Capitolo 24

753 46 10
                                    

"Stai ferma, Faith. Non ti agitare..."

Vedo una luce che illumina verso di noi, poi un colpo forte e secco fa scuotere i nostri corpi e in seguito il niente.

Ci sono voci e rumori di sirene in lontananza, mi danno fastidio, amplificano di più il mal di testa che provo.

Cerco di spostarmi ma una presa forte mi tiene, alzo la testa e vedo il viso di mia madre, ha delle chiazze di sangue sulla fronte e lungo le tempie.

La chiamo, ma sembra che non mi senta, la richiamo con le lacrime che minacciano di uscire e ancora una volta non ottengo alcuna risposta.

"Faith, sveglia!! È solo un sogno...!"

Delle mani mi scuotono e come se stessi tornando a galla dal mare profondo, faccio fatica a respirare e sento le mie urla.

Non sapevo di riuscire ad arrivare a delle ottave così acute, la mia mente ride, ma il mio inconscio lo riporta alla realtà, una realtà in cui stavo di nuovo sognando mia madre.

Riprendo possesso delle mie azioni e mi obbligo a chiudere la bocca. JJ mi guarda spaventato, è agitato e preoccupato, non sa cosa fare, noto per la prima volta  la sua insicurezza.

I suoi capelli sono scompigliati, porta una tuta e una maglia bianca che fa intravedere i suoi muscoli perfetti.

Dietro di lui la porta semichiusa si spalanca del tutto e un William, anche lui, preoccupato e sconvolto viene verso di noi.

"Levati!" Dice a JJ, spostandolo e prendendo la mia testa tra le mani delicatamente.

Le mie lacrime scorrono lungo le mie guance e singhiozzi forti, non tanto quanto le urla, fuoriescono dalle mie labbra.

"Shhh era solo un sogno, Faith."

"È...colpa mia...!" Sussurro, cercando di allontanarmi da lui per la stupida paura che anche a lui o a chiunque altro possa  succedere qualcosa.

"Non è colpa tua, è stato un'incidente."

Lo guardo e come facevo anni fa, mi accocolo tra le sue forti braccia e cerco di dimenticare o almeno provo a dimenticare la sera dell'incidente stradale.

Continuo a piangere e lui a dirmi di stare tranquilla e che è tutto passato.

Allontano dalla mente tutte le brutte cose e cerco di pensare i momenti in cui ho riso veramente senza dover fingere e poco a poco Morfeo mi riprende in un sonno sereno questa volta.

°°°

"Dimmi perché dovrei esserci anche io, non vuoi spiegarmi il perché delle sue urla disperate a notte fonda e vuoi che venga insieme a te da una fottuta psicologa."

"Sarà  la stessa psicologa a spiegarti cos'ha, non devi sapere tutto, ma ho bisogno che tu sappia assicurarla quando io non ci sarò."

È la prima volta che sento e vedo parlare JJ e William senza litigare, avrei preferito che parlasserò di altro e non di come la mia strizzacervello dovrà consigliare a JJ come fare durante le mie crisi.

La porta mi nasconde dalla loro vista, ma sto ben attenta a non farmi scoprire.

"Perché, pensi di lasciarla?" Domanda JJ e mi viene un groppo in gola.

"Non ho intenzione di darti spiegazioni. Se tieni a lei, vai dalla dottoressa Alice. Tieni, questo è il suo biglietto di visita, ti aspetta per domani mattina."

Prima che uno dei due possa uscire e beccarmi, entro disinvolta nella stanza e do il buongiorno con un po' troppo entusiasmo.

JJ si volta e va verso il frigo a prendere dell'aranciata, William ricambia e si avvicina a me per baciarmi sulla fronte.

Never let me go.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora