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Baekhyun si accoccolò più vicino a Chanyeol, mentre pensava ai progetti per il futuro.

Lui gli disse di stare fermo.

La sua voce era scontrosa, piena di sonnolenta irritazione. Tuttavia gli accarezzò la schiena mentre gli dava l'ordine.

Baekhyun era soddisfatto. Il futuro gli sembrava pieno di speranza, adesso che lo aveva elaborato nella sua mente. Era tutto molto semplice. Chanyeol era il migliore istruttore di uomini. Quel compito gli era stato assegnato anni prima, quando Minseok si era accorto del suo talento. Jongdae aveva raccontato a Baekhyun molti episodi delle gesta eroiche di Chanyeol, e lui ne era rimasto profondamente colpito. Decise pertanto di non interferire nei doveri primari del marito. Si sarebbe fatto da parte, mentre lui trasformava degli uomini qualsiasi in invincibili guerrieri. Comunque aveva già puntualizzato anche il proprio dovere. Non era sicuro da dove cominciare, di una cosa però era certo: lui e Chanyeol avrebbero vissuto insieme in pace e armonia, anche se questo lo avrebbe ucciso.

Sì, pensò tra sé, il marito avrebbe istruito gli uomini. E lui avrebbe istruito Chanyeol.

Aveva sognato di vivere felicemente da allora in poi, ma il mattino successivo la certezza di Baekhyun che il futuro sarebbe stato pieno di gioia e di pace venne messa a durissima prova.

Avevano cavalcato per quasi un'ora, quando raggiunsero uno stretto sentiero che conduceva in cima a una ripida altura. Chanyeol non era alla guida del gruppo, ma cavalcava in mezzo ai suoi uomini, seguito da Baekhyun che montava un altro cavallo, di cui teneva le redini avvolte intorno ai polsi.

Improvvisamente Chanyeol ordinò una sosta e si mise davanti ai soldati, lasciando Baekhyun ai piedi della collina, circondato dai suoi uomini. Poi guidò un gruppo di venti uomini sulla cresta.

Era un luogo perfetto per un'imboscata, pensò Chanyeol. Il sentiero era talmente stretto da costringere i cavalieri a procedere uno dietro l'altro.

Chanyeol tornò indietro a prendere Baekhyun, dopo che il primo gruppo si fu sparpagliato sulla cima, con gli archi pronti per contrastare un attacco a sorpresa.

Baekhyun trovava che Chanyeol fosse eccessivamente cauto. Erano quasi a casa, ormai, e di certo i ribelli avevano molto di meglio da fare che attaccare un palazzo così isolato.

L'espressione dura del marito gli fece capire che era meglio tenere per sé quella opinione. Le misure precauzionali che aveva preso per assicurare l'incolumità di tutti lo confortavano, sebbene le ritenesse eccessive.

L'attacco lo colse del tutto di sorpresa. Avvenne quando anche l'ultimo soldato ebbe raggiunto la cresta. Chanyeol lanciò il grido di guerra. Quell'urlo assordante lo fece quasi balzare da cavallo. Improvvisamente si ritrovò circondato di soldati con gli scudi alzati, pronti a proteggerlo. Dalle colline circostanti cominciò a cadere su di loro una pioggia di frecce. Gli aggressori si muovevano sulle colline come locuste in cerca di prede.

Baekhyun osservò Chanyeol sguainare la spada, spronare lo stallone al galoppo e brandeggiare l'arma alta sopra la testa. Era uno spettacolo magnifico, anche se terrificante. Baekhyun recitò in fretta e furia parecchie preghiere affinché il Signore tenesse in vita suo marito.

Il soldato alle sue spalle lanciò un grido e cadde a terra. Baekhyun si voltò e vide altri ribelli risalire la collina dai loro nascondigli più in basso. I soldati che lo circondavano immediatamente cambiarono tattica. Uno di loro colpì il cavallo di Baekhyun e gli gridò di dirigersi verso ovest. Baekhyun faticava a controllare il cavallo, perché non riusciva a tenere le briglie abbastanza forte da guidare l'animale. Vedendo la cavalcatura voltare a est, un soldato gli gridò di non andare nella direzione presa da Chanyeol.

Baekhyun non gli diede ascolto. Voleva trovare il marito, accertarsi che stesse bene, prima di mettersi al sicuro. Il suo sguardo scrutava le colline, mentre continuava a pregare con fervore.

Chanyeol e i suoi soldati erano a distanza di tiro della prima ondata di ribelli, quando Baekhyun lo scorse. Santo Dio, perché era così alto? Era un bersaglio troppo facile. Il nemico di certo l'avrebbe abbattuto per primo. Baekhyun cercò di rallentare il passo. Non voleva intralciare l'azione del marito. Una distrazione avrebbe potuto costargli la vita. La sua attenzione venne attirata verso la cima della collina, proprio mentre stava facendo voltare il cavallo verso ovest. Un raggio di sole riflesso dall'armatura del nemico lo accecò.

Si spostò sulla sella e alzò di nuovo lo sguardo. Un soldato solitario, improvvisamente alzò una mano: era il segnale per gli altri di partire all'attacco. Una cinquantina di soldati, si precipitarono giù dalla cresta lanciando il loro grido di battaglia.

Baekhyun non riusciva a distogliere lo sguardo dal loro capo. Il sole riverberava tutt'attorno a lui, conferendogli un aspetto quasi mistico. La luce agiva da specchio, facendolo sembrare più vicino di quanto non fosse in realtà.

Quando si voltò sulla sella per prendere una freccia, Baekhyun lo vide di profilo. Capì allora che cosa l'avesse paralizzato. Il guerriero stava prendendo la mira, la freccia incoccata, la corda dell'arco tesa.

Baekhyun lanciò un grido.

Suo fratello Jiyoung era vivo, e si stava accingendo a uccidere Chanyeol.

Chanyeol si voltò quando sentì il grido di Baekhyun. Rallentò l'andatura proprio mentre lui spronava il proprio cavallo al galoppo. Lo raggiunse e gli si gettò letteralmente addosso.

Appena in tempo e Baekhyun prese la freccia destinata a lui.    

Fight me if you canWhere stories live. Discover now