Capitolo 47

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“Quando mi baciò, mi sembrò quasi che il cervello mi si sciogliesse, spargendosi per tutto il corpo.”

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Quando salì le scale per raggiungere il piano superiore e subito dopo la stanza di Jenna, l'ansia stava crescendo in me e le mie mani non la smettevano di tremare.

Bussai pian piano e guardai la donna al mio fianco che mi fece un cenno facendomi capire che potevo entrare.
Una tenda bianca da campeggio illuminata da luci era disposta in un angolo della stanza, il mio sguardo finì subito lì ed intravidi l'ombra della piccolina, ed Harry che al di fuori di quella tenda cercava di parlarle.

Quando feci il mio ingresso, il mio ragazzo si girò dalla mia parte guardandomi e allontanandosi dalla sorella, facendomi capire che era il mio turno. A passi lenti mi avvicinai e quando fui vicino, mi abbassai sulle ginocchia e sospirai.

"Piccolina, sono Zoe, posso entrare?"

Sentivo ancora i suoi respiri affannosi per via del pianto, mi girai verso Harry e poi mi rigirai improvvisamente quando sentì la piccola voce dire "entra".

Gattonai fin dentro la tenda e la richiusi per metà almeno per riuscire a vedere Harry. La bambina mi abbracciò appena le fui vicino, la strinsi forte e la cullai fino a quando non si decise a parlare.

"È brutto quando Harry e papà litigano, non dovrebbero farlo."

La guardai e mi girai verso Harry che guardava così intensamente sua sorella che a momenti sarebbe potuto scoppiare a piangere.

"Si vogliono bene lo stesso, Harry doveva solo chiarire delle cose con tuo papà, stai tranquilla.."

"Ma è brutto lo stesso.."

"Lo so, ma loro due si vogliono comunque bene, anzi forse ora più di prima.." mentii.

"Posso farti una domanda?" disse dopo pochi minuti di silenzio.

Annuii sorridendole.

"Come fai a capire la differenza tra ti voglio bene e amare? Papà dice in continuazione alla mamma 'ti amo', prima di cena ho sentito che Harry te lo sussurava, vuole più bene a te che a me?"

"No piccolina, assolutamente, lui ti ama immensamente, sei la sua piccola principessa.."

"E allora perché a me dice ti voglio bene e a te ti amo?" Continuò.

"A scuola ti piace qualche bambino?"

La vidi arrossire e annuire senza guardarmi negli occhi. Sorrisi.

"Quando diventerai grande avrai la fortuna di conoscere una persona che amerai troppo, persino da star male, la guarderai negli occhi e resterai lì ferma a farti incantare, ti stringerà la mano ed a quel punto capirai di essere in paradiso, ti sorriderà facendoti scoppiare il cuore e quando ti dirà ti amo e sentirai mancarti il respiro, le farfalle nello stomaco, la terra mancare da sotto i piedi, penserai di essere la persona più fortunata del mondo. E nel momento in cui litigherai, capirai che non c'è rimedio, avrai comunque bisogno di lui. Capirai di essere fottuta e spererai soltanto che la vostra favola continui, sperando che lui non si accorga che anche quando va a fare la spesa senza di te per mezz'ora, ti mancherà." dissi ogni singola parola senza staccare gli occhi da quelli verdi di Harry. Ogni singola cosa era vera. Ogni singola parola era per lui, per noi. Ogni singola emozione era quello che mi faceva provare Harry. Ero fottuta in ogni senso, e lo avevo capito solo in quel momento.

"Che significa fottuta?" Disse Jenna guardandomi.

Allarmata guardai Harry e cercai aiuto, ma quel babbuino del mio ragazzo pensava solo a ridere e contorcersi. Era decisamente un coglione.

Disaster || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora