Capitolo 15

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La piccola conversazione che ho avuto con mio padre è stata distaccata e fredda, come al solito. Mi ha avvisata che sarebbe tornato per tre giorni la prossima settimana, deve parlarmi di qualcosa di importante. Non sono stata molto attenta a sentire le sue parole a causa dei grattini che William mi faceva sul fondo schiena.

"Hai fame?" mi chiede Will, tenendomi ancora tra le sue braccia. Annuisco e la mia pancia brontola un po', ricordandomi che non ho mandato giù niente da ieri sera.
"Sù, alziamoci." dice, ma prima di farlo mi lascia un bacio sul angolo della bocca. Rimango un po' intontita della sua mossa e quando mi riprendo, i miei piedi sono posati per terra e non più penzolanti.
"Vado a mettermi qualcosa di comodo e poi ti raggiungo."
"Si, va bene." dico e mentre vado in cucina, il mio telefono squilla. Lo prendo dalla tasca e sullo schermo appare il nome di JJ. Che faccio, rispondo? Guardo verso la porta e premo il tasto verde.
"Principessa!" esclama, facendomi sorridere.
"Ehi!" lo saluto.
"Ci manchi, Antoine vuole vederti."
"E verificare se quello che mia sorella ha detto, è vero." sento urlare il francese. Eve gli ha raccontato che stiamo insieme, dopo quello che ha fatto, ha pure avuto la faccia tosta di andare da suo fratello.
"Vai dalla tua amica." gli dice JJ  tornando a darmi le sue attenzioni.
"Eve...beh lei gli ha raccontato..."
"Tranquillo! Lo hai fatto per me e se vuoi dire la verità ad Antoine, fallo. So che siete molto legati." lo interrompo. Lui non risponde e quando sento i passi di Will, saluto il mio amico invemtandomi una scusa.
Quando William entra nella stanza, cerco di forzare un sorriso. Lui viene verso di me e facendomi sedere sul tavolo, mi chiede cos'ho.
"Niente." farfuglio prendendo le mie dita per torturarle.
"Non mentirmi." dice, accarezzando il mio braccio e procurandomi tanti brividi di piacere lungo la spina dorsale.
"Ero al telefono con JJ."
Appena pronuncio il nome del mio presunto ragazzo, i suoi movimenti si fermano. I miei occhi saettano il suo viso, ma su di esso non c'è nessuna emozione.
"Sei arrabbiato?" domando prendendo le sue mani tra le mie. Fa un respiro profondo e intreccia le sue dita alle mie.
"Per qualche frazione di tempo mi ero dimenticato della sua esistenza. Non ti dico di lasciarlo da un momento all'altro, ma non posso reprimere la gelosia che provo quando ti vedo con lui. Vorrei baciare le tue labbra al suo posto."
Le sue parole fanno battere il mio cuore più velocemente.
"Allora fallo." mi esce fuori la frase con una voce roca. Will non se lo fa ripetere due volte e le sue mani prendono il mio viso per avvicinarlo al suo. Il suo profumo inebria le mie vie respiratorie, chiudo gli occhi e le sue labbra si mettono a contatto con le mie facendomi sentire al settimo cielo. Il bacio che mi dà è tenero, ma poco a poco diventa più focoso e la sua lingua scivola dentro di me dolcemente. Le mie mani prendono i suoi capelli e allo stesso tempo le mie gambe si allargano per avvicinarmi di più a lui. La voglia e l'attrazione che provo per lui è tanta da farmi dimenticare di staccarmi per respirare. Senza voglia lo faccio, i nostri respiri sono corti e un sorriso appare sulle mie labbra.
"Che c'è?" mi chiede, sorridendo a sua volta.
"Per una volta, Stefan ha fatto una cosa giusta. Chiederti di stare con me per ancora un mese e mezzo."
E già, mezzo mese è passato tra lacrime e sorrisi.
"Lo perdonerai un giorno?"
Faccio finta di pensarci un po' e giocando con l'orlo della sua maglia gli dico: "Io...non lo so. Non voglio parlarne." Lui annuisce, mi dà un bacio a stampo e mi aiuta a scendere dal tavolo per iniziare a cucinare.

***

Mi giro sul letto, tastando al mio fianco alla ricerca di William. Apro gli occhi di mala voglio e controllo l'orologio sul comodino, sono le quattro del mattino. Mi alzo dal letto e strisciando i piedi, vado alla sua ricerca. Ieri era un po' agitato per l'arrivo di mio padre, rimarrà solo tre giorni, ma sono sicura che lo stresserà con il lavoro. Durante tutta la settimana l'ho praticamente obbligato a lavorare a casa e come lui aveva previsto, siamo finiti sul divano o sul suo o il mio letto a baciarci. Qualche volta la mia mano biricchina viaggiava al di sotto della sua vita e la sua sotto la mia maglia. Avrei voluto andare oltre, ma è ancora troppo presto e non dimentichiamoci che la nostra è una relazione clandestina. Will pensa che io stia con JJ e lui si frequenta ancora con Sandy anche se questi giorni ha cercato di evitarla per non farmi sentire male. JJ, invece, sembra essere sparito, gli ho inviato qualche messaggio e ne ha risposto solo a due. Sono contenta che con lui ci sia Antoine, ma anche un pochino preoccupata perché so che possono combinarne di tutti i colori.

Scendendo dalle scale, vedo che la luce dello studio è accesa. Entro nella stanza e trovo William concentrato a leggere sullo schermo del suo portatile. Non si é accorto della mia presenza, per un po' rimango a guardarlo. Ha gli occhi stanchi e i capelli bruni, le farfalle si fanno sentire e devo dire che è una delle sensazioni più belle che una persona possa provare.
"Ehi." dico avvicinandomi a lui. Quando gli sono davanti, gira la sedia verso di me e mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe. Lui circonda la mia vita e appoggia la testa tra il mio collo, lo accarezzo e Will inizia a lasciarmi piccoli baci sotto l'orecchio.
"Non riuscivo a dormire, hai avuto qualche incubo?" mi domanda a bassa voce.
"Perché sussurri?" chiedo, sorridendo, senza rispondere alla sua domanda. Lui mi guarda e dice che non lo sa, scoppiando a ridere. Lentamente mi avvicino alle sue labbra e dopo alcuni baci passionali, le mie mani prendono la sua maglia con l'intenzione di toglierla. Lui non mi blocca e sia la sua che la mia di maglia finiscono per terra. La sua bocca viaggia dal mio collo e scende sul bordo del mio seno, un piccolo gemito nasce sulle mie labbra e lui sorride soddisfatto.
"Oggi non faremo niente, piccola."
"Mmmm." mi lamento cercando la sua bocca, so di aver detto che è ancora presto, ma lo desidero tanto.
Will mi fa scendere dalle sue gambe, prendiamo le nostre t-shirt e ce le mettiamo. Faccio per uscire dalla stanza, ma la sua mano prende la mia e mi avvicina a sé.
"Buon compleanno, Faith." 

Sono davanti al mio armadio cercando un vestito adatto per un pranzo in "famiglia". Mi ero completamente dimenticata del mio compleanno, se non fosse stato per gli auguri che Will mi ha fatto qualche ora fa, adesso sarei agitata solo per l'incontro con mio padre. Stefan mi ha inviato un sms con scritto di presentarmi a pranzo in uno dei ristoranti più prestigiosi. Sono indecisa tra un vestito color panna con un citurino e un altro vestito giallo.

"Buongiorno, signorina." mi saluta un cameriere poco più grande di me. Gli sorrido e gli dico che sono con il signor Hamilton. Il ragazzo mi fa strada e lo seguo, sento alcuni occhi su di me che mi fanno sentire terribilmente a disagio. Ci fermiamo davanti ad un tavolo e intorno ad esso ci sono mio padre ed una donna molto affascinante. Stefan si alza per salutarmi e mi presenta alla donna.
"Clarissa, lei è mia figlia: Faith."
Anche lei si alza e viene verso di me, mi abbraccia sorprendendomi.Chi è questa donna?
"Stefan mi ha parlato così tanto di te! Sei più bella di come ti avevo immaginata." dice tutta sorridente. Mi sforzo a sorridere e rivolgo uno sguardo confuso a mio padre, lui sposta il suo dal mio dietro di me e di Clarissa, fissando qualcuno.
"Lui è tuo figlio?" chiede gentilmente alla donna che si stacca da me quando sente la domanda. Alza gli occhi dove mio padre sta guardando e annuisce. Mi giro, curiosa, e i miei occhi si spalancano quando vedo JJ avvicinarsi verso il nostro piccolo gruppetto. Che significa questa situazione?

Belleee, scusateeeee!! A causa della scuola e di altre cose non ho potuto scrivere. Ma ora sono qui e spero di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo al più presto. Grazie per i commenti e scusate ancora se non sono riuscita a rispondere ai vostri commenti. Voi, comunque, continuate a scrivere e a votare. Secondi voi, cosa succederà? Perché Clarissa e Stefan si conoscono?
~Mar.

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