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La festa di benvenuto iniziò. Non era un evento vistoso, ma ti bastava soltanto la loro compagnia. I ragazzi presero da bere e da mangiare mentre le ragazze decorarono la sala comune. La serata procedeva per il meglio: tra giochi da tavolo e chiacchierate tra di voi, il tempo passava velocemente.

-Posso chiedervi una cosa?- Chiedi ai tuoi compagni di classe. -Davvero non vi dà fastidio che io sia... Ecco... Sia la figlia di un super cattivo?-

Ochako si mise vicino a te e ti parlò in modo sincero. -All'inizio mi ero un po' spaventata. Avevo paura che fossi arrogante e antipatica, ma sei completamente il contrario di quello che sembravi! Ti chiedo scusa se l'ho pensato.-

Anche lei era sempre stata gentile e simpatica fin dal primo momento.

-Non preoccuparti Uraraka-San... Lo capisco.- Le rispondi sorridendo.

Anche Kirishima e altri volevano dire la loro.

-Non so come spiegarlo, so soltanto che è strana come sensazione averti qui con noi. Perché vedi, mio zio è stato ucciso da tuo padre quando attaccò la città in cui viveva...- Disse con un velo di tristezza in volto.

Ti sentivi in colpa per i continui crimini di tuo padre, soprattutto non sopportavi che proprio tra quei ragazzi ci fosse stato qualcuno coinvolto.

-Però.- Continuò Kirishima. -Quando ho parlato con te durante la pausa pranzo e ti ho aiutata a sistemare la stanza, eri sempre così gentile. E non posso immaginarti in nessun'altra maniera. Sei completamente un'altra persona e di questo ne sono davvero felice.-

-Esatto! Sei davvero gentile con tutti noi (T/C)-San!- Commentò Izuku.

-Io ti ho trovata assolutamente figa! Un bel sedere e un bel fisico, questo mi basta!- Commentò Mineta fieramente.

Sorrisi nervosamente, forse era la prima volta nella tua vita in cui avresti voluto picchiare davvero qualcuno.

Asui gli tirò una linguata da lasciargli il segno sulla sua faccia.

-Questa te la potevi risparmiare Mineta, cra.-

Prese parola anche Todoroki che si sentiva preso in causa. -Anch'io odio mio padre, non c'è differenza tra eroe e cattivo in lui. Di sicuro non è mai stata una buona figura paterna. È ovvio che non mi da fastidio la cosa, posso solo capirti.-

Alle parole di Todoroki rimasi un po' sconcertata, era il figlio dell'eroe numero uno e non potevi immaginarlo in negativo. Ma sapevi anche che nessuno era perfetto.

-Vi ringrazio per tutto quello che avete detto o fatto per me, significa molto. Mi dispiace soltanto che Bakugou-kun non la pensi come voi.-

Katsuki rimase in camera sua per tutta la serata, disse che non gli interessava passare del tempo con tutti e se ne andò a dormire. Le tue corna uscirono dalla testa, pensare a Katsuki ti rendeva stranamente triste. Izuku se ne accorse, come tutti d'altronde e cercò di consolarti.

-Non essere triste (T/C)-san, Kacchan è sempre stato così con tutti.-

-Però mi dispiace che noi siamo qui a divertirci mentre lui è in stanza da solo.- Ribatti.

-Forse è meglio se gli chiedo di venire.-

Izuku ti prese per mano cercando di fermarti. -Non credo sia il caso, sarebbe fiato sprecato con lui...- Anche se il ragazzo lo disse a fin di bene per entrambi, non lo ascoltassi, rispondendogli con un sorriso.

Ti alzasti dal divano su cui eri seduta prendendo con te delle patatine al formaggio piccante da portare al ragazzo in caso avesse rifiutato in tronco il tuo invito ad unirsi alla festa. Non potevi vedere lo sguardo del gentile ragazzo che ti scrutava ad ogni tuo minimo movimento, poiché eri girata di spalle. Lui continuava a guardarti incuriosito perché ancora non riusciva a capire che tipo di persona effettivamente fossi. Nessuno si sarebbe avvicinato al suo amico di infanzia così alla leggera, se non Kirishima. Questo lo rendeva sempre più interessato a conoscerti meglio.

My Prince - Midoriya Izuku x Reader Where stories live. Discover now