Capitolo 19

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Ad ogni passo che Sandy e mia nonna fanno, il mio cuore perde un battito, la bionda ossigenata potrebbe mettersi a esclamare vedendomi insieme a JJ ed attirare l'attenzione di William e di mio padre. So che lo farebbe per dimostrare a Will che per noi non ci possono essere speranze, ma non sa che potrebbe causare una grande tormenta nella mia vita già incasinata.

Cerco di calmarmi, non posso farmi vedere debole, prendo un bel respiro e stringo più forte la mano di JJ per calmarlo e aiutarmi. Chiede a sua madre di uscire fuori dalla casa per parlarle ed io ne approfitto per entrare dentro e raggiungere mia nonna. Il suo sorriso e il suo abbraccio sono calorosi quando mi accoglie tra le sue sottili braccia, non riesco a rilassare i muscoli, sono tesi e pure lei se ne accorge.

"Andrà tutto bene." mi sussurra dolcemente, so che è contenta per avere Stefan a casa, ha tutta la famiglia a casa, era una cosa che tanto desiderava.

Sciogliamo la nostra dimostrazione di affetto e con un sorriso finto saluto educatamente Sandy, la quale ricambia.

La nonna mi prende per mano e insieme entriamo nel suo confortebole soggiorno, il mio cuore inizia a battere disperatamente come una batteria, se fosse possibile si vedrebbe ogni battito attraverso il mio petto. Entro nella stanza con l'intenzione di evitare lo sguardo di William, ma come una calamita i miei occhi mi tradiscono e cerco i suoi che a differenza mia sa essere più prudente e distaccato tenendo lo sguardo fisso su un quadro.

"Dov'eri finita, Faith?" Stefan si alza dal divano in cui era seduto, posa il bicchiere che teneva in mano su un tavolino e si posiziona davanti a me aspettando che le mie labbra si muovano per rispondergli.

"Era con me."

La voce di JJ risponde al posto mio, mi giro verso di lui, Clarissa è al suo fianco, non è più sconvolta come prima ma il suo sguardo vaga tra me e mio padre. Spero tanto che JJ sia riuscito a farla tacere. Stefan ringrazia JJ per essermi stato vicino inconsapevole della situazione che c'è dietro, con la coda del occhio cerco William, il suo viso è privo di emozioni. So che è ferito per la bugia che gli ho detto, è ferito perché ho preferito trascorrere il mio tempo e sfogarmi con JJ e non con lui, sento di aver evitato una tempesta ma di averne creata un'altra nello stesso momento e ho paura di essere sommersa in fondo ad essa da non riuscire più ad uscire a galla.

"Sono contento che stiate provando ad essere amici." Esprime mio padre la sua allegria, raggiungendo Clarissa e volgendo la sua spalla con un braccio. Una specie di pugnalata squarcia il mio stomaco nel vederlo toccare un'altra donna che non sia mia mamma.

"Ma loro sono..." prima che la bionda ossigenata possa aggiungere altro, la prego silenziosamente di non dire nulla, nello stesso istante Will la raggiunge e dice a tutti che devono andare via. Un po' di sollievo si propaga in me, ma sparisce subito quando sia la nonna che Stefan dicono che devono restare perché è il mio compleanno e loro sono come una famiglia.

"Non mi hai detto che oggi è il tuo compleanno." parla a bassa voce JJ in modo che possa sentirlo solo io.

"Non c'è stato il momento giusto per farlo." rispondo sussurrando, vedo Sandy che si allontana e la seguo.

"Grazie." le dico per essere rimasta zitta e non aver continuato la sua frase.

"Io non lo farei, ricorda una cosa Faith. Se vuoi che tuo padre non sappia che tu e il tuo futuro fratellastro avete una specie di relazione, ti consiglio di stare lontana da William, non cercarlo più. Sai bene che tra voi due non ci può essere niente. Vuoi che perda il lavoro a causa tua? Saresti capace di rovinargli la vita per una tua semplice ossessione verso di lui? Io non credo perciò dimenticalo."

Never let me go.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora