Capitolo 11

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"Gli unici occhi belli sono quelli che vi guardano con tenerezza."

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I ragazzi verso mezzanotte andarono via ormai stanchi anche loro, io ed Amber li accompagnammo fino alla porta e li salutammo ringraziandoli di essere venuti e mettendoci d'accordo con i nostri due nuovi coinquilini che si sarebbero trasferiti già il giorno seguente. Incrociai lo sguardo di Harry e lui mi sorrise mostrandomi le sue bellissime fossette, le adoravo. Ricambiai il sorriso e chiusi la porta buttandomi sfinita sul divano, sotto lo sguardo divertito di Amb.

Aspettai 1O secondi e poi urlai.

"Quanto cavolo sono belle le fossette di Harry!".

Sentimmo bussare alla porta ma Amber non aveva intenzione di alzarsi cosi andai io, non lo avessi mai fatto, era Harry! Diventai rossa, sperando che non lo avesse sentito.

"A che ora finiscono domani le vostre lezioni?" Mi domandò.

"Emh...io alle 12, Amber alle due.."

"Okay. Ci vediamo." rispose.

"Ciao.." dissi.

Stavo per chiudere ma lui bloccò la porta.

"Comunque grazie, i tuoi occhi sono bellissimi.." disse sorridendomi.

Andò via lasciandomi lì sola come una cretina. Sbattei la porta e corsi in camera buttandomi sul letto nascondendo la faccia nel cuscino.

"Sei un genio" Se la rise Amber.

"Sta' zitta!"

Lei uscì e io indossai poco dopo il pigiama e mi addormentai quasi subito.

- Il giorno seguente -

La mattinata inizió male, feci ritardo e quindi saltai la prima ora, poi ci si mise anche il mal di testa, le ultime due ore furono le più pesanti e in più avevo una gran fame, quella mattina per la fretta non feci colazione.

Finalmente anche l'ultima ora era finita e molti studenti come me si recarono nell'atrio per poter uscire.

Mi fermai e mi sedetti sulla panchina dentro il giardino della scuola aspettando l'orario giusto della metro, ma sfortunatamente poco lontano da me c'era il gruppo di Kate, capo-redattore nel giornale universitario e una gran troia, anzi forse la più troia della London University. Le tre ragazze stavano conversando a voce alta, come al solito di ragazzi.

"Chi sa che ci fa qui.." disse la rossa.

"La sua università è qui vicino, ma non è mai venuto qui!" rispose la mora.

"Ragazze è qui per me, guardate come mi sta guardando" disse Kate.

Alzai lo sguardo dal libro che avevo aperto per osservare il famoso ragazzo, ma il libro mi cadde quasi dalle mani quando vidi Harry appoggiato alla sua Range Rover che mi guardava.

Appena incrociai i suoi occhi verdi lui mi sorrise mostrando quelle maledettissime ma sexy fossette che gli davano tanto l'aria da angioletto.

Mi alzai e cautamente mi avvicinai a lui, sentivo degli sguardi di fuoco incenerirmi, Kate ed il suo gruppo erano rimaste sicuramente abilite.

"Buongiorno!" mi sorrise Harry.

"Ehy..che ci fai qui?" gli chiesi.

"Ti va un boccone?" mi chiese.

"Ho una fame da lupi, si!" accettai.

Mi aprì lo sportello e mi fece salire nella sua auto, per la seconda volta le mie narici vennero invase dal suo profumo sparso anche nella macchina. Lui salì al mio fianco e partimmo.

Il tragitto fu silenzioso, ma l'imbarazzo che si era creato venne spezzato dalla musica che proveniva dalla radio che Harry avava acceso.

Ci fermammo davanti al Mc e appena scesi feci un sospiro di sollievo.

Ci sedemmo ed ordinammo due Happy Meal che ci portarono subito dopo.

"Ho sempre mangiato l'Happy Meal, mi ricorda quando ero bambino.." disse all'improvviso Harry.

"Già, lo prendevo sempre con mio padre prima che andasse via.." gli dissi.

Lui mi guardò senza sapere cosa rispondermi, gli avevo rivelato una cosa che avevo detto solo a mio fratello e ad Amber, ma con lui mi veniva spontaneo parlare, forse era la faccia da angelo che aveva o forse perché entrambi parlavamo poco.

"Scusa...queste cose le ho dette solo ad Amber e mio fratello non so perché te le abbia dette.."

"È un passo verso la fiducia e ne sono contento.." disse.

Gli sorrisi, forse aveva ragione, l'ho avevo detto perché sotto sotto mi fidavo di lui.

"Ti va di darmi una mano con le valigie da portare da voi?"

Annuii e dopo aver litigato per chi avrebbe pagato il pranzo, ciò che fece ovviamente lui, ci recammo a casa sua.

Quando arrivammo lì mi si presentò davanti una piccola villetta con un giardino delle stesse dimensioni, la porta che Harry aprì assomigliava molto a quella di Downing street dove viveva il primo ministro.

All'interno era ben arredata e pulita, non sembrava una casa di due ragazzi ventunenni.

Zayn uscì da una porta e mi fece un bellissimo sorriso, io ricambiai.

"Non sorridere cosi." mi disse Harry sussurando al mio orecchio sinistro.

"Perché?" gli domandai.

"Qualcuno potrebbe innamorarsi di te"

A quelle parole arrossì ma cercai di nasconderlo andando verso Zayn.

* * *

Ciaoooo dinuovooo, altro capitolo e vi ringrazio tantoo tantooo per le 3OO visualizzazioni!

Sono stra contentaaaaa, ma voi continuate a consigliare, ma soprattutto leggere i capitoli, spolliciare e commentate, nessuno lo fa e mi sento sola o come se la storia non piacesse.

Ribadisco che la storia non è noiosa e banale, ci sono già alcuni colpi di scena, ma solo più in là potrete scoprore a chi Zoe aprirà il suo cuore..

Grazieee mille ancora e continuo a 38O visualizzazioni e magari qualche commento.

Un bacio A.

Disaster || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora