Capitolo 48

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"Forse anche per lei quel bacio significava la stessa cosa, un emozione trovata senza ricerca e per questo ancora più sorprendente."

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Paura. Ansia. Angoscia. Tutti sentimenti che si erano mischiati ed erano in circolo nel mio corpo nel momento in cui vidi il professor Tacker appendere il foglio di chi aveva superato l'esame sulla bacheca universitaria. Solo 10 su 50 avrebbero ricevuto l'opportunità di avere il posto come assistente stagista.

Mi avvicinai lentamente quando la folla iniziò a diminuire. Gente che urlava, gente arrabbiata, gente delusa.
Il mio dito si poggiò sulla lista, e andò giù fino a trovare il mio nome. Superato. Sesto posto.

Avevo superato l'esame, ed ero anche nella lista degli stagisti.

Misi le mani sulla bocca e per poco non piansi. Dovevo chiamare Harry e mio fratello, dirlo ad Amber e correre a casa di Niall.

I miei piedi forse non avevano corso mai così tanto, ma la stanchezza non si faceva neanche sentire. Quando spalancai la porta di casa di Harry, corsi a prendere il cellulare che avevo dimenticato in camera, ma una figura sul divano fermò i miei movimenti. Misi a fuoco e quando lo vidi alzarsi e girarsi, scoppiai a piangere. Corsi verso di lui e gli saltai addosso. Harry era qui. Harry era vicino a me.

"Cristo, quanto mi sei mancata." Disse stringendomi a sé.

Mi era mancato così tanto anche lui.

"Quando..quando sei arrivato?" cercai di dire, calmandomi.

"10 minuti fa, ho cercato di fare più in fretta possibile, volevo stare insieme a te in questo giorno importante. Dopo..dopo ieri sera, non ce l'ho fatta a rimanere lì."

"Quando vai di nuovo via?" chiesi tristemente.

"Domani mattina sul presto.. Jenna ha una seduta, ma ora pensiamo a noi, ti prego."

Annuii e lo baciai. Un bacio pieno di tristezza, mancanza, felicità, amore, dolore.

"L'ho superato e ho avuto il posto. Da domani sarò un'assistente."

Lo vidi ridere e baciarmi.

"Ho la ragazza più bella ed intelligente del mondo" urlò prendendomi in braccio e facendomi girare. Risi insieme a lui. Cazzo se ero felice.

"Devo dirlo a Luke, ad Amber e Nialler."

"Glielo dirai dopo, ora voglio averti tutta per me" disse con malizia.

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"Harry cristo, mi hai tenuta per 4 ore in questo letto, dobbiamo alzarci."

"Resta con me un altro po'." mi disse ancora con voce da cucciolo.

"Devo fare la spesa, vorrei invitare gli altri qui per festeggiare."

"Ci andrò io, mi farò aiutare dai ragazzi, tu intanto fatti una doccia, preparati e chiama Amber e Luke."

Lo baciai e quando si alzò, nudo, non potei fare a meno di pensare che ero la ragazza più fortunata di questo mondo.

Rimasi a letto fino a quando Harry non andò via. Poi parlai via Skype con Luke per almeno mezz'ora, prima che adasse a lavorare e poi avvisai Amber anche per la festicciula di quella sera.

Per le 6 ero pronta, decentemente, e quando Harry tornò ci mettemmo subito a cucinare, poi lui andò a fare una doccia e io apparecchiai la tavola e misi un po' di musica come sottofondo.

Alle 8 il campanello iniziò a suonare e i primi furono i ragazzi che si presentarono alla porta con i loro tre sorrisi e coppe a volontà di gelato.

"Non dovevate, ma di certo non rifiuto il gelato!" dissi, depositando le vaschette nel freezer.

"Modestamente è stata una mia idea. Però ora.." parlò il biondo.

Qualche secondo dopo ero in mezzo ad un abbraccio di quei tre mascalzoni che cercavano di stritolarmi fra i loro corpi e rendermi sorda con le loro urla.

Harry, invece, era in disparte, appoggiato al divano che le braccia incrociate che guardava la scena divertito, era un demente, poteva aiutarmi. Ma lo amavo lo stesso.

