farsi vedere mai da nessuno.

Beh, effettivamente è la Regina..credo che abbia un po' di esperienza alle spalle.

-È vecchio, quanti anni avrà? Sembra una mummia- borbotto.

-Salve principessa- si inchina e io gli porgo la mano, come da prassi. La prende e ne bacia il dorso, facendomi fare una smorfia disgustata.

Ora avrò tutta la mano bavosa, che schifo.

-Buonasera. Ha ascoltato il mio discorso? Spero bene di si.-

-Certo, con molto interesse- bugiardo. 

-E quindi non ho motivo di dubitare che farà una generosa donazione, giusto?- chiedo.

Mia mamma si trattiene dall'insultarmi, probabilmente.

Me la immagino già, a fine serata, a dirmi "Sophia, devi essere più cordiale e gentile con chi ti presentiamo" "Non ti sposerà mai nessuno se non inizi a comportarti meglio".

Ma magari! Sai che bello se potessi vivere la mia vita come una persona normale?

-Certamente- cerca di camuffare una smorfia annoiata con un sorriso.

Il risultato è abbastanza osceno, non c'è bisogno che lo descriva meglio.

-Le va di ballare con me?- mi chiede.

Ma si regge in piedi almeno?

-Sicuro di non aver bisogno del deambulatore?- chiedo, e fingo una risata.

Né lui né i miei genitori colgono il mio sarcasmo e quindi ricevo solo occhiatacce.

Ottimo, dalla padella alla brace.


-Sophia vieni qui, non correre via!- grida mio padre, cercando di fermarmi.

-No!- rispondo, poi continuo ad andare dritta.

Salgo le scale velocemente, sperando di non rompermi la caviglia, e cerco di arrivare in camera mia il prima possibile.

Non ho proprio voglia di mettermi a discutere dopo serata simile.

Alla fine sono dovuta andare a ballare con il duca della minchia, che non ha fatto altro che alitarmi in faccia, provare ad allungare le mani sul mio fondoschiena e pestarmi i piedi.

Princesa || Luke Hemmings [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora