"Se la tua gamba sinistra è il giorno del Ringraziamento e la tua gamba destra è il Natale, posso venire tra le feste?"
"Certo... se vuoi del sangue giù per la tua gola."
"... cosa?"
"Ho le mie cose, idiota."
Dove la ragazza chiaccherona e il ragazz...
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Guardai.
Guardai mentre spostavi la borsa dal pavimento a sopra al tavolo, i tuoi occhi fissati freddamente sulle scorte di fogli al suo interno.
Ti avevo sempre guardato.
Non avevo mai fatto nient'altro.
Non per davvero.
Fissai le tue belle mani e mi chiesi quanto bello sarebbe potuto essere il tuo sorriso.
Non sorridevi mai.
Non per davvero.
Il tuo nome era Kim Taehyung; un bel nome per un bel ragazzo. Ma quello era quello che avevo sempre saputo, e quello era ciò che pensavo ogni volta che ti vedevo.
Fu assurdo, davvero, quando l'idea comparse magicamente nella mia testa. Non ero mai stata la persona più creativa esistente-ero quella che faceva sempre la mossa del parlare.
Ma poi, magari il fato è così che lavora.
Camminai verso di te.
Alzasti gli occhi su di me, come sempre erano senza emozioni, e il viso era vuoto. E anche io ti fissai, senza sapere che quello era il momento in cui entrambe le nostre vite sarebbero per sempre cambiate.
"Sì?"
Alzai la tracolla della borsa, un poco esitante, un poco agitata. "Sei un alieno?"
La tua espressione cambiò, vagamente a disagio, e ti accigliasti, leggermente confuso. "Che cosa-"
"Perché hai appena rapito il mio cuore."
A/N
Ready per una nuova storia?
Beh, al contrario di How To Be A Hoe (Leggetela per delle montagne russe da paura), questa storia avrà capitoli molto più corti...