Mentre aspettavamo Amber ed il suo elegante ritardo, ci mettemmo tutti seduti in salone a parlottare tra di noi. Harry lo vedevo molto più sereno del solito e sicuramente anche i ragazzi lo avevano notato. Mi stringeva a sé e mi continuava a lasciare baci sul collo quando non eravamo inclusi nel discorso, o meglio quando ci isolavamo non volontariamente.

"Sei pronta per una sorpresa?" mi sussurrò.

Mi girai a guardarlo. "Sorpresa?"

Lo vidi annuire e sorridermi facendo uscire le sue piccole fossette.

"Odio la suspense." ammisi.

"Lo so, ma adori le sorprese." disse dopo avermi morso una guancia.

"Ehi piccioncini, hanno suonato!" urlò Louis.

Il campanello suonò ancora, facendomi alzare dalle gambe di Harry e dirigermi verso la porta. Durante il tragitto mi sentì lo sguardo del riccio addosso e sorrisi involontariamente, ma quel sorriso svanì non appena aprì la porta e vidi Amber piangere.

Feci dei passi indietro e la feci entrare, ma lei non smetteva di singhiozzare e far scendere lacrime dai suoi occhi.

"Ti ho chiamata mille volte, ho chiamato anche Harry, ma non rispondevate mai!" urlò.

Mi avvicinai e la abbracciai. Mi strinse così forte da strozzarmi e poi mi lasciò andare.

"Che succede Amber?" chiesi. Una domanda che tutti si stavamo chiedendo. Louis insieme ad Harry si avvicinò a noi.

"Dovresti sederti Zoe.." sussurrò così piano, ma sufficientemente da farmi sentire.

"No. Dimmi che succede." dissi ancora, agitandomi. Harry se ne accorse e mi strinse la mano.

"Ti prego..io.." riprovò la mia amica.

"Parla Amber..o ti giu.."

"Luke, ha avuto un incidente.."

Colpo al cuore.

Feci un passo indietro, ma Harry mi tenne.

"È in ospedale vero?" chiesi sull'orlo del pianto.

"È ferito? Sta bene? Parla maledizione!" Gridai.

Quando incrociai gli occhi della mia amica, tutto mi fu più chiaro.

"Luke è morto sul colpo."

Secondo colpo al cuore.

Mille passi indietro e solo degli occhi verdi a traforarmi ancora di più i polmoni ed il cuore.

Mio fratello. Il mio eroe, un ragazzo che non era stato solo mio fratello, ma anche un padre, era morto. Quel ragazzo dagli occhi azzurri tanto simili ai miei non c'era più. Non avrei risentito più la sua voce, non avrei mai più parlato con lui, non lo avrei mai più abbracciato, toccato, picchiato. Non avrei mai più scambiato con lui i vestiti, non avrei festeggiato più il natale o il compleanno con lui. Luke era andato via. Via senza me. Mi aveva promesso il per sempre, che ci sarebbe sempre stato, invece era andato via.
Mi aveva detto che c'era Harry ad accuparsi di me, che mi amava, ma forse mai nessuno sarebbe stato in grado di capirmi come faceva lui. Di preparami il latte e i miei biscotti preferiti quando stavo male. Nessuno sarebbe stato in grado di ricordare, sfogliando un album dei ricordi con me, i momenti passati ad aspettare i regali sotto l'albero, il mio primo ragazzo, la sua prima fidanzatina, il ballo del liceo, il primo dentino perso. Nessuno sarebbe stato più lui. Nessuno mi avrebbe abbracciata più in quel modo tanto dolce come faceva lui. Luke era unico ed era morto.

* * *

Un capitolo che mi ha fatto passare le pene dell'inferno. Pensavo di far fare a Luke una fine diversa, ma poi ho capito che la vita non è così facile, che un qualcosa va sempre come non volevi.

Forse rispecchia anche un tantino la mia vita, ma passiamo avanti..

Che ne pensate di questo capitolo?

Un bacio A.♡

Disaster || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora