La bandiera a scacchi sventoló sul traguardo quando passó Hamilton seguito da Vettel, designando l'ordine d'arrivo. Elena si levò le cuffie e si diresse al muretto, mentre la macchina del tedesco andava sotto al palco della premiazione per essere controllata.

-Elena, allora com'è andata la gara?

-Tutto bene, Maurizio. Seb ha fatto il meglio, la pista è di potenza e sotto questo punto di vista siamo ancora un pochino indietro.

-Ben detto Elena.

Mattia Binotto arrivò alle spalle della ragazza e si complimentó con lei per le grandi doti che possedeva. Ci lavorava da mesi assieme eppure non si era ancora abituato ad una mente così brillante e alla sua presenza perché la vedeva pochissime volte. Aveva parlato con Maurizio il quale gli aveva spiegato che lei era la loro carta vincente. Dovevano farla entrare nel modo di lavoro Ferrari e tenerla nascosta il più possibile perché se non ha un carattere forte alla prima delusione sarebbe arrivata la Mercedes a portarla via.
Tutto questo ovviamente la ragazza non lo sapeva perché l'ultima parte potrebbe suonare come una sorta di offesa sebbene sia una cosa normale e già capitata in passato alla scuderia.

-Durante la prossima pausa lavoreremo sul miglioramento della PU. Non siamo così indietro.

Dopo la premiazione Sebastian tornò ai box mostrando orgogliosamente il suo trofeo e dichiarandosi orgoglioso di come fosse andata la gara.

- 1-1 palla al centro. Seba dobbiamo impegnarci al massimo ora, zero errori da parte tua e da parte nostra.

-Certo Maurizio! Gina c'è, ora facciamola volare.

Arrivabene abbracciò il tedesco dandogli delle pacche sulla schiena.
I due si salutarono e Sebastian si diresse all'interno del box per congratularsi con tutti i meccanici.
Finito il giro vide Elena accomodata su uno sgabello intenta ad osservare i dati della corsa.

-Non sapevo ti intendessi di queste cose.

Le disse il tedesco avvicinandosi.
Al che la ragazza chiuse subito la finestra del computer quasi imbarazzata.

-Nah, in realtà no. Stavo cercando di capirci qualcosa, ma è più difficile di quanto pensassi.

Mentre diceva quelle parole cercava di trattenere un sorriso.

-Hai visto Kimi?

-Qui non è passato, penso sia andato direttamente al motorhome e poi dritto a casa da Minttu.

-Beato lui che ha una casa dove andare e staccare.

Elena guardò stupita il pilota mentre uscivano dal box Ferrari per vedere se Kimi era davvero dove pensavano.

-Tu non hai una casa?

Sebastian si rabbuió.

-Sì, in Svizzera, ma è vuota e triste quindi preferisco rimanere a Maranello.

Elena rimase sconvolta da quella risposta, pensava fosse felice, fidanzato, pieno di gioie dalla vita e invece non proprio. Non riuscì però a realizzare a pieno la cosa perché in quell'istante passò davanti a loro Lewis Hamilton che si stava dirigendo ai box Mercedes. L'inglese si innervosí appena vide i due assieme così cercó di fare qualcosa per fermare la loro chiacchierata intensa. Il pilota urlò un sonoro "hey" in modo da attirare l'attenzione dei diretti interessati, strizzando loro l'occhio destro non appena alzarono lo sguardo.
Elena, che stava sudando freddo dalla paura si fermò di colpo, mentre Sebastian si infastidí solamente.

-Che fai ferma! Non prestare attenzione a quello. Deve solo fare l'esibizionista. Pensa di essere supremo quando invece siamo a pari punti... deve rifarsi dopo il mondiale perso lo scorso anno...

Il pilota prese il polso della ragazza e la trascinò al di fuori della pit lane verso la loro meta prefissata. Elena si voltò verso il box Mercedes e vide Lewis fermo appena fuori che li osserva mentre si allontanavano. Quando l'inglese vide di avere l'attenzione della ragazza, le invió un bacio volante accolto con un sorriso a 32 denti dalla diretta interessata. Lewis entró nel box squotendo la testa, gesti del genere non li aveva mai fatti. Quella ragazza gli stava facendo perdere la testa e non sapeva quanto positiva potesse essere la cosa.

Al motorhome Sebastian ritrovò il suo compagno e si scambiarono opinioni sul Gp appena corso.
Elena si sedette sulla sedia aspettando l'arrivo di Maurizio per sapere cosa doveva fare. Per passare il tempo estrasse il telefono dalla tasca per leggere i commenti del mondo sulla gara. Appena accese lo schermo vide che il pilota Mercedes le aveva inviato un messaggio

"Scusami, ma non avevo resistito. Sono troppo euforico per aver vinto la gara e vederti con Vettel mi manda su di giri...."

Elena sorrise. Ci teneva, ci teneva. Non era sollevata al 100% da questa notizia  perché voleva dire che le cose sarebbero state sempre più complicate, doveva pensare al futuro, ma non voleva annullarsi per un uomo. Se il loro rapporto avrebbe superato l'anno e in Ferrari le cose per lei non fossero cambiate forse avrebbe preso una decisione. Tempo al tempo, non voleva affrettare esageratamente le cose.

"Tranquillo Lewis, davvero. Cosa devo fare per dimostrartelo?"

"Io una mezza idea la avrei 😏... comunque ho affittato una casa in mezzo al nulla a Maranello. Ti vengo a visitare in settimana"

-Sorrisone, chi ti ha scritto???

Chiese Kimi Raikkone prendendo posto di fronte alla ragazza.

-Nessuno....

Elena mise il telefono in tasca.

-Ti ho detto che sono la persona adatta con cui parlare di ragazzi.

Sebastian si avvicinò e ricordandosi della mattina al bar disse a Kimi di smetterla di fare domande e lasciare in pace la ragazza. Elena gliene fu molto grata e lo ringraziò con un sorriso. I tre si misero a parlare delle disavventure vissute dai due piloti Ferrari negli ultimi anni e la ragazza rise come se non ci fosse un domani.
Lavorare per Ferrari sarà davvero così stressante e pieno di pressioni come dicono, ma un clima familiare come questo non lo si trova da nessun'altra parte.

***** Spazio Autrice ****

Orale fatto ed esami finiti. Yuppoiiiii
Vi lascio il capitolo e spero vi piaccia 😊

Ps vi anticipo che le cose tra poco cambieranno, Elena sta giocando con il fuoco e la scottatura prima o poi arriva.

La mia vita || Ferrari Where stories live. Discover now