"Se la tua gamba sinistra è il giorno del Ringraziamento e la tua gamba destra è il Natale, posso venire tra le feste?"
"Certo... se vuoi del sangue giù per la tua gola."
"... cosa?"
"Ho le mie cose, idiota."
Dove la ragazza chiaccherona e il ragazz...
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E poi quando visitai quel posto il giorno dopo, eri ancora lì.
Camminai verso di te, il sorriso splendente sulle mie labbra che nascondeva tutte le domande che avevo sui tuoi lividi, e che cos'altro stavi nascondendo. Mi sedetti di fianco a te, e per una volta, non contraesti la mascella e non alzasti gli occhi al cielo.
Le tue ferite stavano guarendo abbastanza bene, quindi decisi che per lo meno te ne stavi prendendo cura. Sapevo che non eravamo intimi, esattamente, ma ero sempre stata molto curiosa.
La curiosità vinse.
"Aha, Kim Taehyungggg" allungai l'ultima sillaba in un modo che probabilmente ti infastidì, ma il tuo viso rimase impassibile. "Qualunque cosa succeda, non guardare giù."
Per la prima volta, sembrasti assolutamente interessato - o magari soltanto confuso. "Non ho paura delle altezze."
"Intendo che se lo fai," sorrisi scaltramente. "Potresti inciampare e cadere dal paradiso."
Sospirasti, come se non ti sorprendesse. E probabilmente non lo faceva.
Tutto fu silenzioso per un momento.
"Hey, Taehyung," dissi, e per la prima volta, la mia voce era tranquilla. "Posso chiederti qualcosa?"
Mi rivolgesti un'occhiataccia con la coda dell'occhio. "Vai avanti."
"Beh," cominciai con esitazione. "Perché sei così tranquillo?"
A/N
Domani potrei riuscire ad aggiornare How To Be A Hoe, il fatto è che con questa storia è molto più semplice siccome i capitoli sono tipo di 150/200 parole; quelli di HTBAH invece sempre all'incirca di 1000 o di più.
